Never Let Me Go

di fedepiper91
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~
"..And I drown in you again
Cause you are the piece of me
I wish I didn't need 
Chasing relentlessly
Still fight and I don't know why 
If our love is tragedy
why are you my remedy ?
If our love's insanity
why are you my clarity ?.."

23 dicembre

Sana ,che quella mattina si era alzata di buon umore , se ne stava in piedi, in mezzo al cortile di casa sua, aspettando, col naso all'insù e gli occhi ben aperti.
Sapeva che a breve avrebbe iniziato a nevicare ed era impaziente.
Amava la neve, sin da quando era bambina. La reputava un'amica e sperava davvero che fosse di buon auspicio. Sentiva sempre quando i primi fiocchi inziavano a cadere.
Alyssa e Terence invece, erano molto preoccupati per la bufera che stava arrivando, ma Funny era diventata talmente brava ad organizzare il matrimonio, che aveva già tutto sotto controllo. Onestamente, non ce l'avrebbero fatta senza di lei.
Da quando c'era stata la cena di prova, erano già passati 5 giorni e l'attrice purtroppo non aveva avuto modo di passare del tempo con le amiche che erano partite per le vacanze, o parlare con Heric.
Se non fosse che ormai i due giovani erano cresciuti e non c'era bisogno di macchinare cose del genere, poteva quasi sembrare che si stessero evitando, volontariamente ,a vicenda, ma non era così. Non da parte sua ,almeno.
Certo era che Sana era molto imbarazzata e non sapeva come avrebbe fatto a rivolgersi al biondino ,come se nulla fosse successo e a guardarlo negli occhi, ignorando i brividi che il suo corpo provava ogni volta che gli era troppo vicino.
Non riusciva a far smettere il suo cuore di palpitare forte, alle sua mani di sudare o alla sua testa di girare quando incrociava il suo sguardo. La faceva rimanere senza respiro e non c'era nulla che lei potesse fare per evitare di sentirsi in quel modo.
"Quando eravamo piccoli era decisamente più facile." Pensò la rossa, rientrando in casa ,dopo aver guardato in alto ed aver sorriso alla sua amica neve che stava iniziando a scendere lenta sulla città. Salì in camera sua, in silenzio, a prepararsi per uscire.
Aveva appuntamento con Alyssa, per andare a riprovare l'abito da sposa, visto che essendosi ingrassata di qualche chilo, per via della gravidanza , il vestito le andava troppo stretto.
Nel frattempo - come aveva già fatto negli ultimi giorni- aveva rivisto e rivisionato i momenti passati quella sera con Heric ,mille volte nella sua mente, cercando di darsi delle risposte.
Era certa che se non fossero stati interrotti, Heric l'avrebbe baciata e lei non avrebbe potuto sottrarsi e forse non avrebbe nemmeno voluto farlo.
Quel pensiero la terrorizzò ancora più di quanto già non fosse , perchè per quanto amasse veramente quel ragazzo , si era messa l'anima in pace.
Credeva che non ci fosse più posto per lei, nel suo cuore, che non avessero più una chance, che fosse tutto acqua passata , ma non era così. Forse, c'era ancora speranza.
Ma le cose fra loro sono già abbastanza complicate ,senza complicarle ulteriormente.
Noi due siamo davvero troppo diversi, si disse più volte l'attrice per convincere se stessa a lasciar perdere, a lasciarlo andare.
Hanno entrambi dei caratteri forti, sempre in conflitto fra loro.
Hanno sempre opinioni differenti e non fanno altro che prendersi in giro.
Ogni giorno è un litigio e si sono già fatti molto male in passato.
Quindi, al di la dei sentimenti, durante quella settimana , la giovane non aveva fatto altro che chiedersi se il gioco valesse davvero la candela.
Non voleva bruciarsi, non voleva rimanere scottata e non voleva perdere l'amicizia di Heric o ferirlo , oppure buttarsi a capofitto in qualcosa che avrebbe portato solo dolore e gravi conseguenze.
Ma il bello dell'amore , oltre ad esserne anche la parte spaventosa ,non è proprio il non sapere? Il buttarsi in qualcosa che può essere straordinario, ma al contempo imprevedibile, che può far male o farti sognare?
Come dice sua madre nel suo ultimo romanzo:
"L' Amore può far male certo, ma vivere senza amore è terribile. Non amare equivale a morire e l'amore vale sempre la pena di essere vissuta, anche se hai paura, anche se non sai cosa accadrà e tutto intorno a te è incerto e spaventoso. Non possiamo chiudere il cuore per paura di soffrire, altrimenti per timore di vivere esperienze sbagliate e tristi, finiremmo col rinunciare e perderci anche le cose belle che la vita ci offre."
In una conversazione del giorno prima, forse casuale ,con sua madre..mentre le raccontava dello strano comportamento del biondino,senza andare troppo in profondità con il racconto, la scrittrice le aveva detto, con tono serio, ma sorridendo:
"Solo l'amore può renderti così folle, figliola, e anche stupido allo stesso tempo" riferendosi alle azioni del biondo.
Dire che Sana fosse confusa era dire poco. Non riusciva a capire nemmeno lei cosa volesse e non la aiutava il continuo "bipolarismo" di Heric, che sembrava confuso almeno quanto lei.
Prima la allontanava, poi si riavvicinava, successivamente la spingeva di nuovo via ,per poi ritornare sui suoi passi.
C'è anche da considerare ,inoltre, il fatto che lei non ha mai avuto una vera e propria relazione amorosa.
Da quello che Funny le aveva raccontato però, nemmeno Heric aveva avuto delle storie, esperienze passate in amore ,quindi erano pari in quello.
Erano egualmente inesperti al riguardo e l'attrice era stata molto sollevata da quella notizia.
Ovviamente erano esclusi Funny e Charles, con cui i due ragazzi erano stati insieme, senza però andare oltre al semplice bacio a stampo o il tenersi per mano.
Sana c'aveva provato a lasciarsi andare, ma ogni volta che l'attore dai capelli azzurri si era avvicinato a lei, non poteva far altro che pensare ad Heric e sottrarsi così al bacio che il ragazzo avrebbe voluto darle. Non c'era intimità e per quando Charles fosse un galantuomo, un ragazzo gentile premuroso e paziente, dopo quasi 6 mesi di continui rifiuti e freddezza, aveva capito l'antifona e aveva detto basta, da un giorno all altro, tornando poi in Giappone per lavoro.
Col tempo, il suo comportamento aveva stancato l'amico che , arrabbiato ma sconfitto, aveva deciso di lasciarla ,capendo che fra loro non sarebbe potuto esserci nulla.
L'aveva lasciata all'improvviso, una sera, dopo una festa, con parole dure e taglienti, ma veritierie.  Forse era per quello che avevano fatto così male.
Era stato meglio così, a pensarci bene. Per entrambi. Non si poteva andare avanti in quel modo.

"Quante volte un cuore può spezzarsi..e per giunta, per la stessa persona?" Avevano pensato così tante volte da perderne il conto, Sana e Heric, nel corso degli anni, ma nonostante tutto , per un motivo  per altro, erano sempre tornati l uno dall'altra.
Avevano sempre ritrovato la strada di casa.
Ma mentre per loro, che c'erano dentro fino al collo, non facevano altro che susseguirsi dubbi su ciò che avevano e avrebbero potuto avere; gli altri personaggi, nella storia infinita di Sana e Heric, erano convintissimi del loro grande e unico amore.
“Non è strana la vita? L’universo continua a metterli insieme, nell’attesa che loro si rendano conto di essere fatti l’uno per l’altra.”
Questo avevano pensato ,tutte le persone intorno a Sana e Heric, guardandoli, almeno una volta nel corso della loro vita.
è buffo pensare che i sentimenti che provano l uno per l'altra siano evidenti a tutti,tranne che ai diretti interessati che ignari continuano ad inseguirsi, lasciando passare del tempo prezioso.
Tutti speravano che in quel periodo di festa, Sana e Heric si sarebbero riconciliati e avrebbero aperto finalmente i loro cuori, ponendo fine alla loro tragedia alla "Romeo e Giulietta" che da anni stavano recitando, ma poi si domandavano:
" sarebbe stato davvero possibile farlo?"
Conoscendoli, testardi com'erano, potevano andare avanti a negare per l'eternità, ma sarebbe stato un vero peccato buttare al vento un'amore così raro da trovare, soprattutto così presto nella vita di una persona.
La Vigilia era ormai alle porte ,il matrimonio era sempre più vicino e la nostra Sana Kurata era eccitata all'ennesima potenza.
Non vedeva l'ora di festeggiare il Natale con la sua famiglia e riabbracciare Robbie e Alissia che avevano detto di avere una cosa importante da dirle ,una notizia da dare, ma era una sorpresa e quindi dovevano aspettare per dirla di persona.
Sarebbero arrivati fra poche ore, quindi mancava poco al loro incontro.
Giusto il tempo di uscire con l'amica, pranzare con lei, andare a fare la spesa e tornare poi a casa per rivedere i suoi vecchi amici.
Dopo aver riaccompagnato Alyssa a casa sua, dopo pranzo, Sana aveva fatto un giro da sola per la città, guardandosi intorno e ammirando le vetrine e la neve che continuava ,da ore, a scendere leggera. Le piaceva molto passeggiare.
Quando "viveva" a New York era l'unica cosa che le dava un pò di pace, in mezzo a tutto il caos che era diventata la sua vita...per non parlare della sua testa.
Si era diretta verso il parco , ed era sulla via di casa , quando incontrò l'oggetto dei suoi pensieri.
Heric stava ,invece, tornando dagli allenamenti mattutini e per qualche strano motivo aveva deciso di fare la strada più lunga per tornare a casa.
Forse sperava incosciamente di imbattersi nella ragazza.
Rimasero a fissarsi per lungo tempo, entrambi senza capire come comportarsi e approcciare l'altra persona. Avevano sentito e capito che ciò che era quasi successo la sera prima, aveva cambiato il loro rapporto.
Era dunque forse quello il momento della verità; il momento di mettere le carte in tavole ed esporre problemi e sentimenti?

<< Ciao! >> Dissero facendosi coraggio, parlando in contemporanea, per poi sorridere imbarazzati ed evitare il contatto visiso.

<< Dobbiamo smetterla di incontrarci così! >> Esclamò Heric, spezzando il ghiaccio, facendo una battuta.
Non era la prima volta che si incontravano al'improvviso, senza programmarlo, in quei mesi.
è proprio vero, più non vuoi incontrare una persona, più la incontri....oppure era destino che accadesse?

<< Heric! Che ci fa qui, davanti casa mia? >> Chiese Sana, sorpresa e senza parole.
Aveva detto ,stupidamente, la prima cosa che le era venuto in mente.
Certo era strano che passasse per casa sua, allungando di molto il tragitto, ma in fondo si stava allenando, quindi perchè no? Non è che l'aveva fatto apposta per incrociarla.
Stava pensando lei, nel frattempo, scuotendo poco dopo la testa, mentre lui la guardava confuso,senza capire i suoi gesti.

<< Passavo. >>  Rispose il biondino ,con tono seccato e scocciato, come se non fosse nulla di che.

<< Ok..allora ciao.. >> Disse Sana sospirando, per poi riprendere a camminare.

<< Credo che mio padre frequenti tua madre! >> Se ne uscì Heric, facendola fermare sul posto e poi girare.

<< Oh bhè, sono contenta per lui- Aspetta che cosa hai detto? Ahahhaa dai non scherzare!  >> Esclamò la rossa, tutto d'un fiato, realizzando le parole del giovane, che la guardava con sguardo serioso e convinto. Non stava scherzando.

<< Sei serio!? Tu credi veramente che potrebbero farlo..alle nostre spalle per giunta?
Ma no... cioè.. tu ce li vedi insieme? Sarebbe folle, non pensi? >> Continuò il discorso Sana,sempre più ansiosa ed esterefatta, rivolgendosi poi all'amico.

Le sembrava impossibile una cosa del genere, eppure Heric sembrava così sicuro e ripensandoci, sapeva che i due erano diventati molto vicini negli anni ,quindi perchè no?
Per certi versi erano simili seppur diversi. Non sarebbero stati affatto male insieme se non fosse stato per Sana e Heric e la loro complicata relazione.
Ma non poteva assolutamente credere che sua madre avrebbe potuto nasconderle una loro storia.

<< Onestamente no. Voglio dire.. Sono due adulti. Sono soli da molti anni. Sono entrambi strambi. Non ci troverei nulla di male, anzi. >> Fece, con tono sincero e convincente, il biondino,ragionandoci ad alta voce.

<< No. Non ci credo manco se lo vedo. E poi perchè non avrebbero dovuto dircelo? ...Sono sicura che ti sbagli. >> Ribattè lei, mettendosi a braccia conserte , scuotendo energicamente il capo

<< Se lo dici tu! >> Rispose ,a quel punto, Heric, mettendo le mani avanti.

<< Aww! Quanto amo il Natale. Tu non ami questa ricorrenza? Il poter stare con la famiglia, festeggiare con gli amici, scambiarsi i regali. >> Proferì la rossa,poco dopo,  guardandosi intorno e vedendo la neve scendere copiosamente, mentre si chiudeva bene il cappotto,visto il vento che tirava più forte ,rispetto a qualche ora prima.

<< Non particolarmente.. Non mi è mai importato molto. E poi, lo sai.. Non ho mai avuto una famiglia felice, una vera famiglia a dire il vero, quindi... >> Se ne uscì il biondo con voce bassa e roca e sguardo triste.

