Ho dimenticato il tuo volto

di Hunny Chumber
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Donna, sei bellissima: la creazione più bella di sempre.
I tuoi capelli nerissimi, 
i tuoi occhi che penetrano nei miei,
le tue mani che toccano le mie,
dimmi, donna, stanotte dove sei?
Ancora nei i miei sogni?

Il tronco della mia vita ormai è al suo tramonto. L'unica donna che ho amato, 
il mondo me l'ha tolto;
È così crudele la gente.
Ah, la tua gelosia e il mio dolore che tu provavi sul tuo corpo col tuo cuore attraverso il mio che ti avevo dato. 
Non me lo restituisci? 
L'ho dimenticato sul tuo seno. 
Nessuno è più così geloso né nessuno mi possiede. 
Donna, stanotte dimmi, sei da sola anche tu in riva alla morte? Là dove i tuoi respiri abbracciarono i miei?
Dimmi, donna bellissima, cosa hai nel cuore? Sei così fragile e così ti proteggi.
La tua pelle pallidissima rifletterà sempre la mia anima. 
Come sono brutte le notti in cui la vita è sospesa tra il nulla e la morte. Mille volte mille baci ti darei, e altrettanto ti darei gli abbracci, e di più ne vorrei ricevere.
È da secoli ormai che non ti vedo, e forse lentamente ho dimenticato anche il tuo volto.
L'ultimo fine della vita lo conosce solo Dio, ma tu, donna, con le labbra che hai, più calde della luce solare, sai tutto: sei la luce, il buio, la terra, il cielo, sei in ogni cosa e tutto ti appartiene; sei la creatura che abita il mio cuore. Dimmi ora, perché non vai altrove? Nella mia vita ci sono già molti libri pieni di polvere. Guardami negli occhi, so che soffri anche tu, e dimmi se questa è la vita che da sempre hai desiderato. Siamo due folli persi in mezzo al nulla. O forse solo io.
Sono folle per te, ma tu hai una vita con te, e niente ti importa di altro. 
Un pochino mi manchi tantissimo. 
Come è cattivo amare, soffriamo per poi prepararci alla morte, ma amiamo lo stesso sapendo comunque che l'unica verità che ci aspetta è la sofferenza.





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