Is this a Challenge?

di Cannie Follett
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Life is a challenge - meet it

Capitolo uno – Impossibile!
15 ottobre 1992, studio di Silente
 
Fuori dalle finestre di Hogwarts, si poteva vedere la pioggia scendere incessantemente, portandosi via le ultime speranze di sole e incupendo gli ambienti scolastici.
Le lezioni del pomeriggio erano già finite da un pezzo, e i professori erano tutti nelle loro stanze private, davanti a un camino acceso e con una pila di compiti da correggere (o, nel caso di Gilderoy Allock, con un mazzo di foto da autografare).
Ma… Proprio tutti?
-In sella a delle Nimbus 2001, i Serpeverde saranno notevolmente avvantaggiati, Albus. E io, in quanto ex-giocatrice, posso capire quanto una buona scopa possa cambiare l’esito della partita.-
-Quindi cosa mi stai suggerendo di fare, Minerva?-. Il Preside stava fissando con fare inespressivo le gocce di pioggia colare sui vetri, mentre con una mano si lisciava la lunga barba argentea.
Come al solito, era calmo e per nulla scosso.
-Io non ti sto suggerendo niente! Sto solo dicendo che-
-Che quelle scope il padre del signor Malfoy poteva anche usarle per spazzare la polvere, lo so-
Il collo della McGranitt si colorò di chiazze rossastre.
-No, certo che no!- protestò la strega, fissandolo austera da sopra gli occhiali.
La sua espressione, però, si addolcì quando intravide un sorriso ironico sulla faccia del suo principale. Passarono vari minuti di silenzio, prima che Minerva intervenisse di nuovo:
-A proposito di Serpeverde: sai che Draco ha chiamato la signorina Granger mezzosangue?-
Silente si prese del tempo, prima di rispondere.
-Sì, ne ho sentito parlare-
-E?-
-E cosa, Minerva?-
-Non lo hai punito?- lo incalzò la professoressa di trasfigurazione, impaziente.
-Punirlo?- Albus la fissò da dietro le lenti;
-No, non ne ho visto il motivo-
La Vicepreside rischiò di strozzarsi col tè che stava bevendo:
-Non ne hai visto il motivo? Sei impazzito?-
Il Preside alzò un sopracciglio, divertito.
-No, date le mie facoltà mentali ancora abbastanza lucide penso proprio di non essere ancora impazzito, grazie al cielo!. Ma vede, il fatto è che il signor Malfoy è molto più profondo di quanto lei possa pensare. Sospetto che lui non usi gli insulti per offendere, ma per comunicare qualcosa… qualcosa che non ammetterebbe mai ad alta voce. Capisci cosa intendo, Minerva?-
La donna aggrottò le spracciglia:
-Che cos… Ah! No, Albus, quello che dici è impossibile. Impossibile!-
Lui riprese a lisciarsi la barba, pensieroso.
-Tu dici? Secondo me, invece, è molto probabile. I sentimenti di Draco per Hermione cambieranno totalmente prima della fine del settimo anno, e scommetto che lei sarà molto tentata di ricambiare-
La McGranitt storse le labbra:
-È una promessa, Albus?-
-È una sfida- dichiarò semplicemente Silente, unendo le punta delle dita;
-E se avverrà ciò che ho detto io, sarai costretta ad assegnare 200 punti a Serpeverde senza che questi non abbiano fatto nulla di particolare. In caso contrario, ovviamente, io farò lo stesso con Grifondoro-
-E chi ti ha detto che io voglia accettare la tua sfida?- domandò Minerva, con un leggero sorriso a incresparle le labbra.
-Mi dispiace doverglielo dire, professoressa, ma glielo si legge in faccia- rispose il Preside, guardandola con uno sguardo divertito.
Lei annuì:
-Bene. Con Potter nella propria casa, non posso dire di aver bisogno di punti in più, ma non si sa mai. Ora però si è fatto tardi, Albus, è meglio che vada-
Dopo un veloce congedo la McGranitt lasciò la stanza, e Silente si ritrovò a pensare se non avesse detto una cosa troppo avventata. Di solito, a lui non interessavano granché gli intrighi amorosi della sua scuola, ma… quella situazione lo incuriosiva, non poteva negarlo.
Doveva fidarsi del suo istinto.
Al resto, con un po’ di fortuna, ci avrebbe pensato Draco.




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