Galeotto fu il libro e chi lo scrisse..

di KairiDN
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Galeotto fu il libro e chi lo scrisse..

 
Come di consueto Mihael era appartato in un piccolo angolo illuminato da una sola lampada dalla luce fioca nella biblioteca dell’orfanotrofio. Era il suo luogo abitudinale, l’unico in cui poteva leggere in pace i suoi libri preferiti.
Quel giorno era intento a leggere un racconto che parlava dell’amore segreto di Lancillotto e Ginevra, molto simile a quello che provava per quel ragazzo con i capelli argentati.
Era rimasto affascinato dalla loro storia, ma soprattutto lo affascinava il grande amore che li accomunava, che superava qualsiasi limite. Essi vivevano in un’epoca troppo difficile, ma nonostante ciò avevano avuto il coraggio di affrontare i loro sentimenti e la società, e di sentirsene orgogliosi.
Tanto preso era dalle loro vicende che non si accorse nemmeno dell’arrivo di lui, Nate. Il giovane si sedette accanto a lui silenziosamente, e posò i suoi occhi scuri sull’oggetto tra le mani dell’altro.
 


“Più fiate gli occhi ci sospinse

quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse” *1
 


Un momento di silenzio seguì quell’istante, e i due amanti alzando lo sguardò dal racconto, si cercarono l’uno negli occhi dell’altro.
Il destino volle che quel giorno fosse aperta proprio quella pagina, la pagina in cui l’amore di Ginevra e Lancillotto non fu più nascosto, il giorno in cui avrebbero preso la via della perdizione.
 


“Quando leggemmo il disiato riso

esser basciato da cotanto amante
questi, che mai da me non fia diviso
la bocca mi basciò tutto tremante.” *2
 


Leggere quelle parole, immaginare quelle scene forse fu troppo per i loro cuori. Mihael non poteva più resistere a ciò, aveva raggiunto il limite. Prese il tenero volto dell’altro con le due mani, e posò le sue labbra su quelle del giovane. Rimasero così uniti per qualche istante, assaporandosi fino in fondo. Le loro lingue danzarono dolcemente per minuti e minuti, segnando anche per loro l’inizio di un amore. Non c’era spazio per le parole, non c’era spazio per i pensieri, l’unico spazio era dedicato ai loro sentimenti per troppo tempo nascosti, che invasero i loro cuori e le loro anime.
 


“Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:

quel giorno più non vi leggemmo avante.” *3
 


In fondo il loro amore era come quello di Lancillotto e Ginevra, non doveva essere rivelato a nessuno, era un segreto che condividevano. Il libro fu l'unico testimone di quel patto d'amore che li legava, così come chi lo scrisse.
Sorrisero dolcemente guardandosi, e Mihael dopo averlo richiuso, lo riposò sullo scaffale.
Quanti giorni passarono assieme, quanti momenti spesero a consumare il loro amore tra gli scaffali della biblioteca o tra le lenzuola dei loro letti..
Ma quel libro, quello che era stato da intermedio, quello che aveva favorito l'inizio di loro, non venne più aperto da nessuno dei due, nessuno dei due ebbe il coraggio di leggere oltre.
Non volevano sapere cosa il destino avesse in serbo per Lancillotto e Ginevra, ma le pagine della loro storia dopo quel bacio le avrebbero scritte insieme.

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Nda: Era una cosa che dovevo scrivere *_*. 1 perchè adoro la coppia MelloxNear e mi sembrava più adatta(anche le MxM sono mitiche, ovviamente °-°), e 2 perchè mi affascina questa parte della divina commedia. Forse potevo fare di meglio, ma comunque sono abbastanza soddisfatta. Sono ben accette critiche, consigli e commenti vari. Se volete approfondire leggete il canto quinto dell’opera di Dante, da dove ho preso le citazioni. U.U
PS:
*1*2*3= versi dal 130 al 138, Divina commedia, Inferno, V canto.
 
Alla prossima, Kairi




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