<< Ma adesso ce l'hai! >> Esclamò lei,  dolcemente, avvicinandosi al giovane, che,con tono di voce tenero , rispose , dandole un'occhiata significativa:

<< Grazie a te. >>

<< Da piccolo, la cosa che mi piaceva di più delle feste natalizie era il non dover andar a scuola. >> Affermò successivamente, col suo solito ghigno, facendo sorridere la ragazza, che disse:

<< Oh bhè.. Devo darti ragione su questo. >>

<< Sai che per le vacanze verrà a trovarmi la mia sorellina? Però , non potendo più venire il giorno di Natale ,hanno deciso di anticipare. Arriverà domani sera. La accompagnerà sua....cioè ...nostra madre. >> Disse poi lei, incespicando con le parole ,alla fine.
Non sapeva mai come definire quella donna che era la sua madre biologica.
Non voleva essere offensiva o trattarla male. In fondo era sempre colei che le aveva donato la vita. L'avrebbe sempre ringraziata per quello.

<< è strano per te? Il fatto che quella donna sia tua madre? Stare a contatto con lei? >> Chiese Heric, improssivamente, interessato.

<< Sì..cioè... Quando siamo lontane non mi fa alcun effetto..anzi. Posso parlarle tranquillamente. è quasi come se fosse un'estranea, o una semplice conoscente.
Non ho problemi con lei o l'avermi abbandonata. Davvero. L'ho superata ormai.
Ma quando la incontro, la vedo insieme alla mia sorellina o la sento parlare...bhè posso vedere la somiglianza fra me e lei e anche fra me e mia sorella ed è davvero ,davvero strano.
Non so come spiegarlo. è una sensazione particolare. Posso vedermi riflessa il loro, fisicamente in primis ,ma anche in alcuni gesti, nelle espressioni. E in quel momento mi viene anche da pensare che la mia vita sarebbe stata totalmente diversa se avessi vissuto con loro e dopo averlo pensato ,mi sento in colpa per la mia mamma perchè con lei sono stata bene. Mi ha salvato la vita..e non potrei mai lasciarla o farla soffrire. >> Affermò la ragazza, seria, con voce tremante.

<< Deve essere bello! >> Esclamò successivamente il biondo, incuriosendo la giovane che non capendo a cosa l altro si stesse riferendo, domandò:

<< Cosa? >>

<< Passare del tempo con la propria madre e vedere quanto le somigli! Mi sono sempre chiesto se somigliassi alla mia...visto che non somiglio a mio padre e nemmeno a Nelly. >> Spiegò Heric, con una dolcezza e una fragilità che lei aveva visto molto di rado, durante il tempo passato insieme.
Ascoltando le parole del ragazzo, l'attrice, rimanendoci male e sentendosi in imbarazzo per le parole dette, si scusò, dicendo rammaricata:

<< Oh Heric. Che stupida che sono. Mi dispiace... Io sto qui a lamentarmi e non ho affatto pensato al fatto che tu non ce l'hai più la tua mamma e che avrei potuto ferirti! >>

<< Ti manca non è vero? >>  Aggiunse, quasi sottovoce, Sana, con voce dolce e calda.

Quel modo di parlare, il tono usato dalla ragazza, gli ricordò quella sera della Vigilia di tanti anni prima, quando lei gli aveva chiesto se gli piacevano i dinosauri e aveva sorriso ,mentre lo guardava scartare il regalo, per non parlare delle tante altre volte in cui si era mostrata così gentile e dolce con lui, a volte anche senza motivo.
Il suo buon cuore era una delle tante cose che amava di lei.
In quel momento di fronte alla rossa ,che lo stava guardando con tanta,forse anche troppa dolcezza e di fronte a quelle sue parole, si sentì scoperto, nudo, vulnerabile.
Cosa che accadeva solo ed esclusivamente con lei.
Si decise a rispondere, convinto che parlarne gli avrebbe fatto bene e con tono serioso, disse,sussurrando le ultime 3 parole:

<< Alcuni giorni più degli altri...ma ne sentivo di più la mancanza quando ero piccolo e nessuno mi capiva. Ho sempre avuto la sensazione che lei potesse essere l'unica in grado di aiutarmi..conoscermi..e invece è morta.. per colpa mia. >>

<< Non è stata colpa tua, Heric. Lo sai. Sono cose che succedono. >> Ribattè prontamente la rossa, sicura, con sguardo triste e duro, ma sincero.

<< Già.. è quello che dicono tutti,ma sai.. io ero davvero convinto che fosse colpa mia.
L'ho pensato per anni..fino..a quando non ho incontrato te. A volte,pensare a come sarebbe potuto essere fa stare ancora peggio dell'assenza stessa di quella persona. Comunque...l'ho vista. >> Confessò lui a quel punto.

<< Uhm? >> Fece lei, guardandolo confusa.

<< L'ho vista! >> Ripetè con più forza e convinzione il biondino,fermando i suoi passi.

<< Eh? Ma chi? >> Chiese lei, non riuscendo a comprendere di cosa stesse parlando l'amico.

<< Ho visto mia madre. >> Disse lui a bruciapelo, con tono sicuro e sguardo onesto.

<< Che cosa? Ma quando? Dove? Come? >> Domandò lei, interessata e con tono indagatore, fermandosi sul posto, girandosi a guardarlo con occhi selvatici.

<< Lei mi ha salvato la vita.  Mi ha parlato. Non so ancora se era tutto un sogno ...o se fosse reale. Di certo lo sembrava... >> Iniziò a spiegare lui, ponendosi di fronte alla ragazza.

<< Ti ha parlato? E cosa ti ha detto? >> Lo interruppe Sana, curiosa, ma anche preoccupata.

<< Lei mi ha detto... ha detto "ti ho voluto bene ancora prima che nascessi. ti ho dato la vita per amore." E poi ha aggiunto che mi ha sempre amato e che vuole che io viva...anche per lei. So che è folle...e non ci crederei neanche io se non l'avessi sperimentato ,ma non so come spiegare ciò che è successo. Solo che...lo sentivo. Sapevo che era lei e che era reale, davanti a me come lo sei tu adesso. Potevo percepire perfettamente la sua presenza. Ed era così bella. Era davvero un angelo. Vorrei che avessi potuto vederla.  >> Continuò il suo discorso, lui, con occhi lucidi e voce tremante.

<< Oh Heric. >> Sussurrò la giovane, avvicinandosi per abbracciarlo,vedendolo fragile e sofferente.

Era stato un gesto talmente istintivo che non aveva pensato al fatto che loro due in fondo non erano i tipi di amici che si abbracciano, o quanto meno, non lo era Heric.
Lui  rimase invece immobile e poi spostò la testa, appoggiandosi leggermente su di lei,ricambiando la stretta.
A volte, ciò di cui hai bisogno per stare bene è proprio un'abbraccio dato da una persona che ami.

<< Va bene.. uhm.. io..adesso vado. Ci vediamo domani! >> Esclamò il giovane, riprendendosi dal momento emotivo, per poi allontanarsi, piano piano, da lei.
Quell'abbraccio spontaneo e tenero aveva fatto una magia. Il ragazzo si sentiva decisamente meglio, come se un peso fosse stato tolto dal suo stomaco.
Era felice che la ragazza gli avesse creduto e lo supportasse. Chiunque altro lo avrebbe considerato pazzo, ma Rossana no. Lei era unica nel suo genere..difetti compresi.

<< Domani? >> Chiese lei, alzando un sopracciglio, in segno di confusione, guardandolo smarrita.

<< Per il cenone della Vigilia. >> Rispose con tono neutrale e senza emozione, il biondino, portandosi le braccia dietro la testa, quasi come per stirarsi.

<< Cosa? Non sapevo che fossi stato invitato. Chi - ? >> Domandò lei, curiosa di sapere.
L'unica che poteva aver esteso quell'invito era sua madre, ma non le aveva detto nulla.

<< Tua madre >> Borbottò Heric, confermando i suoi sospetti, per poi aggiungere:

<< Ha chiamato a casa. Ha invitato persino Nelly e il suo fidanzato. >>

<< La mamma!? Ma perchè non me l'ha detto? Mah.... E se mia madre e tuo padre volessero dirci che stanno insieme? Forse hai ragione tu. Dio,spero di no. >> Affermò lei, contrariata e incredula, con occhi spiritati.

<< Sarebbe così grave? >> Chiese con voce roca e tranquilla, il biondo.

<< Bhè..non per loro, ovviamente, ma per noi- ! >> Mormorò lei, pensierosa, interrompendo le sue parole.

<< Noi? >> Ribattè lui con sguardo confuso.

<< Ah...Lascia perdere. >> Disse lei, mordendosi la lingua,evitando di dire cose che non doveva.

<< Non dimenticherò il tuo regalo, questa volta >> Esclamò con tono deciso e sicuro e un mezzo sorriso, Heric.

<< Mi hai fatto un regalo? >> Chiese la giovane, incredula e sorridente.

<< Non sembrare così sorpresa. Non posso certo venire a mani vuote. A domani. >> Rispose lui, ricambiando il sorriso , per poi girarsi e andarsene.
Erano arrivata davanti casa Kurata.

<< Oh.. Sì, certo. A domani! >> Gli urlò dietro lei, restando ferma a guardarlo, prima di voltarsi  ed entrare nel cancello.

Qualche secondo dopo , Sana entrò in casa come una furia, richiudendo la porta, quasi sbraitando:

<< Mammina! Mammina! >>

<< Che c'è Rossana? Perchè urli così forte di prima mattina? >> Domandò la signora Smith ,usando lo stesso tono di voce della figlia, sbucandole da dietro, alla guida della sua inseparabile macchinina che negli anni era diventata leggermente più grande.

<< Veramente sono le due del pomeriggio! Comunque. Perchè non mi hai detto che Heric sarà qui domani? >> Chiese, mettendosi a braccia conserte, Sana, guardando la madre attentamente,con sguardo minaccioso,dopo essersi tolta il cappotto.

<< Ah! Bhè figliola.. Pensavo fosse ovvio invitare la famiglia Hayama. Siamo amici.
Voglio dire, ora che sei tornata, possiamo tornare alla tradizione,no? E poi tu eri così triste che i tuoi amici non potessero essere qui a festeggiare con te... così ho parlato con Frank ieri e mi ha detto che sarebbe stato felice di festeggiare tutti insieme, visto che non stavano preparando nulla di particolare. Abbiamo pensato fosse un'idea carina, perchè non lo è? Credevo ti avrebbe fatto piacere. >> Spiegò la madre,con molta naturalezza, non capendo l'arrabbiatura di Rossana, immaginando che avrebbe apprezzato avere Heric con loro per la Vigilia, come i vecchi tempi.

<< Tu e il padre di Heric eh? Uhm.... Mammina c'è qualcosa che vuoi confessare per caso? >> Chiese a quel punto l'attrice, con tono accusatorio e indagatorio, mentre in testa le rimbombavano le parole del biondo su una possibile relazione fra i due genitori.

<< IO? Assolutamente niente bambina mia. Perchè lo chiedi? Tu piuttosto! Non hai nulla da raccontarmi? >> Disse la scrittrice, con tono di voce acuta, parcheggiando la macchinina,per poi scendere e avvicinarsi alla figlia, con fare sospetto e un sorrisetto furbo.

<< Su cosa? >> Chiese Sana,confusa ,mentre si sedeva , o meglio ,spaparanzava sul divano.

<< Ma come cosa? Su te e Heric ,naturalmente. Come vanno le cose? >> Domandò la madre, diretta com'era.

<< Non dirmi che lo hai fatto apposta ad invitarlo! Non ci credo. Non anche tu. Ma perchè siete tutti così ossessionati dalla mia storia con Heric? Non potete farvi gli affari vostri? >> Disse la rossa, alzandosi in piedi, arrabbiata e stanca di dover riprendere tutti, realizzando la macchinazione della donna, puntandole il dito contro con occhi spalancati.

<< Perchè voi, non fate nulla per risolvere le cose ,mia cara. Mi dispiace che tu la veda in questo modo , ma la vita è breve Sana...e voi state sprecando tanto di quel tempo, senza motivo ed è assurdo. Tutti noi vogliamo solo che voi ragazzi siate felici e che almeno la smettiate di girarvi attorno, come anime in pena, con sguardi da cane bastonato e autocommiserandovi.
Siete grandi ormai e vi vogliamo bene. Non è nostra intenzione metterci in mezzo, anzi. Vogliamo solo aiutarvi. Lungi da me , creare più problemi. >> Rispose, con tono serio e di rimprovero la signora Smith, guardando dolcemente la ventenne,che se ne stava in silenzio a subire.
Sana non aveva stranamente aperto bocca. Non aveva proferito parola, ma si potevano quasi vedere gli ingranaggi del suo cervello muoversi e girare....girare di continuo.
Era restata in silenzio, in parte perchè aveva sentito tante di quelle volte quelle parole che avrebbe potuto iniziare ad urlare; in parte perchè sapeva che ciò che era stato detta era la pure verità. Vi si era arresa ormai...ma le cose si fanno in due.
Non poteva certo risolvere le cose da sola, e in un secondo. Ci voleva tempo...e a dirla tutta,non era così sicura che lei e Heric avrebbero potuto capire come andare avanti con le loro vite e sistemare le cose fra loro,appianando le divergenze.
Era tutto così incerto e per quanto lei amasse l'avventura, non sapeva se era davvero pronta per il tipo di avventura che si prospettava davanti a lei.
Per quanto allettante e bella sembrasse era terribilmente spaventosa e preoccupante.
Tutti da quando era tornata, non avevano fatto altro che parlare, facendole lezioni sul fatto che lei e Heric dovessero chiarirsi.

"è facile parlare quando non sei tu a vivere in una determinata situazione" Pensò la giovane, lamentandosi , prima di chiedere, mentre si versava il thè caldo nella tazza:

<< Cambiando discorso... Robbie e Alicia dove sono? >>

Era vero che amava la neve,il Natale e l'inverno..ma detestava il freddo,specie perchè tendeva ad ammalarsi spesso negli ultimi anni e lei odiava stare male.

