L'Incubo

di Phil_Samson
(/viewuser.php?uid=981235)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ti ho visto in sogno;
Era una stanza luminosa
Con al centro un tavolo in legno
E una candela nel mezzo,
Per illuminare il ricordo di quella sera.
Una normale sera ,
Se non rovinata da un evento che
Segnó terribilmente l'animo.
Un brusio nel cuore 
Turbó la mia serenità;
Ti allontanavi da me indefinitamente
E il terrore di non riuscirti più ad afferrare, 
Vederti,
Pervase gelidamente il mio cuore.
Era quell'ombra maledetta ad attrarti 
A vagare nel buio, nell'oscurità 
Dei sentieri che mai nessuno avrebbe percorso,
Ma tu eri ignara della luce che ti era posta dinanzi.
Correvo.
Le mie orme affondavano nella sabbia, 
Come il dolore con l'anima, 
E più ci si allontanava 
E più la luna era buia, tenebrosa, 
Nemica della passione ormai 
Persasi nella foschia serale.
Inutilmente ti cercai,
Ma continuavo a correre e a correre, 
Sempre più lontano , sempre più distante,
Forse per scappare da ciò che era vero,
Ma intanto il mio desiderio sfumato
Si infrangeva con le onde verso le rocce, 
Più dure del destino.
 
 
 
 
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3577467