Umani

di Karyon
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La Luminosità: il riflesso, l’alba in cui ogni cosa germoglia.
L’ Oscurità: l’offuscamento, il principio in cui tutto langue e muore.

 Perché tutta questa nitidezza?

La lotta del destino, per il destino stesso.
Un divertimento. Qualcosa che trascende l’uomo, la realtà, la comprensione umana.
O almeno… dovrebbe esserlo.

 Allora perché tutti questi nominativi?

Come possiamo noi, semplici esseri di carne e sangue, catalogare cose che non intendiamo, o semplicemente non concepiamo?
Non dovremmo conoscere Dio, illuderci di aver compreso i suoi piani;
non dovremmo richiamare alla mente il Diavolo, né come nemico, né come maestro di vita.
Non dovremmo appellarci agl’angeli, come custodi e protettori.

Noi, non dovremmo abbagliarci dalle fabbricazioni, dalle confezioni sfavillanti e tentatrici;
perché tutto ciò che possono offrirci e che concerne un mondo diverso, superiore, non è possibile.


Siamo umani, dovremmo sforzarci di rimanerlo.

Di accontentarci della nostra misera condizione, la quale è anche privilegiata.

Ci è permesso di sbagliare, non inseguiamo la perfezione;
ci è permesso tornare indietro, non cerchiamo di sopprimerci il ritorno.
Possiamo tentare - ancora ed ancora -, non speriamo nell’unica possibilità.

Non è detto che possa andarci bene, alla prima.

 Siamo umani.
Amate esserlo.

Tutto ciò che non ci appartiene, non ci riguarda.

N/A
Eh, una nonsense proprio.
Diciamo che può essere letta come un'accusa a chi crede di sapere.




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