<< Stanno per arrivare. Non ricordi?  Te l'avevo detto a che ora sarebbero atterrati. >> Rispose la madre, sedendosi anche lei, ma di fronte alla giovane.

<< Giusto. E non dobbiamo andare a prenderli? >> Chiese allora l'attrice, guardando la madre con un sguardo confuso.

<< Ma... Te la senti di guidare con la neve? >> Domandò la signora , con tono serioso e sbalordito.

<< Oh andiamo.. Non sta mica facendo una bufera! >> Ribattè la ragazza, roteando gli occhi.
La tempesta di neve non era prevista prima di due giorni, quindi sarebbe arrivata per Natale.
Nevicava appena. Non c'era alcun pericolo.

<< Va bene, allora vamos! >> Esclamò la madre ,alzandosi di getto, volando come un razzo, verso la porta.

<< Mammina non correre! Aspettami! >> Disse Sana, sorridendo al comportamento e alle parole della madre, per poi correrle incontro, prendendo ,di fretta ,il cappotto e le chiavi.
Sarebbero arrivati giusto in tempo per l'atterraggio.
Era eccitata di rivedere il suo ex manager e la sua amica Alicia.
Mezz'ora dopo erano giunte all'aereoporto.
Sana si guardò intorno, mentre aspettava , in compagnia di sua madre, davanti al gate, che era pieno di persone.

<< Robbie! Alicia! Siamo qui! >> Gridò l'attrice, alzando la mano per farsi notare, quando vide spuntare i due coniugi, che sorridendo le andarono incontro.

<< Ciao Sana! Signora Smith. >> Salutò Robbie educatamente, prima di abbracciare la giovane attrice che si era buttata su di lui, mentre Alissia baciò velocemente la madre di Sana , prima di rivolgersi a quest ultima, col sorriso sulle labbra:

<< Sana è così bello vederti. è passato troppo tempo dall'ultima volta in cui ci siamo viste! >>

<< Vero. Allora? Com'è andato il viaggio? Avete fame? E che mi dici del nuovo film?
Io sono davvero curiosa ed entuasiasta. Non vedo l'ora che esca! Sono sicura che hai fatto un'ottimo lavoro. Ma sai che sei bellissima? Hai fatto qualcosa alla pelle per caso?
O forse sono i capelli? Sei diversa. >> Se ne uscì, tutta d'un fiato, Sana, prendendola a braccetto, senza dare il tempo all'attrice di risponderle.

<< Raggiante direi. >> Mormorò Catherine, dietro di loro, mentre si scambiava uno sguardo con Robbie, che sorrise prima a lei e poi alla moglie, ancora abbracciata alla rossa , che invece sorrideva ai fotografi, chiacchierando nel frattempo con l'amica, raccontando le ultime novità.
Mentre stavano uscendo dall'areoporto, infatti, una dozzina di fotografi iniziò a scattare loro delle foto, facendo domande e chiedendo pettegolezzi e interviste alle 3 donne famose.

Nelle ore successive, i due coniugi, dopo aver mangiato qualcosa, arrivati a casa Kurata si erano sistemati nella vecchia stanza di Robbie.
La signora Patricia si era assicurata di preparare meticolsamente la stanza per la giovane coppia, che sarebbe rimasta fino a Capodanno.

<< Mammina , mammina! Sta arrivando! Sta arrivando! >> Esclamò, urlando, la rossa, battendo le mani eccitata, chiamando sua madre che si trovava in salotto con gli amici.

<< Chi? >> Chiese Robbie, con sguardo confuso, guardando la signora Smith e poi la giovane attrice che ribattè, con tono sicuro e il sorriso sulle labbra:

<< Mia sorella. >> girandosi a guardare l'amico dietro di lei, sulla porta.

<< Sarà qui fra un paio d'ore circa. Sono appena partiti.>> Chiarì Sana, poco dopo, guardando i presenti,prima di rintanarsi in camera sua per prepararsi.
Nel tardo pomeriggio Sana sarebbe dovuta andare a lavoro, per una puntata natalizia..molto speciale e aveva deciso che si sarebbe portata dietro la sua sorellina ,per mostrarle quella parte della sua vita.
La ragazzina le aveva detto più volte che voleva seguire le sue orme.
"e chissà, magari il gene dello spettacolo ce l'ha nel sangue" aveva pensato l'attrice, qualche mese prima.
Un'ora e mezza dopo, Sana era seduta, in attesa. Non voleva fare tardi a lavoro, ma voleva davvero essere in casa all'arrivo della sua sorellina, così avrebbe potuto portarla con se.
Sarà anche cambiata, o meglio maturata negli anni, ma Sana Kurata non è mai stata una tipa paziente e mai lo diventerà.

<< Sana, Signora Smith, Signora Patricia.  Abbiamo un'annuncio da fare. >> Parlò, con tono di voce squillante e felice, Robbie, mentre teneva stretta a se Alicia , che sorrideva radiosa, annuendo ,guardandolo in modo affettuoso.

<< Era ora ! >> Mormorò la Signora Smith,roteando gli occhi,per poi sedersi sul divano, accanto alla figlia ,che alzando lo sguardo verso i due coniugi, disse:

<< Adesso? >>

<< Perchè devi andare da qualche parte? >> Chiese Alicia, acciglianda, anticipando il marito che stava per porgere la stessa domanda.

<< Bhè,a lavoro...in realtà, ma più che altro l'ho detto perchè Marika sarà qui a momenti. >> Spiegò la giovane, con tono tranquillo, sorridendo alla coppia.

<< Oh.. Capisco, ma vedi- >> Iniziò col dire Robbie ,per poi essere interrotta da Alicia che continuò dicendo:

<< Noi vogliamo darvi la notizia adesso che ci siete solo voi. >>

<< Quello che vogliamo dire è che.. Siete la nostra famiglia ed è una cosa privata! Siete le prime a saperlo. >> Spiegò successivamente, con sguardo serio, l'agente.

<< Ok. Sono incuriosita, oltre che preoccupata. Sparate! >> Esclamò a quel punto Sana.

<< Siamo incinti! >> Gridarono all'unisono Robbie e Alicia.

<< Cioè.. Lei è incinta! >> Disse l'uomo poco dopo,correggendosi e sorridendo come un'ebete.

<< Wow! Anche tu? Oh mio Dio! Sono così felice per voi ragazzi. >> Rispose Sana ,sorpresa e felice,abbracciandoli.

<< Congratulazioni! >> Dissero in coro la governante e la padrona di casa.

<< Che vuol dire anche tu? >> Chiese poi,con tono indagatore, Robbie, mentre lui e la moglie osservavano intensamente e con sguardo incredulo e perplesso, Rossana,  che accigliata , intuendo i loro pensieri si affrettò a chiarire, sgranando gli occhi:

<< Perchè mi guardate in quel modo? Aspettate! Non penserete che - No assolutamente.
E poi dovrei avere un ragazzo per quello,no? é la mia amica Alyssa che è incinta. Quella che si sposa fra un paio di giorni. Ve l'avevo detto, no? >>

<< Sì..certo. >> Risposero ,con tono tranquillo , i due coniugi, guardandosi, sospirando.

<< ... La ragazza timida e l'occhialuto. Non avrei mai pensato che si sarebbero sposati e avrebbero messo su famiglia. >> Affermò ,con tono serioso, il manager, per poi venire interrotto da Alicia che gli rispose, sorridendo:

<< Bhè, Io non avrei mai pensato che noi ci saremmo reincontrati e saremmo tornati insieme, quindi... >>

<< La vita è davvero imprevedibile. >> Continuò Robbie, guardando ,con amore , sua moglie che ribattè ancora:

<< Già! Ma io credo sia stato destino. >>

<< Suppongo che siate tornati insieme vista la notizia e l'evidente felicità. >> Disse poi la signoraa Smith ,facendo terminare il dibattito fra i due.

<< è corretto. Abbiamo deciso,finalmente, di appianare le nostre divergenze. >> Affermò, con tono convinto, il manager , continuando poi il discorso , dicendo:

<< Stando lontani abbiamo capito quanto ci amiamo e che sarebbe da idioti permettere a cose stupide di mettersi in mezzo. >>

<< Saputa poi la notizia, tutto è diventato ancora più chiaro. >> Esclamò successivamente la moglie.

<< Ah sì? Cioè? >> Chiese ,con tono curioso, Catherine.

<< Bhè... Ho deciso di prendermi almeno un'anno per dedicarmi all'essere mamma. Facendo così, non solo starò col mio bambino- >> Rispose allora Alicia, con un mezzo sorriso sulle labbra.

<< O bambina! >> La interruppe il marito.

<< O bambina... ma potrò vedere anche Robbie e così non saremmo sempre distanti come è successo in quest'ultimo anno. >> Spiegò infine l'attrice.

<< Di quanto sei? >> Domandò nuovamente la scrittrice.

<< Di poco in realtà. Sono appena entrata nel 4 mese. è anche per questo che abbiamo aspettato un pò a dirlo. Poi sai com'è con la stampa. Appena i media iniziano a capire qualcosa, partono con richieste di interviste e chiacchiere e invece noi vogliamo che la cosa resti il più privata possibile. >> Chiarà la donna più giovane, avvicinandosi al marito che le strinse la mano destra, in un gesto affettuoso.

<< Bene. Sono contenta di sentirti parlare in questo modo e di vedervi così affiatati! Sarebbe stato un peccato lasciarvi dopo la fatica che avete fatto per stare insieme. >> Terminò così la chiacchierata la padrona di casa, prima di risedersi sulla poltrona,mentre i due coniugi annuivano,guardandosi brevemente.
In quel momento il campanello suonò.

<< Oh, Questa è Marika. Vado io! >> Esclamò ,a quel punto, alzandosi di scatto in piedi e raggiungendo la porta,  Sana, che fino a quel momento era rimasta in silenzio ad ascoltare gli adulti parlare.

<< è davvero entusiasta di vedere sua sorella, eh? >> Chiese retoricamente Robbie ,ma con un tono di domanda, guardando verso la signora Smith,che spiegò con molta nonchalance, bevendo il suo thè:

<< Sì, le due hanno legato molto negli anni, ma come saprai purtroppo non hanno avuto modo di vedersi quanto volevano, per via dell'essere lontane, ma adesso pare che stiano recuperando il tempo perduto. >>

<< E a lei sta bene questa cosa, signora? >> Le chiese l'ex manager di sua figlia,leggermente perplesso.

<< Perchè non dovrebbe? Inoltre non è una mai stata mia decisione da prendere, lo sai anche tu. Si tratta della vita di Sana ed è lei l'unica a dover poter scegliere. è grande ormai. Sa cosa fare. >> Ribattè con tono deciso e sicuro la signora Smith, guardando verso la porta, dove sua figlia aveva appena fatto il suo ingresso seguita da sua sorella minore.

<< Robbie ,Alicia. Vi presento Marika, la mia sorellina. >> Disse Sana,avvicinandosi alla coppia di amici per introdurre la ragazzina sorridente al suo fianco, che se ne uscì, salutando con un rumoroso:

<< Ciaoooo! >>

Marika è una ragazzina allegra,gioviale e spensierata, proprio com' era Rossana alla sua età.

<< Wow! Più passano gli anni e più ti somiglia. è incredibile! >> Esclamò Robbie, osservando il modo di fare e anche l'aspetto esteriore della giovane, rivolgendosi all'attrice.
L'aveva incrociata solo un paio di volte quando era solo una bambina, ma dovette ammettere che trovarsela davanti in quel momento gli aveva fatto effetto.
Era la copia di sua sorella, se non fosse che aveva i capelli più chiari ed era leggermente più bassa e grassottella di Sana.

<< Già, è vero! >> Disse Alicia,concordando col marito.

<< Io sono Marika. >> Parlò la ragazzina, porgendo la mano ai due coniugi,molto educatamente.

<< Ciao Marika. Io sono Alicia e lui è mio marito Robbie. >> Affermò la donna dai capelli castano chiaro,presentandosi e stringendo la mano della giovane che ,con entusiasmo e impertinenza, rispose sicura:

<< Tu sei un'attrice giusto? Anche io lo diventerò un giorno. E tu devi essere l'ex agente di Sana. Mi ricordo di te. è un vero piacere conoscervi. >>

<< Il piacere è nostro. >>   Disse poi Robbie,sorridendo brevemente e cortesemente alla giovane.

<< Salve signora Catherine! >> Esclamò successivamente Marika, guardando la madre di Sana che ricambiò il saluto, dicendo:

<< Ciao Marika. è bello rivederti. Ti sei fatta grande. E tua madre dov'è? >>

<< Sono qui. Buonasera a tutti. >> Parlò la donna in questione,spuntando improvvisamente dalla porta, con una valigia in mano.

<< Buonasera! >> Dissero gli altri,quasi in coro.

<< Volete un thè? Vado a prepararlo. >> Chiese la signora Patricia, guardando fra i presenti.

<< No,grazie. In realtà volevo chiedervi se Marika può restare qui da voi. >> Rispose immediatamente la donna, alternando lo sguardo fra le figlie e la padrona di casa.

<< Certo. Era così che avevamo concordato,no? >> Ribattè Catherine, un pò confusa dalle parole appena ascoltate.

<< Lo so.Ma il fatto è che io devo ripartire fra poco, prima che faccia buio. Devo dare una mano a casa per la cena di domani,quindi non mi è possibile restare qui,oggi. >> Chiarì la donna dai biondi e lunghi capelli.

