★Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Christmas
Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!
★Numero Parole: 1488.
★Prompt/Traccia: Caramelle.
(Ps: E’ una raccolta e non sono sicura di quale sia il reting delle storie che saranno inserite. Metterò rosso per
possibili, future, zozzate.)
(Ps2:
Questa qui è genere Fluff, comico!)
Natale in tutte le salse!
Era ormai da un po’ che Harry
Potter lo fissava.
Era da quando aveva scoperto
che sarebbe rimasto ad Hogwatrs per Natale e che avrebbero condiviso lo spazio
comune, che non faceva che fissarlo.
Draco Malfoy odiava avere
quegli occhi su di sé tutto il giorno. Potter non aveva nemmeno il pudore di
farlo di nascosto, ma si sedeva al tavolo dei Grifondoro con un’aria
concentrata e iniziava la sua sessione di fissamento-Draco-Malfoy mettendoci
tutto l’impegno possibile.
Era una situazione assurda.
Aveva provato a chiedere in
giro se (e perché) ce l’avesse con lui, ma nessuno aveva saputo rispondere. I
pettegoli tacevano, e gli amici gli raccomandavano attenzione.
Draco aveva perfino fatto una
lista di cose fatte nell’ultimo mese che poteva aver infastidito il Salvatore,
ma non c’erano stati grandi eventi, si era perfino tenuto alla larga dai guai.
Quindi non aveva alcun senso!
Spaventato, Malfoy aveva
preso l’abitudine di passare le giornate nell’aula di pozione in compagnia di
Snape o con Mirtilla(che gli faceva da spia segnaletica in caso di
avvicinamento di determinati soggetti).
Ma con la scuola sempre più vuota
e un solo posto dove andare a dormire, evitarlo era diventato sempre più
impossibile.
E poi accadde.
Abbassò le difese solo un
attimo, il giorno di Natale, quando il gufo planò sul trespolo nella stanza
comune e gli tese un pacchettino, tutto contento.
Draco lo prese con le mani
che tremavano dalla gioia.
Erano loro, le caramelle!
Erano le caramelle che si
sognava la notte; le caramelle fatte dalla moglie di Babbo Natale in persona,
solo per la sua famiglia, solo per lui.
Quando vide il pacchetto rosso
con brillantini argentati, la aprì con avidità.
Fu in quel momento che
accadde.
- Cosa hai ricevuto?-
Era così concentrato
dall’ammirazione del pacchetto che non si rese conto di chi aveva parlato e
rispose semplicemente – La moglie di Babbo Natale. E’ una vecchia amica di
famiglia.-
Poi alzò gli occhi, si
rispecchiò nelle lenti di Harry Potter e capì il suo fatale errore.
Harry Potter era chino
accanto a lui, i suoi occhi non guardavano affatto il pacchettino ricevuto, ma
lui.
Come nell’ultimo mese e mezzo.
Circa.
Pensò di trovare una scusa
qualsiasi per allontanarsi senza farla sembrare una ritirata ma Harry continuò:
- Non so se ti hanno detto
che Babbo Natale non esiste, Malfoy. E’ evidente che te li manda qualche tuo
parente.-
Malfoy si ritrovò a sogghignare
nonostante il pericolo così vicino – Oh, Potter, è lodevole che, dopo aver
tutto quello che hai passato, credi davvero che Babbo Natale non esista.
Davvero. Del resto non esistono nemmeno gli unicorni, i lupi mannari, i
fantasmi… devo continuare?-
Harry alzò gli occhi al cielo
e per un secondo la smisero di fissarlo. Ma solo per un secondo.
