★Iniziativa:
Questa storia partecipa al contest “Halloween
Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!
★Numero
Parole: 2539
★Traccia: 26. Gita
al cimitero come prova di coraggio.
*Prova di Coraggio*
«Forse
dovremmo tornare indietro.»
«Non
fare la guastafeste, Amy.»
«Già,
pensa a divertirti, è Halloween!»
Amy
Juergens alzò gli occhi al cielo e si riavviò i capelli. Come aveva potuto
lasciarsi convincere da Madison e Lauren ad andare al cimitero? Era
irrispettoso! Sbuffò e seguì le amiche che stavano attraversando il cancello –
faceva uno strano rumore che le metteva i brividi.
«Gli
altri sono già arrivati» disse Madison a bassa voce dopo aver controllato il
cellulare.
«Quanti
siamo esattamente?» chiese Amy. Non che la cosa le interessasse davvero, ma il
silenzio del cimitero era inquietante e preferiva parlare.
«Un
po’...» rispose vagamente l’amica.
«Madison...»
«I
soliti, Amy» intervenne Lauren. «Grace, Jack, Henry, Alice...»
«Se
ci sono loro allora ci sarà anche Ben.»
«Penso
di sì.»
Le
tre ragazze si inoltrarono nel cimitero buio e lugubre usando gli schermi dei
loro cellulari come torce. Amy non amava infrangere le leggi e men che meno
amava le prove di coraggio. In fin dei conti era una persona tranquilla – se
non si considerava il fatto che fosse una giovane ragazza madre.
Aveva
sempre meno voglia di mantenere la promessa che le amiche le avevano estorto
quel pomeriggio ora che sapeva che di sicuro ci sarebbe stato anche Ben. Si
erano lasciati da qualche settimana e anche se il ragazzo sembrava sempre più
ossessionato da lei, Amy non aveva intenzione di rimettersi con lui.
Osservò
Madison, vestita da strega sexy: stava molto bene e i suoi capelli rossi
spiccavano in mezzo al nero e al viola del suo costume, ma sapeva che l’amica
si era vestita così per far colpo su Jack nonostante lui continuasse a
frequentare Grace. Lauren invece era un’elegante Cleopatra e anche se non aveva
un fidanzato sembrava star bene da sola. Avrebbe dovuto prenderla come modello.
Amy
si era vestita da vampiro, niente di originale. Con un bambino piccolo da
crescere, la scuola e il lavoro, non aveva avuto tempo di cercare o cucire un
costume più elaborato. E anche se stava bene senza Ben, in realtà desiderava
avere qualcuno nella sua vita: voleva sentirsi il più normale possibile, fare
quello che facevano tutti, avere le possibilità dei suoi compagni di scuola.
Madison
indicò una luce oltre la fila di lapidi, proprio al limitare del boschetto del
cimitero. «Siamo arrivate!» esclamò la ragazza, eccitata all’idea di divertirsi
quella sera.
«Quella
è Adrian?» Lauren strizzò gli occhi per vedere meglio. «Sì, è proprio lei. Non
ha freddo?»
Amy
rizzò le orecchie. Se c’era Adrian allora doveva esserci anche Ricky. Un moto
di rabbia la invase, quel giorno gli aveva chiesto se avesse programmi per la
serata e lui aveva detto di no, ma che non poteva tenere John – infatti il
bambino era stato affidato alle amorevoli cure dei nonni materni.
«Finalmente
siete arrivate!» fu il saluto svogliato di Adrian, che era davvero scoperta, molto più del solito.
Grace,
che indossava un camice medico e un cerchietto con due viti all’altezza delle
tempie, le accolse calorosamente come sempre. I ragazzi avevano allestito un
piccolo campetto con sacchi a pelo, fuoco e cibarie. Pensavano di trascorrere
tutta la notte fuori?
Jack
squadrò Madison da capo a piedi e i suoi pensieri sconci gli si leggevano in
faccia. La ragazza si sedette vicino a lui e Lauren la seguì. Amy decise di
unirsi alle sue amiche perché non aveva altro posto dove sedersi. Adrian era
vicino a Ben, accanto al quale c’erano Henry ed Alice. Ricky non c’era. Perché quel pensiero la deludeva? Voleva vederlo,
o voleva che lui la vedesse vestita in modo diverso dal solito?
Alice
diede un pugno sulla spalla di Henry. «Smetti di fissarla!» sibilò.
«Fissare
chi?» chiese Ben ad alta voce, attirando così l’attenzione dell’intero gruppo.
