Non
c'è molto da dire su questa storia.
Ho amato
moltissimo il rapporto paterno tra Easley e Raki. E ci ho voluto
scrivere sopra, approfittando dell'occasione ♥
Iniziativa: Questa
storia partecipa al contest “Christmas Game! Puzzle
Time!” a cura di Fanwriter.it!
Numero
Parole: 415
Prompt/Traccia:
Caramelle
Raki
ormai aveva perso la concezione del tempo, stando a Pieta.
Le nuvole cariche di neve non lasciavano
trasparire nemmeno un filo di luce, non capiva nemmeno se fosse giorno
o notte. L’unico contatore del tempo che trascorreva era il
suo corpo che stava crescendo con sempre più
velocità. Easley, e nemmeno Priscilla, sembravano disturbati
da quella condizione. Vivevano tranquilli la loro esistenza, e lui con
loro. Erano una famiglia felice, o almeno giocavano ad esserlo.
L’allenamento di quel giorno, o notte, era stato
particolarmente duro. Easley sembrava turbato da qualcosa, tanto che
non si era risparmiato nei colpi che gli infliggeva. Ovviamente aveva
retto per poco tempo, era solo un ragazzino di fronte a
quell’uomo così abile a maneggiare una spada.
Con una smorfia di dolore Raki si massaggia la spalla,
indolenzita e vittima di ripetuti colpi da parte dell’uomo, e
torna ad osservare le rovine ormai quasi sepolte di Pieta con
malinconia. Poteva esserci anche lui lì, sepolto dalla neve,
cadavere.
Raki rabbrividisce a simile pensiero, stringendosi nel suo
mantello. Vuole vivere. Vuole rivedere Claire. E’
l’unico pensiero che lo ha fatto aggrappare alla vita durante
la sua prigionia.
Una pacca gentile sulla spalla lo fa ridestare dai suoi
pensieri. Raki conosce bene il tocco rassicurante di Easley, che ormai
considera come paterno. L’uomo gli arruffa i capelli con
improvviso affetto, sorridendo, e deposita nelle sue mani un sacchetto.
Raki lo osserva incuriosito, per poi tornare ad osservare il mentore
con aria interrogativa.
« Cosa è? » Easley sorride
più dolcemente, quasi.
« Aprilo. » comanda con tono lieve, e
Raki non gli disubbidisce. Alla sua vista si presentano presto delle
piccole gemme del colore del tramonto. Raki le osserva sempre
più incuriosito.
« Sono dei dolci fatti con un frutto del sud.
» dice Easley, notando il suo sguardo confuso. «
Assaggiane uno. » Raki obbedisce, nemmeno chiedendosi se
fosse o meno qualche strana prova del suo maestro. Si fida ciecamente
di lui.
La pietruzza nella sua bocca si scioglie, con un sapore
dolce e acidulo insieme. « E’ buono. »
mugugna, affrettandosi a offrirne uno a Easley che lo declina col suo
solito garbo.
« Sono tutti tuoi. » Raki arrossisce,
quasi contento di essere viziato con simili prelibatezze, e se ne mette
in bocca un altro con crescente entusiasmo. « Stai
migliorando molto, prendi queste caramelle come una ricompensa.
» il ragazzo annuisce, entusiasta. Se quello era il metodo di
Easley per incoraggiarlo, lui avrebbe continuato a farlo per
l’infinito.
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