<< Oh..  >> Mormorò Sana, dispiaciuta..ma non troppo.
L'importante per lei era che sua sorella fosse lì.

<< Mi dispiace Sana. Sarà per l'anno prossimo,magari. Avevamo già organizzato tutto e sono io che devo cucinare. Però ho pensato che fosse bello per voi due ragazze passare il Natale insieme. Il vostro PRIMO Natale insieme e quindi ho voluto portarla. >> Si scusò poco dopo la donna, avvicinandosi alla figlia maggiore.

<< Awwww.. grazie mammina! >> Esclamò Marika, abbracciando la madre.

<< Sì grazie! >> Borbottò , col sorriso sulle labbra la giovane attrice,con tono dolce e timido.

<< Verrò a riprenderla il 26 mattina, prima che tu vada al matrimonio , se per te va bene. Così potrete salutarvi con calma prima di andare. >> Disse ancora la bionda,rivolgendosi a Sana che rispose:

<< Davvero gentile da parte tua. Lo considero il mio regalo di Natale! >>

<< Uhm..In realtà. Ti ho fatto un regalo e te l'ho portato. è solo un pensiero. Marika te lo darà domani però. So che hai il vizio di aprirli prima! >> Ribattè successivamente la madre biologica.

<< Hei sorellina. Questo era un nostro piccolo segreto! >> Esclamò, con tono fintamente arrabbiato, l'attrice, guardando male la sorellina, che ricambiò lo sguardò con una linguaccia.
Era impertinente quanto la sorella.

<< OPS.Scusa? >> Rispose allora Marika, in segno apologetico, per poi aggiungere:

<< Non sono brava a mentenere i segreti! >>

<< Ah! Ti capisco. >> Ribattè la sorella.

<< Bene.. Io adesso devo andare. Sono già le 4 e mezzo. A presto! >> Esclamò la donna, rivolgendosi a tutti, per poi avvicinarsi alla figlioletta per poterla salutare.

<< A presto. >> Risposero in primis Catherine e Sana, seguite poi dagli altri presenti ,che ricambiarono il saluto con un cenno della mano.

<< Ciao mammina ! Mi mancherai. >> Disse Marika, stringendo forte la madre,che le baciava i capelli, accarezzandola.

<< Mi mancherai anche tu tesoro! Divertitevi,ok? Ci vediamo fra un paio di giorni. Fai la brava. >>  Parlò infine la donna, con tono serioso e materno, prima di andarsene.

<< Guida con prudenza! >> Le urlò dietro Sana, mentre guardava la donna scomparire dalla sua visuale.

<< Andiamo anche noi. è tardi! >> Disse poco dopo, la giovane attrice ,rivolgendosi a sua sorella minore, che chiese confusa:

<< Dove? >>

<< Ma come dove? A lavoro ,no? >> Rispose la maggiore.

<< Posso venire con te? >> Chiese la ragazzina, curiosa e eccitata.

<< Certo! E poi magari ti piacerà e un giorno saremo colleghe. >> Ribattè Sana, prendendo  la borsa e il cappotto.

<< Sarebbe fantastico! >> Esclamò, felice, Marika, allacciandosi il giacchetto.

<< Lo so! >> Esclamò a quel punto Sana, usando un tono di voce molto alto,sorridendo a 32 denti,girandosi a guardare la sua sorellina. Era esaltata.

<< Ci vediamo per cena! >> Aggiunse poco dopo l'attrice, rivolgendosi a sua madre, salutando poi tutti, dicendo in contemporanea con Marika:

<< Ciao!! >> prima di sparire di corsa, raggiungendo la porta di casa.
Erano leggermente in ritardo.

In men che non si dica, fra chiacchiere, giochi da tavola ,film natalizi e anche un pò di karaoke, la serata era giunta al termine.
Erano esausti e pian piano, tutti lasciarono il salotto per andare a dormire.
Vedendo che era l'una passata, anche Sana decise che fosse tempo di andare a letto, specie per la sua sorellina che non era abituata a orari simili.
Marika, mezza addormentata, se ne stava sdraiata accanto a lei, con la testa poggiata sulla sua spalla e un dolce sorriso sulle labbra.
" è così carina" Pensò ad alta voce ,Sana, prima di alzarsi in piedi ,cercando di non svegliare la ragazzina e spegnere la tv di fronte a lei.
Si erano divertite un mondo insieme a lavoro, quel pomeriggio.
Non le capitava di ridere così tanto e di essere così spensierata da anni.
 Adorava sua sorella. Era così piena di vita. Le ricordava un pò se stessa da piccola.
"Io ero più leggera però!" Pensò successivamente la ragazza, mentre si prendeva sulle spalle Marika,per portarla in camera sua, con qualche difficoltà.

<< Dannate scale. >> Mormorò in seguito la ragazza, con l'affanno, prima di arrivare in camera sua e sospirare.

Dopo aver poggiato delicatamente Marika sul letto, si mise il pigiama e cercando di fare piano, entrò nel letto. Si addormentò pochi minuti dopo.
Le due sorelle avevano deciso di dormire nella stessa camera, visto che tanto la madre delle due non era potuta rimanere e il letto a una piazza e mezza era decisamente grande per una sola persona.
La mattina dopo, si svegliarono tutti sul tardi, un paio d'ore prima di pranzo.
La prima cosa che fece ,appena sveglia, la giovane attrice fu quella di uscire a vedere se nevicava ancora, visto che durante la notte era caduta più neve del previsto.
Dopo essersi preparata, mentre aspettava il pranzo e sua sorella che si stava vestendo, prese il suo cellulare e chiamò la sua amica Funny per farle gli auguri di buon compleanno, raccontarle della giornata precedente e ovviamente farle anche gli auguri di buon natale.
Verso le 3, dopo pranzo, tutte le ragazze si erano accomodate in salotto a parlare di cinema e gossip, mentre Robbie era andato a sedersi su una sedia, in cucina ,per leggere un pò e rilassarsi prima dell'arrivo degli ospiti. Non voleva più essere disturbato.
Nella mezz'ora precedente, le donne con le loro voci e le risate avevano continuato ad infastidirlo, così era stato costretto, volendo restare il gentiluomo che era, a trasferirsi dal salotto, dove stava prima, in sala da pranzo.
Nel tardo pomeriggio, dopo essersi cambiata e preparata per la serata, Sana , insieme a Marika, aveva deciso di andare a fare una passeggiata,passando per il parco, approfittando del fatto che avesse smesso di nevicare. E poi voleva far girare la città a sua sorella,visto che l'ultima volta che c'era stata ,era troppo piccola per ricordarlo.
Tornarono a casa intorno alle 18 e 30; pochi minuti prima dell'arrivo della famiglia Hayama.

<< Sana, tutto bene? >> Domandò ad un certo punto, Alicia, osservando lo strano comportamento della giovane attrice che sembrava in ansia e continuava a fissare la porta di casa, in attesa.

<< Perchè me lo chiedi? >> Ribattè Rossana, battendo più volte gli occhi, con sguardo perplesso e confuso, guardando verso l'amica attrice che rispose ,sinceramente:

<< Sei strana. Sembri un pò agitata! >>

<< Io? No, ma che dici! Sono solo impaziente e affamata. >> Rispose gesticolando la rossa, mostrando sicurezza e un finto sorriso.

<< Heric sarà qui a momenti,vero? >> Chiese poi la madre, infierendo, con sguardo serio e furbo.

<< Uhm? Ah sì..certo. A minuti. >> Rispose Sana,distrattamente, guardando nuovamente verso la finestra,con sguardo assente.
Non lo sapeva neanche lei perchè si sentiva così emozionata e nervosa.
Era solo Heric in fondo. O forse era proprio per quello che provava tutta quell'agitazione.
Quanto lo detestava. Odiava l'effetto che aveva ancora su di lei.
O forse invece, si sentiva così solo perchè avevano passato tanti anni senza festeggiare la Vigilia insieme. Era normale un pò di nervosismo....no?

<< Heric? Questo nome non mi è nuovo.Chi è , il tuo fidanzato? >> Domandò successivamente Marika, non afferrando il discorso fatto dalle altre.

<< Ahahaahahah no.... Ma cosa ti viene in mente! Heric il mio fidanzato..Ma nemmeno in un milione di anni,potebbe capitare, figurati! >> Se ne uscì Sana, parlando con voce acuta e tutto d'un fiato.

<< Uhm.... >> << Ah ah.. >> << Certo! >> Mormorarono, poco distanti dalle due ragazze,rispettivamente Alicia, Catherine e la signora Patricia che stavano sorseggiando un drink; analcolico per la futura mammina, ovviamente.

<< Allora perchè sei tutta rossa in viso? >> Chiese, quasi innocentemente Marika, avvicinandosi di più alla sorella che rimase allibita e immobile davanti a quelle parole, diventando ancora più rossa.

<< Cosa? No. Ti sbagli! >> Ribattè lei,riprendendosi,trovando una scusa e scuotendo la testa, cercando di calmarsi.
A suo parere, non aveva davvero senso essere così inquieta per l'arrivo di Heric, eppure non poteva farne a meno. Era sempre agitata quando si trattava di lui.
Era una cosa che accadeva inconsapevolemente.
Sperava che non ci sarebbero stati problemi fra loro.

<< é la vostra prima Vigilia di Natale, dopo anni. Sei agitata? >> Disse poi Catherine,mettendo il dito nella piaga.

<< Possiamo smettere di parlare di Heric per favore? >> Chiese,molto poco gentilmente, Sana, guardando male tutti, alzando il tono di voce.

<< Ma come sei suscettibile. >> Disse Alicia.

<< Qui gatta ci cova. >> Sussurrò Marika a Catherine.

<< Per me va bene. >> Disse Robbie, spuntato all'improvviso, dandole manforte, ma sentendo gli occhi pungenti e quasi furiosi delle donne, puntati su di lui.
Non gli era mai piaciuto quel biondino.

15 minuto dopo, il campanello suonò. Erano Loro.

<< Buona Vigilia a tutti! Catherine ti trovo bene. >> Disse il signor Hayama, rivolgendosi alla signora Smith,salutandola con un breve cenno della mano, prima di farle un complimento.

<< Grazie mille. Sei sempre gentile. Anche tu  stai molto bene,Frank.
Heric, Nelly è bello vedervi. Prego,entrate, Gli altri sono in salotto. >> Esclamò la padrona di casa, spostandosi per far passare gli ospiti, per poi richiudersi la porta ale spalle.

<< è carino! >> Mormorò Marika,all'orecchio di Sana, la quale arrossì ancora di più, quando Heric la vide e la salutò con un sorriso.
 Di cortesia, certo...ma sempre di sorriso si trattava.

<< Hei! >> Disse lui, avvicinandosi, mentre si toglieva il cappotto.

<< Hei! >> Rispose lei, con un sorriso timido, dandogli un'occhiata veloce, non soffermandosi troppo su di lui.

<< Nelly,ciao! >> Esclamò Sana,trovandosi davanti la sorella di Heric, che si buttò su di lei ,abbracciandola e complimentandosi con lei ,dicendo:

<< Sana ,sei bellissima! Non è vero, Heric? >>

<< Uhm..certo..sì.. Stai bene vestita così. >> Affermò lui, incespicando un pò con le parole, diventando leggermente rosso per l'imbarazzo.

<< Oh Grazie. Anche tu stai bene. Sei...molto elegante. >> Rispose Sana,evitando il contatto visivo.

<< Sono stato costretto a vestirmi in questo modo. >> Chiarì il ragazzo,guardandosi intorno.

<< Non ne avevo dubbi! Bhè, godiamoci la cosa finchè dura, allora. >> Se ne uscì divertita la giovane,non dando peso a ciò che diceva.

<< Uhm...non volevo dire...io intendevo che... >> Aggiunse successivamente lei,rendendosi conto di come le sue parole potevano sembrare.

<< Tranquilla. Ho capito cosa volevi dire. >> Le disse Heric, salvandola dall'imbarazzo.

<< Oh grazie a Dio. >> Disse, sospirando tranquilla, la giovane, ringraziando il fatto che Heric avesse capito.

<< Ma dov'è quel tuo fantastico ragazzo? Dove l'hai nascosto? >> Domandò poco dopo, cambiando discorso, l'attrice all'amica, vedendola da sola, senza il suo compagno.

<< Non può venire. Purtroppo sua madre si è fatta male dopo pranzo, questo pomeriggio.
Vengo dall'ospedale infatti. Ma lui mi ha detto di venire qui lo stesso. Me l'ha fatto promettere. Non voleva che mi perdessi questa cena. Sa quanto ci tengo. è davvero un'angelo. Comunque più tardi lo raggiungo, così possiamo stare insieme.
Sua sorella dovrebbe andare a dargli il cambio, così potremmo tornare a casa. >> Spiegò, tristemente, Nelly, prima di allontanarsi per chiamare il suo fidanzato al telefono.

<< Hei.. Ti sei ricordato di fare gli auguri di buon compleanno a Funny!? >> Disse all'improvviso Sana, dopo qualche minuto di silenzio, girandosi verso Heric che si trovava dietro di lei in quel momento.

<< Certo...non sono mica io quello che si scorda sempre le cose! >> Esclamò lui, facendo uno dei suoi sorrisi strafottenti.

<< E con questo cosa vorresti insinuare ,eh? >> Ribattè a quel punto la rossa, arrabbiata, cogliendo il sarcasmo nella frase del giovane, che rispose, alzando le mani in segno di resa:

<< Io? Assolutamente niente.. >>

<< Non ti credo! >> Affermò in seguito Sana, pronta a colpirlo, guardandolo male.

