“Un
mondo condiviso.”
Ti
ho vista ballare sul finestrino.
Descrivendo
cerchi col tuo corpo.
Eri
proprio tu. Quella libera e eccentrica di un tempo.
Sorridevi
e danzavi in frange di luce bianca.
Sorridevi
guardando me,
me,
proprio
me.
E
ho visto...
una
corona di rose tra le ciocche d’ebano,
pelle
di pesca baciata dalle fronde dei salici,
morbide
pieghe di un candido tessuto di perla.
Nei
tuoi occhi incandescenti, c’era la vita,
c’era
la vita.
Forivano
margherite sotto i tuoi passi,
balenavano
dai boccioli timidi arcobaleni.
E
i colori,
i
colori si intrecciavano alle tue dita.
Tornavano
alla loro sorgente.
In
cielo esplodevano mille soli.
E
mentre le nuvole toccavano terra ,
Chiudevo
gli occhi sul mondo
che
adesso si è preso te.