- Quindi stai dicendo che
Babbo Natale esiste! – alzò un sopracciglio - Il tizio vestito di rosso con la barba
e la pancia, esiste e porta regali a tutti i bambini del mondo in una notte!-
Malfoy puntò un dito su
Potter – Innanzitutto, non si è mai vestito di rosso, ma di verde. Il rosso
gliel’ha affibbiato la Coca Cola e i babbani sono così fessi da crederci.- alzò
un secondo dito – Secondo,- sputò, prima che Potter potesse chiedergli come
conoscesse la Coca Cola – Lunga barba e tanti anni, ti ricorda qualcuno? E non
chiedergli mai della pancia. E’ molto permaloso.-
Harry Potter alzò un
sopracciglio – Quindi, tu l’hai incontrato?-
- Sua moglie mi adora.- annuì
convinto – Da quando mi ha conosciuto, bello com’ero, mi regala ogni anno
queste meraviglie.-
Le tolse dalla carta e gliele
mostrò orgoglioso – Caramelle del Natale, magiche ovviamente. Hanno all’interno,
letteralmente, un pizzico di gioia del Natale. –
- Davvero?- rimbeccò Harry –
Fammene assaggiare uno.-
- Nemmeno se mi preghi in
ginocchio. Li fa solo per me e solo una volta l’anno, non ne sprecherò uno
dandolo a te!-
- Perché no?- mormorò Harry,
offeso.
Stavolta ad alzare un
sopracciglio fu Draco. Del resto, era sempre stata una sua mossa – Sono sicuro che se ci pensi bene troverai una risposta
alla tua domanda.-
Harry incrociò le braccia,
gli occhi si assottigliarono in un'espressione ancora più offesa – Se ti
riferisci alla nostra, ormai lontana, rivalità, direi che siamo abbastanza
adulti da lasciarcela alle spalle. Sono tornato indietro a salvarti, non vale
nemmeno una misera caramella?-
Draco incassò il colpo. Era
vero. Nonostante tutto, Harry Potter era tornato indietro e gli aveva teso una
mano mentre le fiamme avanzavano.
Strinse le labbra con rabbia,
mentre si decideva ad aprire il pacchettino. Prese una singola caramella e
gliela passò con la morte nel cuore.
- Solo una.- precisò.
Harry prese il piccolo
bottoncino dolce e la studiò un poco prima di metterla in bocca.
Draco conosceva bene quella
sensazione: il cioccolato che si scioglieva, lasciando spazio al nuovo gusto di
caramello e poi… la felicità.
La vide brillare
letteralmente nelle pupille di Harry con piccole scintille.
- Wow.- disse, senza fiato.
- Visto?-
- Ancora una.-
- No.-
- Eddaaai!- Harry provò a
prendergli il pacchetto ma Draco fu più fulmineo, lo tirò via dalla sua
portata.
Il primo assaggio causava
sempre un qualche tipo di dipendenza, il suo primo pacchetto l’aveva finito in
un secondo. Aveva pianto per giorni per averne altre.
- Lo sapevo che non dovevo
dartela!-
Harry strinse le labbra – Sei
davvero uno stronzo.-
- Lo so, Potter, è più o meno
quello che so fare meglio.-
Harry sospirò brevemente, poi
provò ancora ad attentare al pacchetto sperando che un gesto fulmineo prendesse
alla sprovvista il serpeverde che invece era ben attento a togliergliele dalle
grinfie.
Erano sue. Erano solo sue!
Indispettito, Draco agguantò
una manciata di caramelle solo per mangiargliele davanti, al puro scopo di
sottolinearne l’appartenenza.
Gli occhi di Harry tornarono
a fissarlo ma, questa volta, Draco voleva che lo guardassero. Quasi non si
godette la scarica di felicità che lo attraversava ad ogni cuore di caramella
che si scioglieva, pur di far vedere a Harry che lui era sempre il solito
stronzo. Mantenere il punto in quel momento era più importante che godersi il
suo piccolo diletto annuale.
Prese l’ultima caramella e gliela
mostrò orgoglioso – Digli addio.- annunciò.
La mise in bocca e tornò su
Harry pronto a gongolare.
Ma il tempo si fermò.
Non si era fermato per
davvero, ma fu come se lo fosse dal momento che vide una luce maliziosa nei
suoi occhi e un nuovo, enigmatico, sorriso spuntargli sulle labbra.
Un brivido lo travolse, fu un
senso di pericoloso così forte che lo paralizzò.
Due attimi dopo Harry si era
spinto in avanti e aveva premuto le labbra sulle sue.
Draco non fece in tempo a
metabolizzare l’accaduto che sentì la lingua di Harry Potter attentare alla sua
ultima caramella.