Henry
deglutì e alzò gli occhi su Amy. «Scusa, Amy.»
La
ragazza non capì. «Scusa per cosa?»
«Ecco...
le tue...» indicò il suo seno e lei arrossì.
«Ancora?»
incrociò le braccia al petto per coprire la generosa scollatura della camicetta
che indossava. «Ho avuto un bambino!»
«Allora
non dovresti metterle in mostra così.»
Amy
fulminò Ben con lo sguardo. Adrian scoppiò a ridere e allungò un braccio per
prendere una bottiglia dalla borsa frigo e versarsi da bere. «Sei davvero brava
a sembrare innocente, Amy.»
«E
tu sei davvero brava a sembrare una s–»
«Giochiamo?»
trillò Grace interrompendo l’insulto. «Ho portato alcuni giochi di società, ma
forse volete fare la prova di coraggio prima?»
Amy
ed Adrian si guardarono in cagnesco per qualche istante, poi Amy prese un toast
e diede un paio di morsi. Non era andata lì per litigare e comunque perché si
preoccupavano tutti di quanto grande fosse il suo seno? Adrian indossava sempre
scollature generose e nessuno le diceva mai niente.
Lei
aveva voluto sentirsi sexy per una sera e le era costato parecchio decidere di
indossare una camicia così tanto scollata con pantaloncini corti e tacchi alti.
«In
cosa consiste la prova di coraggio?» domandò Alice per cambiare argomento,
mentre Henry le porgeva un piattino di carta pieno di stuzzichini.
«Abbiamo
pensato a prove diverse» rispose Jack, «ma vanno fatte tutte da soli.»
«Non
si può fare qualcosa in coppia? Preferirei avere qualcuno insieme a me...»
disse Lauren, a cui l’idea di vagare da sola di notte in un cimitero non faceva
gola. Voleva divertirsi, ma l’atmosfera era davvero inquietante.
«È
lo stesso cimitero che vedi durante il giorno.» Adrian liquidò la faccenda con
un’alzata di spalle. «E poi siamo tutti qui in caso di bisogno, cosa vuoi che
succeda?»
Si
sentivano degli strani rumori provenire dal fitto degli alberi.
«Qualcuno
vuole fare un’invocazione?» propose Jack.
«Io
me ne vado» Amy fece per alzarsi.
«Scherzavo!»
il ragazzo rise.
«Non
dire queste cose, Jack» lo rimproverò Grace. «Le invocazioni sono...
irrispettose.»
«La
prossima idea quale sarebbe?» chiese Ben, che era pronto a seguire Amy se lei
fosse andata via. In fin dei conti era andato lì solo per vederla.
«Essere
qui non dovrebbe essere già una prova di coraggio?»
«Sì,
ma è più divertente se facciamo qualcosa di più.»
Grace
assaggiò i marshmellows che aveva appena scaldato sul fuoco. «Pensavamo di fare
un giro nel bosco.»
«Tutti
insieme?» chiese Alice.
«No,
da soli. Però si potrebbe anche andare tutti quanti.»
«E
dove sarebbe la prova di coraggio ad andare in gruppo?» si lamentò Adrian.
«Beh...
potremmo separarci dopo» intervenne Jack.
Venne
approvata l’idea di addentrarsi nel bosco dopo aver finito di mangiare gli
stuzzichini e di raccontarsi storie spaventose una volta tornati al campetto.
Amy
si chiese dove fosse Ricky. Non poteva non chiederselo, tutti i loro amici
erano lì al cimitero, mancava solo lui. Ok, non erano proprio amici, ma erano
le persone con cui trascorreva ogni giorno da più di un anno e sì, alla fine
erano diventati amici.
Lei,
però, continuava a pensare a come sarebbero andate le cose se non avesse
conosciuto Ben, oppure se non fosse rimasta incinta. Girava voce che Ricky non
cercasse mai la stessa ragazza più di una volta eccetto Adrian, ma allora
perché aveva cercato lei dopo il campo estivo? E poi com’era possibile che un
Dongiovanni esperto come lui non avesse usato il preservativo e non le avesse
chiesto se prendesse la pillola? Amy gli aveva detto di non aver mai neanche
baciato un ragazzo...
Quel
pensiero la tormentava da mesi ormai,
ma non voleva parlarne con nessuno, soprattutto non con lui. Era una cosa
difficile da dire e lei aveva già avuto fin troppi problemi, soprattutto a
causa sua.
Si
alzò e seguì il gruppo quando tutti si inoltrarono nel bosco. Ben la raggiunse
subito e iniziò a camminare accanto a lei.
