Diario di bordo di un capitano solitario

di incommensurabilmente
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Brucia e non smette... non c'è sangue, vedo solo pelle imbrunita dal ferro caldo. Quei bastardi lo hanno arroventato a dovere prima di calarlo sul mio petto... Il problema delle lotte clandestine non è il perdere lo scontro... è il prezzo da pagare per aver fallito. Ogni animale rinchiuso tra le file serrate di uomini scommettenti porta i segni dei suoi fallimenti... io avevo tre linee sulla pelle del costato, tre linee dritte... parevano quasi tracciate con il righello. Ricordo ancora i loro visi, le loro espressioni compiaciute mentre appoggiavano l'asta di ferro che tenevano in due ai lati, era pesante anche se fine. Veniva fuori un fumo di carne bruciata che avrebbe fatto rivoltare lo stomaco a chiunque... ma a loro non faceva nemmeno più effetto, tanti erano i fumi che permeavano le loro narici. Li odiavo, lo sentivo da dentro lo stomaco. Quell'odio che mobilita sensi, corpo e mente a disprezzare in ogni modo possibile...




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