E l’amore guardò il tempo e rise,
perchè sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava.[i]
Paul chiuse di scatto il libro di poesie. Accarezzò con lo sguardo la foto del ragazzo addormentato, che abitava da sempre il suo studio. Alzò appena il capo, i suoi occhi si persero in alto. Le labbra si incurvarono in un sorriso agrodolce mentre una lacrima gli solcava il volto. Erano passati trentasei anni da quel maledetto giorno, ma il suo John era sempre lì, nella parte più segreta del suo cuore, a farsi beffe del tempo.
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