Sherlock e la cannabis

di hola1994
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2.DIVERTIMENTO!
Sherlock suona il violino. È l'unico momento in cui suo figlio resta immobile ad ascoltare quella dolce melodia! Willy per essere stato adottato assomiglia molto a Sherlock. Sono nella sala con la carta da parati verde, bianca e nera. Willy siede sul divano accanto a lui. Sherlock è un uomo alto, con i capelli ricci, corti e neri. Jennifer sa che quando suo fratello suona non vuole essere disturbato ma ci prova comunque.”SHERLOCK! COSA FAI? VIENI A MANGIARE O NO?”grida dalla cucina.

NO... PAPA' SHERLOCK SUONA IL VIOINO! RETO CON LUI!”la zia va da loro poi porta suo nipote in cucina per mangiare.”John... è ancora al lavoro? Sono le 14.00!”domanda alla Signora Hudson l'adolescente mentre taglia una bistecca impanata.”Sì. Mi ha scritto un messaggio alle 12.00. Signora Hudson sei uscita con mia sorella, eravate al supermercato.”dice l'uomo cogliendole di sorpresa; Sherlock in pochi minuti capisce cosa hai fatto o dove sei stato... viene chiamata Scienza Della Deduzione! L'amica sussulta sulla sedia, sa che lui fa così ma non riesce ad abituarsi.”Sherlock! Un giorno mi farai morire di paura! Perché non ti fai sentire quando arrivi?”
“Se volessi uccidervi mi impegnerei di più...”l'adolescente lo interrompe, è lei che cerca di aiutare Sherlock a controllarsi.”Sherlock! Smettila! Non fare l'insensibile! Sei troppo intelligente! Ricorda il nostro accordo...”la Signora Hudson non vuole sapere del loro accordo.

Ricordo di Sherlock.

Io sono all'università. Studio criminologia. Non riesco a scordare quel giorno. È pomeriggio e le lezioni sono terminate. Giro per i corridoi del cortile rilassato, amo stare solo. Come può la gente amare gli altri? Le emozioni sono inutili! Sento una voce sgradita alle mie spalle.”Sherlock... vieni... voglio darti un regalo! Ti piacerà!”
“No. Jason non vuoi regalarmi nulla, ma rinchiudermi da qualche parte!”dico freddo. Lui vuole rinchiudermi. Jason Corley è un bullo con i capelli castani e gli occhi grigi. Cerca di trascinarmi ma io lo picchio... inutilmente... perché tanto mi rinchiude in un armadio.”Arrivederci! Sherlock... dormi bene nel tuo armadio...”sento la voce di Mycroft.

Libera mio fratello o te ne pentirai...”ordina minaccioso.

Cosa può fare uno che studia scienze politiche? Dimmi!”domanda divertito, gli tira un pugno facendolo svenire sul pavimento poi apre l'anta dell'armadio. Esco, nel frattempo Jason rinviene. Un bidello ci vede e veniamo portati dal preside. L'ufficio è spazioso, con una grossa libreria, sul tavolo ci sono pile di fogli. Sie diamo sulle poltrone.”Si stavano picchiando. Lui era svenuto.”spiega indicando Jason.

Mycroft! Mi stupisco di voi, perché l'avete colpito? Siete stato provocato?”domanda lui senza parole.

Si. Lui ha rinchiuso mio fratello in un armadio! Non è la prima volta!”

Ok... bene... Holmes potete andare, Corley... tu... resti.”usciamo dall'università ed in metro incontriamo Jennifer.”Sherlock! Cosa succede? Sei più silenzioso del solito!”domanda agitata mentre siede sul sedile con me, nostro fratello si tiene al palo di metallo.”Nulla. Solite cose: mi hanno rinchiuso in un armadio e Mycroft ha rischiato di essere sospeso.”mia sorella mi fissa preoccupata.

Ti aiuterò io a controllare e far uscire le tue emozioni!”
“Ricorda... Sherlock... le emozioni non fanno per noi! Usa la logica.”dice Mycroft.
Sherlock perso nei ricordi non si accorge che sono le 18.40. John aiuta l'adolescente a scegliere i vestiti divertendosi! Sono nella stanza di Jennifer.”Questo vestito argentato ti sta meglio! Perché non lo provi?”domanda lui mentre dall'armadio prende il vestito; l'amica lo indossa dubbiosa, John la guarda un po' poi annuisce soddisfatto. È l'ora dei capelli, fa una coda; per scegliere quali sandali abbinare ci mettono 40 minuti! John aspetta che scelga, dopo vari tentativi opta per quelli bianchi. È ora di andare perciò saluta poi scende in strada, sale sull'autobus accaldata e va nel bar.





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