«Dunque,
questo... outfit...»
«Ben,
è solo un costume di Halloween» sbuffò Amy. «Decine di ragazze saranno vestite
come me, non è nulla di speciale.»
«Sei
molto bella.»
«Grazie.»
Lauren
e Madison si erano attaccate ad Henry ed Alice, mentre Adrian camminava qualche
passo avanti, poco dietro Jack e Grace. Amy e Ben erano in fondo alla fila e
lei desiderava raggiungere le sue amiche, ma Ben l’avrebbe seguita e lei non lo
voleva intorno in quel modo.
«Ashley?»
«Guarda
un film a casa, credo. Non ha voluto venire con noi.»
«E
Ricky?»
Amy
si piantò in mezzo al bosco, esasperata dall’insistenza del ragazzo. «Non lo
so!» esclamò. «Aveva da fare.»
«Con
una ragazza?»
«Non
lo so» disse di nuovo a denti stretti «e in ogni caso non sono affari miei né
tantomeno tuoi.»
«Poteva
stare a casa con John allora.»
«Sei
così... invadente! Se ci tieni tanto a vedere Ricky chiamalo e vai da lui.»
Voleva
bene a Ben, davvero, ne era stata innamorata, ma lui era così ossessivo oltre
che pettegolo. Non voleva mettersi in testa che lei e Ricky avevano un bambino
e che la cosa non lo riguardava.
«Sai
cosa? Me ne vado. Dì agli altri che vi aspetto al campo.»
Ben
provò a seguire Amy quando la vide tornare sui suoi passi, poteva anche essere
una buona occasione per stare da soli... ma aveva paura. Non voleva girare da
solo nel bosco del cimitero in piena notte, così decise di raggiungere gli
amici.
Amy
strinse le braccia intorno al corpo per scaldarsi un po’ e ogni passo che
faceva nel buio le portava brividi lungo la schiena.
«Ottima
idea, brava» si rimproverò a bassa voce. Era sicura di aver fatto correttamente
il percorso all’indietro, però non riusciva a vedere la luce del campetto.
Si
voltò di scatto quando sentì un rumore alle sue spalle, ma non vide niente.
Forse Ben aveva deciso di tornare da lei per non lasciarla sola? A pensarci
bene avrebbe dovuto restare con il gruppo, a costo di subire il terzo grado da
parte del suo ex.
Camminò
ancora, ma niente luce. Era avvolta dal buio, dagli alberi, da una leggera
foschia che rendeva l’atmosfera sempre più inquietante ogni minuto che passava.
Infilò una mano nella tasca posteriore degli shorts e imprecò, perché si rese
conto di aver dimenticato il cellulare al campo.
«Fantastico.»
Fece
un salto quando udì altri rumori e questa volta non sbagliava, era rumore di
passi. C’era qualcuno nel bosco vicino a lei.
«Ben?»
chiamò, ma nessuno rispose. «Madison? Lauren? Grace...?»
«Amy...»
La
ragazza gridò e fece per scappare, ma sbatté contro qualcosa, anzi, qualcuno.
«Amy,
sono io!»
«Ricky?»
Il
ragazzo sorrise mentre lei era in preda al panico.
«Cosa
ci fai qui? Tu... eri tu prima? Mi hai spaventata!»
Ricky
le passò le mani sulle braccia per aiutarla a calmarsi. «Adrian mi ha mandato
un sms, ha detto che...»
«Certo,
Adrian. E sei venuto qui perché te lo ha chiesto lei.»
«Perché
sei da sola? È una prova di coraggio?»
Amy
si riavviò i capelli come faceva sempre e sospirò, tranquillizzata dall’idea di
essere in compagnia. «Sì, siamo entrati nel bosco insieme, ma io sto tornando
al campo.»
Il
ragazzo corrugò la fronte. «E ti sei allontanata perché...»
«Perché
Ben mi stava assillando. Mi sono infastidita e ho deciso di tornare indietro
perché non lo sopportavo più.»
«Torniamo
insieme.»
Amy
alzò lo sguardo sul suo viso e si rese conto di non volerlo fare. Una grande
parte di lei voleva restare lì da sola con Ricky. Il ragazzo le prese la mano
come aveva fatto al campo estivo della banda e iniziò a camminare con calma.
«Sei
vestita da... vampira?»
«Più
o meno... non ho avuto tempo di fare qualcosa di ricercato, mi sono arrangiata
con quello che avevo.» Guardò il ragazzo e notò la camicia con rouches e il
mantello sulle spalle, come il suo. «Sei un vampiro anche tu?»
