Moralmente obbligato

di Fenio394Sparrow
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Moralmente obbligato



Missy non stava mai zitta. Non la smetteva mai di parlare ed era sempre pronta a dirti quello che pensava anche se non glielo avevi chiesto. A tratti erano davvero irritanti, lei e la sua vocina stridula. Perfino quando erano a letto insieme, vicini e ansanti, trovava qualcosa da dire e rovinava l'atmosfera. Jerôme si trovava costretto a zittirla con un bacio, ma lei rispondeva con così tanta veemenza che il bacio non era mai solo un bacio, e una carezza non era mai solo una carezza. Non lo avrebbe mai ammesso nemmeno a sè stesso, ma amava quando Missy iniziava a parlare a raffica, così era moralmente obbligato a zittirla con le proprie morbidissime labbra.

In quel momento erano stesi vicini sul letto, in una stanza del maniero Slytherin, il braccio sul fianco della ragazza la cui testa poggiava sulla sua spalla. Era stranamente silenziosa: tracciava cerchi immaginari sulla peluria bionda del petto del ragazzo e si lasciava osservare con tranquillità. Jerôme le spostò una ciocca di capelli rossi dalla spalla. 《Ti senti bien?》
《Sì》 rispose Missy cambiando posizione. 《Perchè?》                                                                            
Lo sguardo del francese scivolò oltre le scapole, sui seni nudi della ragazza, completamente dimentico della domanda. Missy se ne accorse e arrossì appena: si sdraiò su di lui, in modo da guardarsi negli occhi. Il braccio del ragazzo le avvolgeva i fianchi e i visi erano a pochi centimetri di distanza. In altri momenti avrebbe gioito del silenzio della rossa, ma in quel frangente lo metteva a disagio. Non solo perchè non era moralmente obbligato a baciarla. 《Tuo padre sa che sei ici avec moi?》
Missy corrugò la fronte, ma aveva passato abbastanza tempo col diciassettenne da riuscire a capire qualcosa della sua lingua. Non solo ... letteralmente. 《Lo sanno tutti.》
Ovviamente alludeva alla sua famiglia, a Michèle, a Huck, perfino i Gryffindor.  Che Jerôme non fosse vergine non importava, ma lei ... trovarle marito risultava un'impresa compromessa. Jerôme sentì il gelo propagarsi nelle sue membra: Missy che straparlava con un altro, che baciava labbra diverse dalle sue, stretta da braccia sconosciute - contro la propria volontá. Era quella la cosa peggiore.

La sola idea era insopportabile. Quanto il silenzio che regnava in quella stanza, interrotto dai loto respiri. Non era la prima volta che giacevano insieme e di certo non sarebbe stata l'ultima, ma  quel silenzio nuovo non gli piaceva. La ragazza gli accarezzó il viso e parló con voce stranamente malferma. 《 Je t'aime, Jerôme de Grandprè.》
Per un folle istante gli balenó in mente l'idea di rispondere diversamente, ma il suo corpo attirò quello di Missy come spinto da volontà propria. 《Je t'aime aussi, Suzanne Frey.》
《No, Jerry!》 Missy alzò gli occhi al cielo. 《Te l'ho detto non so quante volte, lo sai che non dev-》
Jerry la zittí con un bacio - era moralmente obbligato a farlo - mentre una mano scivolava pericolosamente verso il basso.
Come sempre, quel bacio non restò solamente un bacio.






NdA:
allora. Questa è una Medieval!Au di una storia su Harry Potter ambientata all'epoca dei fondatori, Missy è la cugina dei Serpeverde e
per questo il maniero si chiama Slytherin. Jerry è di Ivola e la ringrazio per avermi permesso di usarlo. Lui non somiglia al tipo nella foto, lui è così mentre Missy è così. Grazie di essere passati e lasciate una recensione se vi va <3
Feniah




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