Prima che Nelly potesse mettersi in mezo per fermare la discussione, la conversazione venne interrotta da Marika che mettendosi fra i due ragazzi, chiese a Heric, con tono sfrontato e un pò di ingenuità:

<< Tu sei il fidanzato di mia sorella? >>

<< Che cosa? >> Domandò lui, con occhi e bocca spalancati, rivolgendo il suo sguardo a Sana che continuava ad agitare le mani verso la sorellina per farla tacere, mentre con la testa faceva di no.

<< Marika! Te l'ho già spiegato. Io e Heric siamo solo amici. >> Disse infatti poco dopo l'attrice, con sguardo serio, cercando di essere convincente, ma la ragazzina non demorse e rispose:

<< Allora perchè prima sei arrossita e - >>

In quell'istante la mano di Sana coprì la bocca della giovane, evitando così maggiori figuracce.
Heric ,confuso, continuava a guardare le due come se fossero matte.

<< Kurata, questa è tua sorella?! Wow..L'ultima volta che l'ho vista era...bhè...molto più piccola. >> Affermò lui, successivamente, mentre la ragazza stringeva forte il braccio della sorella, intimandole con lo sguardo di non aprire bocca.

 << Eh già.. >> Disse lei, distrattamente, alternando lo sguardo fra il ragazzo e sua sorella.

<< Avevi ragione. >> Esclamò poi Heric, spiazzando la giovane, che non capì di cosa stesse parlando.

<< Su cosa? >> Chiese infatti lei, curiosa.

<< Ti somiglia. >> Constatò Heric,osservando entrambe per poi sorridere quasi maliziosamente.

<< Lo credi davvero? >> Domandò lei, sinceramente sorpresa dalle parole del suo amico.

<< Sì..è impertinente quanto te. >> Rispose lui, sorridendo, facendo infuriare la rossa,che credeva che il ragazzo stesse per dirle qualcosa di carino,una volta tanto.

<< Cretino! >> Borbottò lei, prima di allontanarsi con Marika, alla quale dovette fare un piccolo discorsetto. facendole promettere di non parlare più con Heric, per tutta la serata.
Era finalmente arrivato il momento di mettersi a tavola.

<< La cena è pronta! >> Gridò ad alta voce, la signora Patricia, per farsi sentire da tutti i presenti che erano sparpagliati per la stanza.

Manco a farlo apposta, Sana ed Heric capitarono uno di fronte all'altra.
Nell' ora successiva, il cellulare dell'attrice non fece altro che squillare.
Messaggini e chiamate arrivavano da ogni dove,scatenando il malumore del biondino.

<< Sei molto ricercata stasera. >> Disse Heric, amaramente, quasi come se fosse scocciato dalla cosa.
La ragazza non diede peso al tono di voce del biondo e rispose tranquillamente:

<< Sono le ragazze che mi fanno gli auguri di Natale. >>

<< Ah... Sì anche a me hanno scritto Terence e gli altri poco fa. >> Ribattè Heric,calmandosi un pò.
Ogni volta che il telefono suonava, non riusciva a smettere di chiedersi chi fosse.

"Da quando sono diventato così geloso di questa ragazzina egoista?" Si chiese lui, guardandola, per poi realizzare che era da sola. No Brad. No Charles.

<< Ci credi che sono andati quasi tutti in montagna? E sono partite senza neanche salutare. >> Disse poi Sana, con tono contrariato.

<< ...In realtà l'hanno fatto ,ma tu quel giorno non eri disponibile...o almeno credo sia andata così. >> Commentò il ragazzo a tono,zittendo la giovane che rimase spiazzata.
Era vero. Lei non era stata disponibile quel giorno, per via di impegni lavorativi presi tempo prima e non aveva fatto in tempo a liberarsi.
Certo si erano sentite telefonicamente, ma non era stato lo stesso.

<< Uhm.. bhè.. Comunque mi è troppo dispiaciuto che siano partite senza che potessimo scambiarci i regali o vederci anche solo per un caffè. >> Ribattè nuovamente la giovane, testarda com'era.

<< Non la farei così tragica se fossi in te. Voglio dire... in fondo, rivedrai tutti fra due giorni. >> Disse lui, con nonschalance,cercando di minimizzare la cosa.

<< Lo so..ma.... A proposito ! Ma ci pensi che fra poche ore Terence e Alyssa saranno marito e moglie? Wow... Non l'avrei mai detto. >> Se ne uscì, a quel punto, la rossa, esaltata ma allo stesso tempo un pò preoccupata.

<< Nemmeno io... ma evidentemente alcune cose sono semplicemente destinate ad accadere. >> Rispose Heric, dandole un'occhiata veloce.

<< Tu credi? >> Chiese lei,sorpresa, prima di essere interrotti dall'arrivo di una ragazzina di sua conoscenza.

<< Facciamoci un selfie! Facciamoci un selfie! >> Urlò Marika,saltellando, piazzandosi davanti la sorella prendendo i due giovani alla sprovvista.
Quella ragazzina era ossessionata dale fotografie. Ne aveva fatte tipo 100, solo nell'ultima ora.
I 3 si avvicinarono di poco e la ragazzina scattò.

<< Ne faccio una solo a voi? Così puoi metterla vicino all'altra, Sana. Sai, quella che tieni sul comodino vicino al tuo letto... >> Disse Marika, scattando, senza dare loro il tempo di ribattere o mettersi in posa.

Subito dopo aver scattato la foto, il cellulare di Rossana iniziò a squillare incessantemente.
La giovane riconoscendo la suoneria personalizzata sorrise capendo di chi si trattava.
Era Funny. Ma era davvero strano che la stesse chiamando, visto che si erano sentite solo qualche ora prima. Presa dalla curiosità e anche un pò dalla preoccupazione, decise di rispondere immeditamente alla chiamata.
Nel frattempo gli altri ospiti si erano spostati , chi si trovava in salotto, chi in cucina ,ma tutti avevano già iniziato a scambiarsi i regali di Natale, visto che la cena era finita da pochi minuti.
Heric approfittò del fatto che Sana fosse distratta e non lo stesse guardando, per andare a prendere il regalo che le aveva comprato.
In sottofondo c'era un cd, fatto da Robbie, di canzoni natalizie.
Il manager sapeva che Sana amava ascoltarle la sera della vigilia, così l'aveva preparato apposta per la giovane.

<< Sana.. >> Disse la voce tremante di Funny, mentre respirava pesantemente.

<< Funny! Tutto bene? >> Rispose Sana, mentre si spostava per sentire meglio l'amica, che sembrava stesse singhiozzando.

<< Il tuo amico è proprio uno stronzo! è un'idiota. Un'egoista! >> Esclamò a voce alta e
con rabbia, la castana,con occhi furiosi , entre si soffiava il naso.

<< Woah.. Piano. Chi, Brad? Perchè? Ma che è successo? >> Chiese a quel punto Sana, confusa e turbata,allontanando da se, di poco, il telefono ; per qualche secondo.
L'amica le aveva appena perforato un timpano con le sue grida.

<< Se ne va..Sana. >> Fu il commento dell'altra ragazza, che nel frattempo si era seduta sul letto a gambe incrociate, con una coperta sopra di lei, che la copriva  a metà.

<< Che cosa? >> Domandò incredula,successivamente,la rossa, alla ricerca di maggiori informazioni.

<< Già... e me l'ha detto proprio oggi che è il mio compleanno. Sapevo che stare con lui mi avrebbe portato solo dolore... >> Disse la giovane, fra le lacrime, parlando singhiozzando, mentre mentalmente offendeva ripetutamente il ragazzo.

<< Dai,non dire così..e spiegati meglio,per favore. Hai ragione sul fatto che sia spesso egoista e che sia un grandissimo stronzo a volte,ma non ci credo che ti abbia voluto lasciare e per giunta in questo modo. Lo conosco. Ci tiene davvero a te. >> Rispose allora l'attrice,perplessa e anche un pò delusa da ciò che stava sentendo con le sue orecchie.
Non parlava con Brad da qualche giorno, ma non avrebbe mai pensato che avrebbe potuto fare del male alla sua amica. L'aveva avvertito di stare attento e poteva vedere nei suoi gesti e nelle sue parole nei confronti di Funny che fosse completamente cotto di lei ,quindi non capiva il perchè di questo comportamento improvviso.

<< Non lo so.... io...mi ha fatto una sorpresa. è venuto a casa dei miei,  stavamo parlando..e poi, dopo avermi baciata,mi ha detto che doveva partire.. che a Charles avevano offerto un lavoro all'estero e lui non sapeva cosa fare, perchè non voleva lasciarmi,ma non poteva restare. Allora mi sono arrabbiata e abbiamo litigato di brutto e lui se n'è andato. >> Chiarì, finalmente, Funny, smettendo di piangere e schiarendo la voce per farsi sentire meglio.

<< Ma perchè sono così sfigata,eh? >> Aggiunse poi la ragazza,con tono di voce triste.

<< Oh tesoro.... Bhè, a me non sembra che sia sia comportato male o che ti volesse lasciare. Quando ha saputo questa notizia? >> Ribattè la rossa, iniziando a capire tutto.

<< Oggi pomeriggio. >> Rispose la castana.

<< Ed è corso a dirtelo.. dopo averti fatto una sorpresa. Lui non è il tipo che fa sorprese, credimi. Penso che abbiate ingigantito la questione. Un litigio può capitare..dai. Farete pace,lo so. >> Ribattè a quel punto l'attrice, con tono serio e convinto, cercando di tranquillizzare con le sue parole,riuscendoci almeno un pò, la castana.
Credeva veramente nella relazione fra i due suoi amici. All'inizio era stata scettica, conoscendo entrambi e sapendo le storie passate , ma poi vedendoli insieme aveva realizzato che erano spiriti affini. Erano simili, ma diversi. Avevano chimica e si divertivano insieme. Non aveva mai visto nessuno dei due ridere così tanto e spassionatamente quando stavano con altre persone, specie Funny.

<< Non voglio difenderlo..voglio bene ad entrambi , ma non credo abbia sbagliato. Credo sia stato corretto. Te l'ha detto subito e poi ti ha detto che non voleva lasciarti. Potete farlo funzionare ,no? >> Continuò in seguito la rossa.

<< E se succede come fra te e Heric? >> Domandò invece , tesa e ancora dubbiosa, Funny.

<< Ma che dici? Siamo persone diverse. Le situazioni sono diverse Funny. E poi tra me e Heric non c'era niente quando io sono partita. Se volete stare davvero insieme, troverete il modo. Ne sono sicura. >> Affermò decisa Sana.

<< Grazie amica mia. Mi ha fatto bene parlarne con te. Stavo impazzendo qui da sola.
Non volevo farmi vedere in questo stato dai miei ,così mi sono barricata in camera a piangere come una 14 enne. Ho ancora il mio orgoglio...più o meno. >> Confessò, più serena, Funny.

<< Capisco perfettamente. >> Disse l'attrice , annuendo e sorridendo, immaginandosi la scena.
L'aveva fatto anche lei.

<< Le cose come vanno da te? >> Domandò, cambiando discorso, la castana, curiosa di sapere.

<< Tutto bene.. Abbiamo appena finito di mangiare e adesso c'è lo scambio dei regali. >> Disse Sana, rientrando in casa.

<< Allora ti lascio andare.. So quanto ami questa parte. >> Affermò ,con tono calmo e divertito, l'altra ragazza.

<< Ti voglio bene Funny. >> Se ne uscì , spontaneamente, la giovane attrice, facendo sorridere l'altra.
Queste parole sciolsero il cuore dell'amica che rispose con affetto:

<< Anche io Sana... e grazie per avermi tirato su di morale. Domani, a mente fresca, chiamerò Brad e cercherò di chiarire con lui. Penso di essere stata cattiva...ingiustamente. >>

<< Sono sicura che avrà capito perchè ti sei comportata così.. Lui avrebbe fatto lo stesso.
Eri arrabbiata perchè sei innamorata e non vuoi perderlo. è un sentimento comprensibile. >> Ribattè Rossana, saggiamente.

<< Già.. Bhè, salutami quell'imbecille del mio migliore amico e fai gli auguri di buon natale alla tua famiglia. Baci baci. >> Fu l'ultima cosa che disse la castana ,con tono leggero, prima di riaggangiare e raggiungere i suoi parenti di sotto.

Guardandosi intorno, Rossana notò che Heric era sparito e così si avvicinò a sua madre e sua sorella per fare due chiacchiere.

<< Tutto bene figliola? Chi era al telefono? >> Chiese incuriosita la donna, osservando la figlia.

<< ...Era Funny! >> Rispose distrattamente la giovane.

<< Le è successo qualcosa? >> Domandò ,con una punta di preoccupazione nella voce, la signora Smith.

<< Ha litigato con Brad, ma andrà tutto bene..o almeno lo spero. >> Spiegò la giovane, prima di trovarsi Heric nella sua visuale, con un pacchetto in mano e andargli incontro,dicendo:

<< Hei..dov'eri finito? Ti saluta Funny! >>

<< Era lei al telefono? Ma non ha altro da fare? Tipo che ne so, festeggiare il suo compleanno o andare a messa con i suoi? >> Ribattè accigliato, quasi con cattiveria, il biondino.

<< Non c'è bisogno di essere così maleducato. Ma che cos'hai oggi? >> Affermò la ragazza,guardandolo male, sapendo ciò che l'amica stava passando.

<< Dico solo che se aveva così voglia di parlare con te, poteva passare. Tutto qui.  >> Disse lui,con convinzione, dopo aver sbuffato sonoramente.

<< Non era dell'umore.. >> Ribattè la rossa, prednedno le difese dell'amica, senzaperò spiegare la situazione a Heric.
Ora che ci pensava... probabilmente Heric era l'unico a non sapere della relazione fra Brad e Funny. A meno che , la castana non gliene avesse parlato, cosa di cui dubitava, conoscendola.

