Running with the wolves

di Madworld916
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Grande Inverno sembrava essere tornato il castello di un tempo , circondato da un clima apparentemente comune , gli abitanti che vagavano indaffarati , le guardie impegnate nei turni di pattuglia , ognuno preoccupato o preso dalle proprie faccende.
In realtà le cose erano molto cambiate da quando la famiglia Stark era stata assente. Le spesse mura avevano assistito a scene indicibili , crimini che si erano consumati nell’ombra, torture cui la stessa Sansa era stata sottoposta.
La giovane se ne stava silenziosa nella sala comune , lo sguardo fisso nel vuoto. Il piatto davanti a lei era ancora pieno di leccornie e dolci invitanti , ma lo stomaco le si era chiuso , ormai mangiava non tanto per gusto o appetito , semplicemente per una questione di necessità fisica.
La serva che le passò accanto si decise a sparecchiare , convinta che la sua padrona non avrebbe mangiato oltre.
Sansa biascicò un grazie in silenzio e poi si alzò da tavola.
Quella mattina aveva consumato il pasto in solitudine e silenzio , Jon era stato trattenuto tutto il tempo da questioni sicuramente più importanti di lei.
La rossa sorrise tristemente al pensiero del fratello , così vicino eppure sempre lontano.
Fratellastro.
Sansa imboccò il corridoio principale , salì una breve rampa di scale e uscì all’aperto.
Non appena fuori il vento rigido del Nord le pizzicò le guance e fu travolta dalla candida luce della neve che si era appena posata sul suolo.
Avanzò di qualche passo e si sporse dal parapetto.L’atrio esterno del castello era un via vai senza fine di persone , eppure tra tutte lo riconobbe immediatamente. I capelli incorniciati intorno al volto corrucciato , lo sguardo determinato e deciso del guerriero. Impugnava la spada con una grazia e una semplicità che agli occhi di Sansa sembrò quasi leggera. Jon stava insegnando ad alcuni ragazzi poco più grandi di lei , ancora troppo giovani per combattere e andare in guerra. Ma erano le circostanze ad esigerlo. Da quando Cersei Lannister aveva reclamato con un colpo di stato il trono di spade , aveva deciso di schierare le proprie forze armate contro il Nord e tutte le terre che si erano dichiarate indipendenti e libere. Per questo motivo lei e Jon si vedevano piuttosto di rado , entrambi indaffarati con questioni burocratiche di massima urgenza. C’erano alleati da cercare , soldati da istruire , e una serie di pratiche da sbrigare.
Mentre Sansa pensava con sguardo assorto , Jon la notò fin da subito.
Posò rapidamente la spada e si congedò dall’allenamento.
Quando raggiunse la sorella questa non se ne era nemmeno resa conto.
:”Sansa , starai congelando”
La giovane si ridestò e notò che il fratello aveva indosso una semplice pettorina di protezione dai colpi e nient’altro sopra.
:”Anche tu non te la passi molto meglio” disse sorridendo.
Il fratello studiò per un momento il proprio abbigliamento e si ritrovò a ridere di gusto. Sansa si beò del suono gutturale e seducente della sua risata , erano anni che non lo vedeva così sereno. Effettivamente sembrava un controsenso sentirsi così leggeri con tutti quei problemi da affrontare, eppure quando erano insieme le difficoltà si dissolvevano anche se solo per un momento.
Jon le si avvicinò e le posò una mano sulla guancia. :”Ti ho sentita urlare stanotte”
Improvvisamente il volto di Sansa si rabbuiò .
Era vero , quella notte era stata preda di incubi così vividi e reali che si era risvegliata attorcigliata tra le coperte , con la fronte madida di sudore.
:”Non riesco a dormire se non ci sei”
Lo investì con quelle parole e l’espressione di Jon si caricò di preoccupazione. La avvolse in un abbraccio tanto stretto da togliere il fiato. Inspirò il profumo di miele e lavanda dei suoi capelli e percepì distintamente i battiti del suo cuore farsi più frenetici. Sansa dal canto suo chiuse gli occhi di rimando e si abbandonò tra le braccia vigorose e protettive del fratello Fratellastro
. :”promettimi che stanotte ci sarai”
Jon sospirò e per tutta risposta la strinse più intensamente. Seppe di non poter mantenere quella promessa.













