Imperturbabilità
Sento il quieto silenzio della notte,
legato ad un filo invisibile chiamato solitudine.
E sospirando, mi sobbarco pesanti fardelli.
Ciò che mi circonda, fatalmente, piega la mia volontà.
Volti, suoni, odori ed impressioni.
Riuscisse almeno il mio corpo a ribellarsi,
lacerando ogni vincolo oscuro.
Distorta è la visione davanti a me,
che, come cenere, fluttua nel buio cielo.
Lentamente aspetto il mattino,
respirando gli umori del prossimo sole. |