<< Ma che cos'hai fra le mani? >> Chiese in seguito la giovane, curiosa, notando il pacchettino d'orato e rosso che il biondo stava stringendo con forza.

<< Cosa sembra? >> Rispose con un ghigno, il giovane, mentre porgeva il pacchetto alla ragazza che stupidamemente e incredula ,chiese:

<< è per me? >>

<< Per chi sennò? >> Ribattè lui, con tono di presa in giro, facendo un sorriso sornione, per poi imbarazzarsi alle parole successive della giovane ,che esclamò:

<< Mi hai davvero comprato un regalo? Sei cambiato! >>

<< Non così tanto. >> Disse poi lui, guardandosi attorno, evitando il contatto visivo con la ragazza che era visibilmente emozionata.

<< Wow.. Heric..ma questo è.... wow... non so cosa dire. >> Mormorò la giovane, a corto di parole,con la bocca secca e il cuore palpitante.

Ricordava quel braccialetto. L'avevano visto insieme, 3 giorni prima della sua partenza per NY, anni prima. Avrebbe voluto comprarlo ,ma non c'era stato tempo, il negozio stava chiudendo e lei era dovuta tornare a casa ,quella sera, arrabbiata e sconsolata.
 Poi era partita e non aveva avuto modo di tornare in quella gioielleria.
Non poteva credere che Heric glielo avesse comprato e che per giunta l'avesse tenuto e conservato per tutti quegli anni, quasi come in attesa del giorno in cui avrebbe finalmente potuto darglielo.
Insieme al bracciale, c'era nel pacchetto anche una collanina, una di quelle  al cui interno c'è uno spazio in cui si può mettere una foto. Era una specie di medaglione.
Quella era ,in assoluto, la prima volta che Heric le faceva un regalo vero e non una cosa sciocca, oppure il solito pupazzo di neve, di cui lei non si era però mai lamentata.
Era una specie di tradizione per loro. Immancabile il giorno della Vigilia.

<< Sarebbe la prima volta. >> Ribattè lui, prendendola ancora in giro, come suo solito.

<< Shh...Sto cercando di dire che... ehm..grazie Heric. è il più bel regalo che potessi farmi. >> Continuò lei, trovando le parole adatte, guardandolo con un sorriso dolce, per poi avvicinarsi per abbracciarlo velocemente, mentre decideva se depositare un bacio sulla guancia oppre no. Voleva farlo, ma non era sicura se fosse il caso.

In quel momento il telefono squillò, facendola sobbalzare e allontanare dal giovane che era ancora stupito per il contatto.

<< Sana. Posa quel telefono. è assurdo che squilli di continuo! >> Le urlò sua madre, che non si sa come, si trovava in quel momento molto vicina a loro, forse per sbirciare e impicciarsi.

<< Scusate! è Charles. Sicuramente è all'orfanotrofio con i bambini e vorranno farmi gli auguri. >> Disse Sana, con tono apologetico, spiegandosi, prima di allontanarsi e raggiungere la serra.
Aveva ragione infatti. Era il suo amico attore.
Sana non aveva visto l'espressione sul viso di Heric in quel momento.
Era passata da serena ad arrabbiata in meno di 2 secondi.
Il suo disprezzo per Charles non sarebbe mai scemato o cambiato.
L'aveva odiato e ne era stato anche geloso, anche se questo era stato difficile da ammettere perfino a se stesso.
L'avvea invidiato principalmente per la sua vicinanza alla ragazza del suo cuore.
Lui,mentre Sana era a New York, poteva vederla, parlarle, abbracciarla. Lui invece no.
Era troppo distante per poterlo fare.
Si era sentito distrutto, sconfitto quando i due attori aveva annunciato di stare insieme , un paio di anni prima.
Quello fu uno dei momenti più brutti della sua vita.
Già solo il pensiero di essergli lontano gli faceva male, ma saperla con quel damerino lo faceva uscire fuori di testa. Ne aveva combinati di casini in quel periodo, senza nessuno che potesse comprendere i suoi motivi e il suo dolore.
Gli sembrò ,per 6 mesi circa, di stare in apnea. Gli pareva di non respirare ogni volta che vedeva qualche foto dei due in qualche rivista o ogni volta che leggeva quanto innamorati fossero o sembrassero agli occhi di tutti.
Riprese a respirare il giorno in cui lesse che i due giovani , "la coppia del momento" erano chiamati, si erano lasciati.
Non potè far a meno di sorridere , ma fu in quell'istante che capì che non poteva permettere ancora alla ragazza di condizionarlo, non più, così decise di andare avanti e rinunciare a lei.
Buffo pensare come una cosa simile era capitata anche a Sana, non molto tempo prima.

<< Pronto, Charles! Sei tu? >> Chiese Sana, con tono di voce allegro, rispondendo alla chiamata.

<< Ciao Sana. Sì,sono io. Volevo solo farti tanti auguri di buon natale....e poi chiederti scusa- >> Disse lui, con tono apologetico  e rammaricato.

<< E per cosa? >> Domandò lei, fintamente, quasi divertita.
Sapeva di cosa si stesse scusando, ma sapeva anche che l'aveva già perdonato per le cose che aveva detto, quindi non c'erano problemi fra loro, da parte sua.

<< Bhè.. Per come ci siamo lasciati l'ultima volta che ci siamo visti..io sono stato un pò brusco con te... quasi cattivo,direi. >> Spiegò l'attore, con tono di voce triste.

<< Ah... ma tranquillo. è acqua passata ormai. Non ce l'ho con te. Ho capito cosa intendevi e devo ammettere che... forse avevi ragione a dire quelle cose. >> Chiarì la giovane, col sorriso sulle labbra.

<< Davvero? Sono felice di sentirtelo dire. >> Ribattè l'amico, contento.

<< Cosa ? Che avevi ragione tu o che non sono arrabbiata con te? >> Chiese poi, con tono divertito, lei.

<< Entrambe le cose. Comunque mi dispiace. Non avrei dovuto attaccarti. Non è stato gentile da parte mia. >> Disse ridendo, lui, usando poco dopo un tono più serio e tenero.

Dopo qualche secondo di silenzio, Charles continuò dicendo,dolcemente:

<< Ascolta. Questa è per te. >>

<< Oh,... che bello! Grazie mille a tutti. >> Urlò per farsi sentire , mentre tirava su col naso,essendosi commossa, per poi aggiungere,rivolgendosi all'amico:

<< Digli che domani verrò a visitarli. >>

<< Hai saputo la novità? >> Domandò a quel punto il giovane, incuriosendo la giovane che ripensando alla sua chiacchierata con l'amica, poco dopo, chiese:

<< Parli della tua partenza? Sì.. Mi è stato accennato. >>

<< E ti hanno chiamata? >> Chiese ancora l'attore, con tono euforico.

<< A me? E per cosa? >> Domandò allora la ragazza, confusa.

<< Bhè.. Ci sarai anche tu nel film! è quasi certo. La scelta è fra te e un'altra attrice. >> Esclamò il giovane, con il tono di chi sapeva che fosse tutto già deciso.

<< Ah davvero? Non mi ha ancora chiamato nessuno a dire il vero... ma tanto non accetterei. >> Ribattè lei, riprendendosi, per poi scuotere la testa in segno di negazione.

<< Ma Sana... Sono le Hawaii. Ed il film è davvero bellissimo. Ha una scenografia fantastica, un cast spettacolare e lil copione è magnifico. E ti assicuro che la parte di Mina, la protagonista, sembra fatta apposta per te. >> Spiegò, con chiarezza e un tono di voce allegro, l'attore, che era entusiasta del nuovo progetto.

<< Ma io..non so. Sono in pausa e- >> Farfugliò la rossa, in difficoltà.

<< Bhè..Tu intanto pensaci. Sono sicuro che entro domani riceverai una chiamata importante e spero davvero che accetterai. E poi non sarebbe grandioso poter lavorare ancora insieme? Anche se solo per un mese. >> Rispose successivamente lui, cercando di convincerla.

<< Un mese dici? Uhm... Bhè, ci penserò, ma non posso garantirti nulla. >> Ribattè la giovane, dandogli speranza.

< Sana? >> La chiamò lui, in seguito, con un filo di voce.

<< Sì? >> Rispose lei, tornando ,lentamente, vicino ad Heric.

<< Ti voglio bene. >> Disse ,con tono deciso e dolce, il ragazzo dai capelli azzurri, facendola fermare di colpo.
Non si aspettava di sentire quella frase e non potè non ricordare la prima e l'ultima volta che il ragazzo le aveva detto quelle stesse parole, ma con un tono diverso di voce.
Stavolta non c'era un doppio significato però, o almeno le sembrava di no.

<< Oh... Ti voglio bene anch'io e te ne vorrò sempre. >> Rispose l'attrice,rossa di vergogna, attirando l'attenzione del giovane di fronte a lei, che la guardò contrariato, sorpreso e anche un pò ferito.

A quelle parole sussurrate infatti, il cuore di Heric fece un balzo e la sua espressione cambiò immediatamente, ma la rossa se ne accorse e , dopo aver chiuso la telefonata, disse:

<< Hei, tutto bene? Mi sembri stranulato. >>

<< Si dice stralunato e comunque.. va tutto a meraviglia. Perciò, perchè non te ne torni a parlare e a ridere col tuo stupido amichetto? >> Esclamò poi il biondino, all'improvviso, lasciando uscire tutto il suo malcontento e la sua gelosia.

<< Ma Heric! Che cosa stai blaterando? >> Domandò Sana, preoccupata e delusa.
Detestava quando il ragazzo faceva così e non poteva permettergli di comportarsi in questo modo proprio alla vigilia.
Lei stava cercando di creare nuovi ricordi felici.
Era importante per lei che la serata passasse tranquilla e in serenità.
Peccato che Heric non fosse dello stesso avviso.

<< Si può sapere qual'è il problema? >> Chiese con più forza nella voce, la rossa ,andandogli dietro.
Si stavano sempre più avvicinando al giardino.

<< Niente , puoi fare quello che vuoi..e con chi vuoi. >> Disse ,quasi con tono arrabbiato, Heric ,ma inespressivo...come al solito.

<< Eh? Ma di che stai parlando? >> Ribattè confusa lei,guardandolo serio.

<< Non sono affari miei. >> Affermò , allontanandosi ancora, scocciato.

<< No, che non lo sono...ma rimane il fatto che non ti sto seguendo e vorrei davvero capire che cosa vorresti insinuare. >> Chiese Sana, spazientita.

<< Toglimi una curiosità. Il tuo ragazzo dove l'hai lasciato? Oppure la vostra è solo una cosa occasionale e non gli è permesso festeggiare con te il Natale? >> Domandò, con tono pungente e acido, il biondino.

<< Il mio ragazzo? >> Rispose lei, sempre più confusa.
Possibile che fosse ancora geloso di Charles?

<< Brad! è così che si chiama il mio doppelganger,no? >> Ribattè quindi Heric, sicuro di sè, lanciandole uno sguardo di ghiaccio.

<< Brad? Perchè diavolo pensi che Brad possa essere il mio ragazzo? A parte che non funzionerebbe mai, ma non potrei mai fare nulla per far soffrire Funny. Abbiamo già dato grazie a te. >> Disse lei, con tono di voce stridulo, dandogli un'occhiataccia delle sue.

<< Adesso sono io a non seguire te. Funny? >> Chiese lui, con lo sguardo di chi era spiazzato e non capiva.

<< Brad e Funny stanno insieme da un paio di mesi. >> Affermò sorridendo Sana.

<< Oh.. Non lo sapevo. >> Mormorò Heric, dandosi poi dell'idiota ,ricordando la sera del bacio, capendo che non poteva trattarsi della sua amata,ma che ,con la mente annebbiata dall'alcol, era giunto ad una supposizione errata.

<< Immaginavo. è una cosa nuova e probabilmente sapendo che non corre buon sangue fra voi due, ha preferito tacere ,conoscendo la tua possibile reazione alla notizia. Personalmente io li trovo molto carini insieme. >> Se ne uscì dicendo lei, mettendosi di fronte a lui, che pensieroso, si era fermato e stava mugugnando qualcosa, tipo:

<< Quindi quella sera... >>

<< Hum? Heric, non ti sento. Parla più forte. Che stai mormorando?>> Chiese la ragazza, un pò preoccupata nel vedere l'amico parlare da solo, con lo sguardo perso nel vuoto.

<< Sono uno stupido.. >> Disse fra sè, con tono di voce basso, facendosi però sentire dalla rossa che sorridendo e prendendolo in giro, rispose:

<< Bhè..a questo non posso controbattere. >>

<< Comunque.. Sai che mi ha detto ,poco fa, Charles? Che ,quasi sicuramente ,mi verrà offerta la parte della protagonista per un nuovo film girato alle Hawaii. >> Continuò dicendo la rossa, cambiando discorso.

<< Tze.. >> Sussurrò il giovane,roteando gli occhi ,per poi sbuffare.

<< Che c'è? >> Chiese lei,riconoscendo il tono di voce dell'amico.
C'era qualcosa che non andava, di nuovo.

<< Niente.. >> Rispose lui, evitando di parlare, cercando di trattenersi.

<< Heric.. ti conosco. Avanti , di quello che volevi dire. >> Disse lei, con tono calmo.

<<  è che non avevo dubbi che la pausa sarebbe durata poco. >> Ribattè lui, guardandola in malo modo, facendola rimanere male al commento.

<< E con questo che vuoi dire? >> Domandò infatti lei, dubbiosa e tesa.
Sperava di non arrivare ad un litigio, eppure sembrava proprio quello che lui voleva.

