«
Se penso che la castità di Claire potrebbe essere rovinata
da questo bamboccio impudente divento nervosa. »
Raki era evidentemente
nervoso, Claire lo percepiva bene nel tenergli la mano. Non ne capiva
l’origine, tuttavia. D’altronde lo stava solo per
presentare ufficialmente a Teresa, la sua figura materna principale
– Irene negava spesso la sua indiretta maternità
nel suo periodo di crescita – e non le sembrava che ci fosse
davvero qualcosa di cui essere nervosi.
Certe volte proprio non
lo capiva.
Teresa non era molto
distante, impegnata come era a conversare amabilmente con Miria. Il
soggetto della loro interazione le era sconosciuto, sperava solo che la
genitrice non si prodigasse a metterla nuovamente in imbarazzo con
colei che considerava una vera e propria tutrice per tutto quel tempo.
In fondo Teresa di danni era riuscita a farne tanti in pochi panel, temeva la
portata del suo amore materno fuori dal raggio d’azione.
Eppure Claire vuole le
cose fatte per bene. Vuole presentare Raki alla donna e, magari,
ottenere anche qualche forma di benedizione per quel loro legame.
D’altronde sono due adulti ed entrambi hanno dimostrato il
loro valore senza alcun problema.
« Teresa.
» è Claire a parlare, quando ormai sono vicini.
Gli occhi d’argento di Teresa si spostano da Miria a loro
due, ma non sembrano perdere compostezza nemmeno per un secondo. In
fondo lei era quella
gnocca imperturbabile di Teresa del Sorriso!
«
Sì Claire? » cinguetta con voce addolcita, nel
vedere la sua preziosa pupilla. Quell’atteggiamento pare
calmare Raki, che smette di essere nervoso – anche se
comunque i suoi nervi rimasero tesi, colpa di Easley che aveva compreso
nel suo addestramento il colpirlo a sorpresa in qualsiasi parte della
giornata – nonostante il suo istinto gli dica di rimanere
vigile.
« Lui
è Raki. » quella di Claire è
più una sentenza che una affermazione, ma Raki non vuole
farglielo notare. « E’ il mio compagno.
»
L’aria
intorno a loro si ghiaccia e tutti, persino le marmotte che scorrazzano
per i campi, trattengono il respiro. Gli istanti paiono interminabili,
almeno finché Teresa non prende leggermente fiato per
parlare.
« Claire,
come sono felice che tu ne abbia trovato uno! » parla con
voce ancora più dolce e materna, se possibile. Persino
Claire ne sembra sorpresa, tanto che un lieve rossore va a dipingere il
suo viso. Sembra all’improvviso una bambina complimentata per
un compito ben svolto.
« Questo
significa che ho la vostra benedizione? » chiede, apparendo
ora meno timorosa. Teresa non da segni di assenso, ma comunque le
accarezza i capelli con grande affetto e la ragazza interpreta quello
come un segno della sua benevolenza. Ora che ha la benedizione materna
può davvero dormire sonni tranquilli – ed,
effettivamente, fare le cosacce che si era prefissata –.
« Andiamo
Raki? » dice allora, tenendolo sempre per mano. Raki non si
era accorto di starla stritolando per tutto quel tempo, in preda ad un
nervosismo sconosciuto. Lui annuisce, non riuscendo a stare sereno, e
insieme a Claire gira in direzione opposta per andare dalle compagne
della ragazza.
E’ solo
quanto Raki si volta per un istante che inizia a sudare freddo. Vede
Teresa con un’espressione ancora angelica e serena, ma inizia
a fargli improvvisamente paura. La donna muove il pollice in
orizzontale sotto al mento, sempre con serenità, e Raki
deglutisce.
L’unica sua
salvezza era emigrare alle Galapagos. O dormire con Claire per il resto
della sua vita.
Forse era meglio la
seconda.
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