«Quando l’amore muore c’è una lacrima sul viso,
una goccia d’acqua che dimentica il sorriso...
Fai a botte con il cielo e speri ritorni il sole,
ma ti ritrovi fradicio, sotto il temporale.»
Buco nero, che vaga nella mente universale,
in questo spazio immenso che diventa il mio mare;
permettimi di scriverti, tanto per rimembrare,
una lettera d’amore che farà sempre più male.
Ho davanti solo me, il mio riflesso nel veleno;
ricordi che svaniscono e bruciano come fieno;
resto inerme e intrappolato, in bilico
tra il coraggio di agire e quello di tacere.
Immagino un passato che non è mai esistito,
che non ha un inizio e quindi non è finito.
Ci siamo detti tanto, ma non ricordo le parole;
stringo in una mano la penna e nell’altra la passione.
Ho intriso il calamaio con inchiostro scarlatto,
come le tue gote che inquadravano il ritratto
dell’amore sconosciuto, del sogno perduto,
della tua immagine svanita in un solo minuto.
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