<< Che sei bugiarda Kurata. Dici di voler stare qui, prenderti una pausa e di non lavorare troppo, ma appena ti viene offerto un lavoro nuovo, ti ci butti a pesce senza pensare.
Tu non vuoi davvero stare qui, ammettilo. >> Disse Heric con tono amaro e sguardo quasi cattivo, mentre la guardava con occhi taglienti.
Pareva arrabbiato con lei , ma la giovane non riusciva a capire il perchè.
Non gli aveva fatto nulla.

<< Questo non è vero. Non ho detto che avrei accettato,mi pare. E comunque non mi hanno ancora chiamato,quindi. >> Sbottò lei, rispondendogli a tono.

<< Andiamo.. Sappiamo entrambi come andrà a finire. >>

<< No, io non lo so. Perchè non me lo dici tu,eh? Sembri così convinto delle tue parole. >> Disse lei, stufa dei continui attacchi del giovane, che stava davvero iniziando a darle sui nervi.

<< è sempre la stessa storia con te. Te ne andrai di nuovo...Lo sai anche tu. è solo questione di tempo.  E dopo ogni nuovo lavoro, ne verrà un altro. A te piace questo tipo di vita. Ti piace viaggiare e fare mille esperienze e stare lontano da tutti, quindi smettila di fare la bambina viziata. Vuoi lavorare? Bene..ma non lamentarti quando ne sarai sommersa. E non dire che non vuoi farlo, quando poi non ci pensi neanche due secondi prima di decidere e prendere il volo, senza neanche salutare. >> Partì in quinta Heric,buttandogli in faccia tutto ciò che pensava, ferendola.
La reazione della giovane non si fece attendere e dopo un'attimo di smarrimento, cercando le parole adatte, ribattè convinta, con sguardo furioso:

<< Sei serio? No dico.. Ma tu che ne sai, eh? E chi sei per dirmi queste cose? Credi di sapere tutto di me? Bhè, fidati, non è così. >>

Stava diventando rossa per la rabbia che stava provando e stava iniziando a tremare per il nervoso. Heric era l'unico in grado di farla uscire fuori di testa in quel modo.

<< Dio.. Ti detesto quando ti comporti in questo modo! >> Esclamò poi la ragazza, senza riflettere, gesticolando.

<< E io ti odio quando prendi in giro le persone ,sei egoista e fai la povera ragazzina indifesa. Sei davvero brava come attrice, non c'è che dire. Cerchi l'amicizia e l'affetto degli altri e poi quando tutti ti sono amici e ti amano ,basta girarti un secondo e la grande Rossana non c'è più. E tu rimani da solo come un'idiota a chiederti che cosa è successo, dove sei finita e perchè sei andata via. >> Ribattè allora Heric, gridando, non riuscendo più a contenersi.
Le stava buttando addosso,in pochi secondi e con poche parole, tutti quegli anni di risentimento.
Fortunatamente erano distanti da tutti gli altri, poichè si trovavano all'interno del giardino della villa e le loro grida non si sentivano ,ancora, all'interno.

<< Stai scherzando spero! Bhè se la pensi così, perchè non te ne torni a casa tua allora,eh?
Che sei venuto a fare qui? Per litigare con me? Stupida io che pensavo di poter passare una serata come i vecchi tempi. >> Continuò ,a quel punto ,arrabbiata e delusa, Sana, sbraitando senza più ritegno.
Era davvero ferita. Non riusciva a credere alle parole che stava ascoltando.
Guardava il ragazzo come se non lo conoscesse. Non avevano mai litigato in quel modo e lei si stava spaventando, ma non per questo gli avrebbe permesso di parlarle in certi termini.
Non l'avrebbe avuta vinta.
Se Heric voleva sfogarsi potevano farlo ,ma dopo toccava a lei.

<< I vecchi tempi? Come credi che possa tornare tutto come prima? Comunque con piacere. Non so che cosa mi fosse passato per la testa quando ho deciso di venire.
E visto che siamo in tema di consigli. Tu invece perchè non te ne torni in America,eh? O in qualsiasi altra parte del mondo,per quello che mi importa. Faresti un favore a tutti,sai? Nessuno ti vuole davvero qui. La nostra vita è andata avanti. Siamo stati bene anche senza di te. Che sei tornata a fare? Tanto è chiaro che qui non ci vuoi stare , che di noi non te n'è mai importato niente e che il tuo lavoro verrà sempre prima di tutto il resto. >> Disse, con tono di disprezzo e sguardo incattivito, Heric, sempre più agitato.

<< Sei uno stronzo! >> Esclamò la ragazza, guardandolo male, per poi tirargli uno schiaffo, non vedendoci più dalla rabbia.

<< E tu sei falsa ed egoista. >> Ribattè lui, con lo stesso tono minaccioso e brusco, massaggiandosi la parte rossa della guancia.

La giovane gli aveva lasciato il segno sul viso.

<< Egoista? Ma parli tu? Fai tanto il saccente, il moralista. Dici di essere cresciuto, ma fai sempre gli stessi sbagli. Bhè, sappi che se io sono egoista ,tu sei un grandissimo ipocrita.  >> Ribattè  lei,puntandogli il dito contro.

<< Ma di che parli? >> Chiese ,a quel punto, abbassando un pò il tono di voce, Heric.

<< Una fra tutte le cose che hai sbagliato negli anni? Vediamo un pò..Ah sì, Funny. >> Disse lei, più calma, ma con sguardo di risentimento e dolore.

<< Cosa? Te l'ha detto lei ? Guarda che non c'è stato- >> Esclamò il biondino, scuotendo la testa in segno di negazione,iniziando a spiegare.
Stavano litigando in quel momento, è vero , ma non voleva che la rossa si facesse idee strane su di loro.
Funny era una persona importante per lui, ma era sempre stata solo e soltanto un'amica...quasi una sorella e non c'entrava niente con i loro problemi.

<< No..no...lei non c'entra e sinceramente avrei preferito proprio non saperlo, ma non mi interessa più. è acqua passata ormai. Puoi fare ciò che vuoi,per quello che mi riguarda, ma non mi piace il tono in cui ti rivolgi a me come se tu fossi un santo che non hai mai sbagliato nella vita, perchè hai fatto anche peggio di me! >> Esclamò Rossana, con tono sicuro e deciso.

<< Chi ti ha spifferato tutto? è stato Terence vero? Non sta mai zitto con quella sua boccaccia. >> Chiese ,poco dopo, il giovane, rancoroso e arrabbiato con l'amico, che si era messo in mezzo.
Non era stato Terence però e alla fine.... contava davvero chi aveva fatto la spia?

<< Che importanza ha chi è stato! Ormai è fatta,no? E la cosa che ha mi fatto più male, al di la di tutto, è che non l'ho saputo da te...da voi due. >> Disse poi lei, con occhi tristi e voce tremante, mentre stringeva i pugni per la rabbia.

<< Non è successo niente fra me e lei.. Non so cosa sai, ma- >> Iniziò lui, per poi venire interrotto dalla giovane, che rispose:

<< Tranquillo. Funny mi ha spiegato la situazione ,più di un mese fa. So che è finito tutto prima ancora di cominciare. >>

<< Ah.. Ora capisco perchè avete iniziato tutto d'un tratto ad andare così d'amore e d'accordo e a rifrequentarvi dopo la festa. >> Commentò il ragazzo.

<< Non è questo il punto. >> Se ne uscì dicendo Sana, in seguito, mettendosi a braccia conserte.

<< E qual'è? >> Chiese lui, curioso.

<< Che sono stata male per colpa tua, ancora una volta. Tu ferisci, deludi ,tratti male chi ti sta intorno e non te ne rendi nemmeno conto. >> Ribattè lei, con tono di voce triste, quasi sul punto di piangere, gesticolando.

<< Benvenuta nel club. >> Rispose Heric, infastidito, scrollando le spalle e sorridendo amaramente.

<< No. Non è la stessa cosa. Io non ti ho mai allontanato o ferito, non intenzionalmente almeno. Non mi sono mai comportata come tu hai fatto con me. MAI. E non ti permetto di dire il contrario. >> Disse poi la giovane, riprendendo la parola, posandosi una mano sul cuore, con il fuoco negli occhi.

<< Non me lo permetti? Quando sei partita la prima volta ,anni fa... io mi sono sentito perso,vuoto, senza di te...Ero solo un bambino e non capivo come potessi provare qualcosa di così profondo, per una ragazzina così sciocca...infantile ed egoista..come te! >> Esclamò allora Heric, gridando con il tono di voce più arrabbiato che mai, mettendo ,allo stesso tempo, a nudo il suo cuore.
Non molto lontano da loro, pian piano, tutti si stavano accorgendo di ciò che stava succedendo fra loro al di fuori della casa.
<< Hei! >> Commentò la ragazza, con un cipiglio sul viso, mentre il rossore di rabbia si trasformava in imbarazzo.
Quella era ,tra l altro ,la prima volta che Heric le confidava qualcosa riguardo i suoi sentimenti...per lei.
Il rossore si accentuò quando Heric confessò:
<< Ogni volta che credo di averti dimenticato..di averti lasciato andare ,ecco che ripiombi nella mia vita come se il tempo non fosse passato e nulla fosse cambiato. Mi sono messo con Funny solo perchè mi ricordava te , ma allo stesso tempo era così diversa. Probabilmente l'ho fatto per provare a me stesso di potercela fare anche senza di te. Che stavo bene...e sì, forse , in qualche modo strano, volevo.. volevo ferirti.
E mi sono illuso di poter ricominciare , ma poi sei tornata e hai sconvolto ancora il mio mondo. Non ti avevo dimenticata e tu sembravi sempre così lontana...da me e dal mio mondo. Siamo completamente diversi io e te! >>

<< Non così tanto se ci pensi bene. >> Ribattè lei, con sguardo dolce e voce più tenera, mentre il cuore batteva sempre più forte.
Quelle parole inaspettate del giovane stavano avendo un'effetto strano su di lei.
La rabbia sembrava iniziare a scemare. L'unica cosa che voleva fare era abbracciarlo, ma non poteva, non doveva. Così strinse i pugni e ascoltò fino in fondo ciò che il ragazzo le stava dicendo.

<< Invece sì,lo siamo. Non puoi negarlo. Ho sempre sentito questa differenza fra noi..e poi ci si metteva pure quel damerino di Charles. E quando ti si è ripresentata l'occasione di partire ,3 anni fa, ho pensato.. ma si ,che se ne vada,in fondo sono sopravvissuto una volta ,posso farlo ancora. Ero convinto di riuscire a sopportare la tua lontananza.. e di certo ,anche se avessi voluto che tu rimanessi, non potevo chiederti di restare. Non era giusto. Non ero..e non sono nessuno per dirti cosa devi o non devi fare.. l'hai detto anche tu questo,mi pare...molte volte. >> Disse ancora il ragazzo, iniziando a provare un certo disagio, realizzando le sue parole.
Quando aveva iniziato ad inveire contro di lei, non aveva avuto alcuna intenzione di confessare certe cose, e proprio a lei poi, ma la sua bocca non era riuscita a stare zitta e così l'unica cosa che gli restava da fare adesso era concludere il suo discorso. Tanto, pensò lui, peggio di così non poteva andare.

<< Sei proprio un'imbecille. Io non volevo affatto partire! >> Esclamò lei, col sorriso sulle labbra, mentre con le dita si puliva il viso da cui calde lacrime avevano inziato a cadere ,senza che potesse controllarle.
Se solo si fossero parlati tanti anni prima. Se fossero stati più coraggiosi e non tanto stupidi e spaventati.

<< Ma che stai dicendo? Bhè, se non volevi partire,perchè diavolo hai cambiato idea? >> Disse lui, alzando il tono di voce, semi arrabbiato.

<< è stata colpa tua. >> Affermò lei, con tono deciso, ricambiando lo sguardo serio del giovane, che chiese,confuso e agitato:

<< Colpa mia? >>

<< L'ho fatto solo perchè tu mi avevi detto di farlo. Mi hai fatto credere che tutto sarebbe andato bene, che quella era una grossa opportunità per me. Hai detto che non potevo rifiutare, ma che noi saremo rimasti i soliti Sana e Heric e io,da cretina, ti ho creduto.
Mi sono fidata di te. Poi ,dal giorno alla notte, mi hai allontanato, senza dire una parola.
Ma se tu mi avessi chiesto di restare,sarei rimasta...per te. Non mi interessava il film o volare all'estero per fare nuove esperienze. Io volevo solo stare con te. Non mi importava di nient altro. Non volevo allontanarmi di nuovo da te ,ma tu non l'hai mai capito e hai preso la decisione per entrambi. >>

<< Che cosa non ho mai capito? >> Chiese a quel punto, il giovane, molto interessato.

<< Che eri la cosa che contava di più per me! Che avrei fatto di tutto pur di non starti lontana. Tu non hai idea di quanto sia stata male e di ciò che è successo dopo aver saputo di te e Funny, mentre stavo girando quel film. Ero solo una ragazzina. Non avevo capito.
Come potevo? Non avevo mai provato nulla di così potente e intenso.  Non lo sapevo che mi ero innamorata di te.  Non avevo ancora realizzato quanto fossi importante per me e poi tu mi hai spezzato il cuore. Sai che abbiamo dovuto fermare le riprese perchè non riuscivo a smettere di piangere? Non riuscivo a recitare. Hanno dovuto chiamare la mamma per farmi riprendere. E quando sono tornata, tutti voi avevate creduto ai giornali. Perchè non mi hai chiesto se stavo con Charles quando ti ho chiamato? è anche per quello che ti sei messo con Funny, giusto? L'hai fatto per ripicca? Per gelosia? Perchè pensavi che io stessi con lui? >> Confessò e domandò la rossa, avvicinandosi di poco al ragazzo ,guardandolo intensamente, con le lacrime agli occhi.