Quando ser Davos bussò alla porta di Jon Snow era ormai molto tardi , poco oltre la mezzanotte.
“Avanti “ tuonò una voce dall’interno.
Jon se ne stava seduto sul suo scranno , il mento poggiato sulle mani incrociate , lo sguardo perso nel vuoto. :”è il momento sire” Jon sospirò , fece per alzarsi , ma quando arrivò alla porta vacillò.
:”Ti prego dimmi perché lo sto facendo “
Davos lo guardò di rimando e provò compassione per quel ragazzo diventato uomo troppo in fretta. Gli posò una mano sulla spalla e jon vi si aggrappò come fosse stata un’ancora.
:”Perché è la cosa più giusta , vedrai che lei capirà” disse Davos.
Il giovane lupo non ne parve troppo convinto ma annuì ugualmente e avanzò di qualche passo.
Davos lo seguì pazientemente e insieme attraversarono freddi e silenziosi corridoi di Grande Inverno.
Raggiunsero la sua stanza in breve tempo e quando entrarono la trovarono seduta sul letto a ricamare , l’ambiente della stanza illuminato dalla flebile fiamma di una candela. Sansa sorrise vedendo Jon , ma quando riconobbe Ser Davos alle sue spalle capì che non si trattava di una visita di piacere.
"Sansa , mi dispiace doverti disturbare ma dovrei parlarti:”
Sansa mosse affermativamente il capo e rimase al suo posto mentre il fratello prendeva posto davanti a lei.
Jon la guardò intensamente negli occhi e Sansa percepì un clima di tensione.
:”Voglio che tu ascolti in silenzio ciò che ho da dirti , e spero che quando avrò finito non scapperai via maledicendo il mio nome”
Sansa passò lo sguardo tra lui e Davos con timore.
:”Jon mi stai spaventando”
Il Re del Nord sospirò poi parlò facendo ricorso a tutto il coraggio che gli era rimasto nel petto.
“qualche giorno fa ti ho detto di essere stato nella valle di Arryn per stipulare con Lord Baelish un accordo militare.”
Sansa rimase silenziosamente ad ascoltarlo , intanto Jon le prese le mani tra le sue e le strinse con forza e disperazione.
:”Ti ho mentito. La verità è che ho avuto un incontro con qualcuno inaspettato , una persona che è arrivata da molto lontano e che sta reclamando il proprio diritto al trono di spade.
Jon deglutì , il cuore prese a batterli freneticamente.
:”Daenerys Targaryen”
Sansa spalancò gli occhi sorpresa che quella donna leggendaria avesse finalmente attraversato il mare stretto. Eppure stentava ancora a cogliere il perché dello sguardo di Jon , così smarrito e confuso.
Lei gli sorrise ingenuamente :”Cosa c’è di così allarmante? Perché non me lo hai detto? Ti avrei accompagnato con piacere”
Nel frattempo Davos assistette in silenzio , preferendo non intromettersi in quella conversazione così delicata.
Il re del Nord ignorò le domande di Sansa , e con slancio inaspettato le prese il volto tra le mani. La rossa iniziò a sentire il timore crescerle dentro , le mani iniziarono a tremarle.
Jon parve sull’orlo d una valle di lacrime , eppure parlò.
:”Sai meglio di me che è un momento estremamente delicato e difficile , e che abbiamo bisogno di alleanze solide e stabili per poter respingere Cersei. Per farlo però ho dovuto rinunciare a molto , forse a tutto ciò che mi è rimasto. Ho rinunciato a te Sansa. Daenerys Targaryen mi ha proposto di sposarla , e io ho accettato”
Lo disse.
Poi silenzio.






NOTA AUTORE:
Ciao a tutti/e!
innanzitutto grazie a chi avrà la pazienza e la voglia di dedicare qualche minuto del proprio tempo per leggere questo breve capitolo. Esatto , è molto corto ma è volutamente tale perchè non sono convintissima di questa idea che mi ronza in testa da un po' di tempo a questa parte di conseguenza ho pensato di lasciare tutto al giudizio dei lettori , di voi lettori! Fatemi sapere se può essere interessante e se vale la pena continuare! Io vi mando un bacio e vi ringrazio di cuore!




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