«A
quanto pare.»
«Beh,
il mio costume non è piaciuto granché, se non consideri Henry che... non
importa.»
«Henry
cosa?» chiese il ragazzo, curioso.
Amy
si indicò il seno.
«Oh,
quello. È difficile non notarlo.»
«Dimentichi
anche tu che ho avuto un bambino?»
Ricky
rise a quelle parole. «E come potrei. Ma si notano parecchio e...»
«Anche
tu pensi che sia una sgualdrina? Perché è quello che ha detto Adrian e lo pensa
anche Ben.»
«Perché
ti importa così tanto? Vi siete lasciati settimane fa e tu sai di non essere
quel tipo di ragazza.»
«Forse
però è il tipo di ragazza che ti piace...»
Ricky
si fermò e posò le mani sulle spalle di Amy, tirandosela più vicino. «Allora è
questo che ti preoccupa?»
«Niente
mi preoccupa» provò a deviare il discorso.
«Vuoi
fare una cosa coraggiosa? Una vera
prova di coraggio?»
Amy
alzò il capo e vide che Ricky aveva un’espressione molto seria in viso. «Cosa?»
«Dimmi
di sì.»
Sgranò
gli occhi e non rispose.
«Dobbiamo
fare un tentativo, altrimenti non sapremo mai se può esserci qualcosa tra noi.»
«Ma...
io e Ben ci siamo lasciati da poco, forse dovrei stare da sola ancora per
qualche tempo...»
«Di
cosa hai paura?»
Amy
fissò l’erba sotto i loro piedi.
«Che
io ti ferisca? Oppure... hai paura che vada bene?»
«Forse?»
Ricky
portò una mano sotto il suo mento e la costrinse ad alzare di nuovo il capo per
guardarla negli occhi, poi sorrise. «Preferisci affrontare il bosco del
cimitero da sola di notte che darmi una chance?»
«Il
bosco non può spezzarmi il cuore.»
Ricky
sorrise. «Siamo in due su questa barca, Amy. Dobbiamo saltare prima o poi e io
voglio farlo adesso. Prima che Ben torni a mettersi in mezzo.»
«Lo
fa già» si lamentò la ragazza.
«Vedrai
che non lo farà più se saremo insieme.»
Amy
guardò intensamente il ragazzo e soppesò le sue parole. Era da giorni che ci
pensava, da quando le aveva fatto quella proposta per la prima volta. Era vero,
lei e Ricky non avevano mai provato a stare insieme. Avevano un bambino e un
rapporto civile, quasi da amici, ma forse... forse le parole che le aveva detto
al campo estivo potevano tradursi in realtà.
Potrebbe essere l’inizio
di qualcosa di più grande.
Sorrise,
con il cuore che batteva all’impazzata, poi annuì.
«Sei
sicura?»
«Sì.
Proviamoci.»
Ricky
non ebbe esitazioni, si chinò a baciò Amy, che gli strinse le braccia al collo.
«Non
te ne pentirai»
«Dove
eri finita?»
Amy
tornò al campo dopo gli altri, che erano molto preoccupati per lei. Ben era fuori
di testa, ma non aveva neanche tentato di tornare nel bosco per cercarla.
«Cosa
ti è successo?»
«Stai
bene?»
Lei
sorrise e si sedette intorno al fuoco. Aveva qualche graffio dovuto ai rami
degli alberi, i capelli un po’ scompigliati e l’unica traccia rimasta del
rossetto scuro che aveva indossato era un lieve colorito sulle labbra.
«Sì,
sto bene.»
«Non
c’eri quando siamo arrivati, dovevi essere qui ad aspettarci» la rimproverò
Ben. «E poi sei tutta scombinata!»
«Ben!»
lo riprese Grace.
«Ho
incontrato un vampiro lungo la via. Ci siamo piaciuti e abbiamo pomiciato. Poi
lui è tornato nella bara e io sono tornata qui.»
Il
silenzio calò sul campetto. Tutti guardavano Amy come se fosse impazzita e lei
faticò per restare seria e non scoppiare a ridere.
A
pensarci bene, andare al cimitero la notte di Halloween non era stata poi una
cattiva idea. La prova di coraggio nel bosco era stata interessante.
E
adesso avrebbe affrontato una prova di coraggio ancora più bella.
Ma
prima decise di raccontare a modo sua la spaventosa
storia della ragazzina che si perde nel bosco e incontra un vampiro.