E, in quell’esatto momento,
la sua priorità divenne impedirgli di prenderla.
Ingaggiarono una dura lotta
tra le due lingue, Draco si concentrò per resistere. Non poteva lasciargliela,
era una questione di principio.
Era così concentrato a
ribattere ai suoi momenti che non si rese conto che Harry lo aveva spinto
contro un muro, braccandolo.
Né, a tutti gli effetti, che
quello che stavano facendo poteva essere definito solo baciarsi.
La caramella si stava
sciogliendo in fretta. Caramello,
pensò mentre si assottigliava a colpi di movimenti di lingue, e poi…
Felicità.
La scarica attraversò
entrambi, tanto che per un attimo fermarono la lotta e restarono semplicemente
lì, lingua contro lingua, labbra contro labbra, a godersi quel momento.
Poi Harry riprese a muovere
la lingua, stavolta più gentilmente e Draco si ritrovò a rispondere pigramente.
Si staccarono solo quando
anche l’ultimo granello di aria che avevano nei polmoni venne meno.
Aprì gli occhi e si rese
conto che Harry era vicino. Troppo vicino. Che sentiva il suo corpo
letteralmente appiccicatogli addosso e poi, come se fosse l’ultimo dei suoi
problemi, realizzò che si erano appena baciati appassionatamente.
Lo spinse così forte che Harry
fece due passi indietro e sbatté contro un tavolo.
Non sembrò prenderla sul
personale. Si appoggiò al tavolo con gli occhi che brillavano di malizia e
soddisfazione.
- Buon Natale, Draco.- soffiò
e qualcosa nella pronuncia del suo nome fece sentire Draco ancora fra le sue
braccia, ancora braccato.
Harry scivolò via con le mani
in tasca e fischiettando soddisfatto e Draco provò il forte impulso di
lasciargli qualcosa. Gli lanciò la scatola.
Una volta sola, il serpeverde
inghiottì a vuoto rendendosi conto che c’era un motivo ben preciso a quel folle
mese e mezzo.
Quella non era rivalità, non
era odio, non era sospetto…
Harry Potter lo voleva.
Sentì una strana scarica di
adrenalina attraversarlo e il cuore battergli così forte che sembrava
sbattergli contro la gabbia toracica.
Non aveva senso. Non si era
mai sentito così.
Ma certo,
pensò disperatamente, era colpa delle
caramelle.
Della felicità del Natale. Ne
aveva acquisita troppa e troppo in fretta.
Era sicuramente così…
Perché non poteva essere così
felice solo perché Harry Potter lo aveva appena baciato.
Decisamente no.
Fine
Nota Dell’autrice:
Dunque, prima un ordine di
servizio: la pagina dei commenti della storia “Regali di Natale (e come
sbagliarli)” ha un difetto di codice (o di server, non so) che mi impedisce di
caricarla. Quindi, se non vi rispondo, non è colpa mia. Non posso leggere i
commenti/rispondere.
Dopodiché… amo il
Natale (non si era capito, eh?). Per questo, sto partecipando ad un concorso
indetto da una mia cara amica che è admin di Fanwriter.it (una community per ogni fan writer, visitatelo!).
Dal momento che questo concorso prevede nove storie per completare un puzzle e
i tempi sono stretti, ho preferito non gravare la mia beta di questo fardello.
Soprattutto perché sono storie scritte senza particolare principi, per divertirmi!
Ragion per cui, non brilleranno né di trama e quasi sicuro avranno errori
all’interno; non credete che non faccia del mio meglio per correggerli, sul
serio, ci provo. Ma se trovate errori preferirei che me li segnalaste piuttosto
che il solito “ci sono errori”. Grazie. Lo
so. XD
Ultimo avviso… per non fare sempre la iper-mega trafila che Efp chiede
per pubblicare le storie, ho deciso che le storie partecipanti al concorso
faranno parte di una raccolta, così mi limiterò ad aggiornare la raccolta e non
creare ogni volta un’intera storia. Anche perché prevedo che molte storielle
saranno piccole, pucce e carine. Insomma, più o meno
come queste note che sono più lunghe della storia stessa.
Spero che mi seguirete in questo viaggio! Baci
Fann1kaoriyuki