Oltre la pelle

di Cecile Balandier
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Oltre la pelle 
Era tardi quel giorno, il sole un caldo sipario, caduto dietro le distese dei tetti
Freddi e sfuggenti i tuoi occhi, sottili come uno strato di ghiaccio 
Non esistevano parole adatte, non per noi 
Era autunno e la dolcezza dei colori diventava oro nel cobalto della sera
Era autunno e la seta sulla mia gola danzava libera al vento, sfiorandoti una guancia
Pochi passi e le strade sembravano un dedalo nel metallo liquido 
Pochi respiri e le mani si trovarono, insieme a ciò che era giusto 
Era arrivato tardi quel momento per comprenderlo oltre la pelle
Oltre i saluti, le lacrime e l'indecisione nelle voci
Oltre quel bacio d'addio 
Il più bello, il più profondo 
Arrivato quel giorno 
Arrivato troppo tardi. 




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