<< Mi dispiace...io... non credevo che tu- >> Mormorò lui, incredulo e dispiaciuto, fermo sul posto.

<< Già..tu non credevi,vero? Tu non pensavi proprio. Sei stato egoista ,quanto me , e non ti permetto adesso di venirmi a fare la ramanzina. Heric, Heric, Heric. Tutti a parlarmi di te e a farmi la predica su quanto tu sia stato male a causa mia, da quando sono tornata.
Povero Heric...abbandonato da tutti. Ma vi siete mai chiesti come sono stata io in tutti questi anni? No, vero? A me qualcuno c'ha mai pensato? Tu hai mai pensato a come stessi io? No. Non è importato a nessuno di come me la stessi passando. Ne una chiamata, o una lettera mi avete fatto. Ma la cosa che mi faceva stare più male era che era come se non esistessi per te.
Mi hai trattata come un'estraneo. Come se non contassi nulla per te. Ma per voi era tutto okay,giusto? Io stavo bene ,no? Perchè non avrei dovuto,in fondo? Sono un'attrice famosa..piena di soldi e di gente intorno. Bhè, vi siete sbagliati di grosso. Questi ultimi anni sono stati i più difficili di tutta la mia vita. Avevo bisogno di voi e voi non c'eravate.
Tu non c'eri. Se solo ci ripenso, vorrei prendermi a calci. Tu eri l'unica ragione per cui non sarei partita. Ero pronta a mollare tutto, anche il mio lavoro, perchè volevo restare con te. Non volevo lasciarti di nuovo. Ma tu mi hai lasciata andare senza dire una parola.
Come se non ti importasse. E ogni volta che provavo a chiamarti, quando mi rispondevi al telefono, quelle rare volte che lo facevi, tu mi trattavi male, eri sempre freddo, distante nei miei confronti. Poi ho saputo di te e Funny e quella è stata la fine,per me. è stato come tornare a tanti anni fa.
Tu dici di essere stato male, ma TU avevi i nostri amici, la tua famiglia...mentre io ERO DA SOLA, mi trovavo in un paese straniero e non avevo mai tempo per fare nulla se non lavorare sodo, fino all'estremo. Tutti erano troppo occupati anche solo per fare due chiacchiere. Non erano cordiali e amichevoli. Non avevo NESSUNO. Stavo male. Ero depressa. Ma nonostante ce l'avessi con te,  MI MANCAVI - >> Gli gridò in faccia lei,con tono amareggiato ,pieno di risentimento, per poi girarsi e allontanarsi, facendo lunghi respiri per calmarsi.
Era di nuovo rossa come un pomodoro per la rabbia e stava ricominciando a tremare.
Le era doloroso anche solo ricordare quel brutto periodo.

<< Ti mancavo? Davvero? E tu allora? Te ne sei andata,senza voltarti indietro. Cosa ne potevo sapere di quello che volevi o di ciò che provavi?Pensavo ti fosse passata, che ti andasse bene così! Quando te ne sei andata ,ne sono uscito distrutto! Una parte di me è morta quando tu sei partita. Avresti potuto dirmi che volevi restare. Io credevo di fare ciò che era meglio per te. Ho cercato di essere il tuo migliore amico. Ho provato ad essere responsabile. Ti ho lasciato andare, perchè credevo fosse ciò che tu volevi. Non volevo tenerti ancorata a me e alle mie paure. Mi sono allontanato perchè ingenuamente credevo che così sarebbe stato più facile per me. Mi sarei abituato pian piano alla tua assenza, ma invece non è andata così.
Mi mancavi ogni singolo giorno. Facevo fatica a respirare e nessuno mi capiva.
Nessuno comprendeva il mio dolore e mi ero allontanato da tutti,perchè non volevo che mi vedessero in quello stato. Gli altri non potevano aiutarmi,perchè non potevano capire ciò che stavo passando. Vedevo loro tutti felici e io non riuscivo a sopportarlo.
Odiavo il fatto che per loro non fosse cambiato niente, mentre per me era cambiato tutto.
Ero a pezzi. Tu mi hai tolto la terra da sotto i piedi, Kurata.
Poi ,un giorno, Funny è venuta a trovarmi e quando l'ho guardata negli occhi ,ho capito che stava passando le mie stesse pene e ci siamo avvicinati molto, ma solo come amici.
Non avrei mai potuto... stare con lei. Non per davvero. Io volevo solo te accanto a me...non Funny e lei lo sapeva. L'ha sempre saputo. Anche quando sei partita per la prima volta. Sapeva che per me, lei era solo un rimpiazzo, ma non se n'è mai lamentata. Ha accettato quel poco che potevo dargli. Siamo diventati amici intimi, ma non è mai accaduto nulla fra noi, anche se c'abbiamo pensato un paio di volte. Sarebbe stato facile innamorarmi di lei, ma non potevo farlo, perchè per me c'eri solamente tu. Non riuscivo a toglierti dalla mia testa. Così ho iniziato a lavorare e ad allenarmi di più e grazie anche all'amicizia di Funny,sono riuscito ad andare avanti. Avevo ancora quel vuoto nel cuore, ma in qualche modo, avevo trovato un'appiglio per non cedere,per non cadere nel baratro. Così, sono stato egoista e ti ho messo da parte. Non potevo chiamarti, mi avrebbe fatto troppo male sentire la tua voce e realizzare quanto fossimo distanti e quanto tu fossi felice....senza di me. Non abbiamo fatto altro che farci del male,lo so, eppure nonostante tutto, sei sempre stata l'unica persona che volevo vedere quando mi trovavo in difficoltà. L'unica che sapevo mi avrebbe aiutato. Per questo è stato così arduo per me, lasciarti andare sul serio, ma dovevo farcela da solo,per una volta. Non potevo contare su di te e forse ho sbagliato a pensarla così. Forse non avrei dovuto allontanarmi di netto da te. Sai qual'è stata la prima cosa che ho fatto appena mi sono svegliato, dopo l'incidente? è stato pensare a te. Volevo vederti e l'ultima cosa che ricordo di aver visto prima di perdere conoscenza al momento dell'impatto, sei stata tu. In qualche modo , tu mi hai aiutato a tornare, ancora una volta.
Mi sono aggrappato a te, di nuovo e tu mi hai salvato e io mi sono detestato per questo,perchè sono stato debole. >> Sbottò a quel punto, il biondino.

<< BHè, dal mio punto di vista invece, TI ERI CONSOLATO IN FRETTA. E in quel momento la mia vita è cambiata. Non sei stato il solo ad uscirne distrutto, mio caro.
Ma dopo essermi ripresa la mia vita, dopo aver superato la mia depressione e anche il dolore che provavo a causa tua, sono andata avanti e ho fatto di tutto per dimenticare quello che c'era e non c'era stato fra noi. E sì , ammetto che è stata anche colpa mia, ma di sicuro non ho fatto tutto da sola. Quindi smettila di puntare il dito e dirmi cattiverie, come se tu fossi chissà quale persona perfetta! Come se tu sia stata l'unico a soffrire perchè non è stato affatto così! >> Ribattè lei, con sicurezza e un tono deciso.
Gli occhi le bruciavano. Stava cercando di mantenere un certo contegno.
Non sapeva neanche lei cosa provare.

<< Ora per favore, vorrei che tu te ne andassi. >> Affermò poco dopo, guardandolo di sbieco, mantenendo una certa distanza fra loro, indicando con la mano destra, la porta, poco distante da lui.
Dopo tutte le cose che si erano detti, aveva bisogno di spazio e poi c'erano tutte quelle persone.
Tutti gli ospiti avevano assistito al loro litigio. L'aveva capito guardando verso di loro.
I visi di tutti erano insicuri, agitati e turbati, incerti su cosa fare. L'unica tranquilla pareva sua sorella Marika che continuava a cantare e a scartare i regali come se nulla fosse.
Si accorse che sua madre e Robbie erano in prima fila e li stavano osservando preoccupati.
La guardavano da dietro il vetro, aspettando un cenno, ma lei non aveva bisogno del loro aiuto.
Certo Sana e Heric non si aspettavano che sarebbe successo proprio quel giorno, ma tanto si sapeva che prima o poi avrebbero dovuto parlare e risolvere la loro situazione.
Almeno erano stati onesti ,per una volta. Si erano detti anche cose che forse dovevano rimanere segrete, ma era fatta ormai.

Sana non voleva guardare Heric negli occhi e lo stava silenziosamente pregando di andare via. Pecccato che il ragazzo non intendesse muoversi e invece rispose,con voce roca:

<< Non posso farlo. >>

<< Cosa? Perchè no? Ho bisogno di stare da sola...ti prego. >> Disse lei, con tono di supplica, mettendo il broncio come una bambina picccola, alzando gli occhi, frenetici, incrociando lo sguardo del giovane, che esclamò con tono convinto:

<< Siamo stati degli idioti. >>

<< ..Parla per te. Ok, sì...è vero. Siamo stati dei perfetti imbecilli, ma ormai è andata e purtroppo non possiamo recuperare il tempo perduto. >> Ribattè la rossa, sospirando abbattuta.

<< Voglio dire che abbiamo sprecato tanto di quel tempo lontani, ad odiarci o a litigare, a farci i dispetti , che non abbiamo mai realizzato cosa stavamo perdendo, cosa avevamo...o cosa abbiamo. >> Esclamò poi il ragazzo, con un tono di voce diverso dal solito. Era speranzoso...e deciso.

<< Heric..per favore. In questo momento, sono stanca. Tutto questo gridare mi ha destabilizzata e.. che stai facendo? >> Farfugliò l'attrice, spalancando per la sopresa, gli occhi,quando si trovò il biondo a pochi passi da lei.

<< Mi sto avvicinando a te. >> Disse Heric, con un tono sconosciuto alla giovane,quasi malizioso, mentre lentamente avanzava verso la ragazza con sguardo serio ,profondo e sicuro.

<< E perchè? >> Chiese ritrovando le parole, una Sana confusa , quasi terrorizzata dalle azioni imprevedibili del ragazzo ,che le era sempre più vicino, facendole mancare il respiro.

<< Secondo te? >> Ribattè lui, sorridendo sornione.

Passare del tempo con lei negli ultimi mesi..litigare come ai vecchi tempi, vederla indifesa e vulnerabile , ma comunque sempre la solita Rossana, a tratti egoista, ma anche generosa, una forza della natura, una ragazza gentile e dal cuore d'oro, sempre allegra , gli avevano fatto capire, ancora una volta, qualcosa che forse raramente aveva ammesso ,perfino a se stesso, in tutti quegli anni, ossia che non aveva MAI smesso di amarla.
E nel frattempo che lui ripensava a tutti gli anni insieme o separati ,notò che Sana lo guardava con il suo solito cipiglio adorabile.
In quel momento, mentre si stavano urlando contro e lei sembrava persino più bella di quanto non fosse di solito, pensò che si era innamorato per la seconda volta di lei e gli venne da ridere.
Incredibile anche solo pensarlo, ma si era innamorato della nuova Rossana e non soltanto del suo ricordo. Ne era certo ,mentre se ne stavano l'uno di fronte all'altra, dopo essersi sfogati e detti quasi tutto ciò che c'era da dire.
C'era però ancora qualcosa rimasta da confessare, ma ci sarebbe riuscito?
Lui non era mai stato bravo con le parole. Era anzi strano che era riuscito ad esprimere, poco prima , ciò che sentiva dentro. Era esploso.
Ma come si dice... Abbiamo fatto 30? Facciamo 31...no?
Lei era il suo destino e mai come in quel momento ne era diventato pienamente consapevole, mentre la guardava bagnarsi le labbra e torturarsi le mani, nervosamente,indecisa sul da farsi.
Avevano realizzato, entrambi, che dopo le cose dette, non si poteva tornare indietro e forse era giusto così. Era arrivato il momento di lasciare andare il passato e guardare al futuro.
Sapete quel piccolissimo attimo, quel momento quando guardate una persona e dite: "Eccoti qua. Sei tu. Sei ciò che ho sempre voluto e che stavo aspettando da una vita."?
Bhè Heric stava vivendo quell'istante, quel raro e importante momento nella vita di ogni essere umano.
Ma come poteva dirle ciò che provava, adesso che si era calmato, quando a malapena riusciva ad ammetterlo a se stesso?
Doveva farlo però o stavolta l'avrebbe persa per sempre e non era affatto ciò che voleva.
Lui voleva lei. Voleva stringerla a se ,come aveva sognato di fare così tante volte nel corso degli anni. Voleva baciarla ,accarezzarla dolcemente e voleva darle tutto ciò che meritava.
Voleva stare con lei. Voleva essere presente. Voleva esserci per lei, sempre e comunque. Voleva essere felice e voleva che anche lei lo fosse.
Sentiva che, nonostante il loro passato, il loro percorso, le loro assurde discussioni, gli eventi che li avevano tenuti separati, la vita e il tempo che erano passati davanti ai loro occhi, quello era il  loro momento.
In fondo, se dopo quasi 10 anni, i due ragazzi si trovavano ancora in una situazione del genere, qualcosa doveva pur significare, no?
La tensione si poteva tagliare con il cortello, ma non c'era la stessa atmosfera del litigio di pochi minuti prima.
Mentre Heric la stava raggiungendo posizionandosi poi di fronte a lei, iniziò a nevicare leggermente e cominciò ad essere più freddo.
La ragazza a quel punto tremò, stringendosi forte e strofinandosi le braccia,portandole poi intorno al busto quasi come se si stesse abbracciando, ma non seppe intuire se quei brividi fossero per il freddo o se era colpa dello sguardo che il biondino le stava dando.

<< Saresti davvero rimasta se te l'avessi chiesto? >> Le chiese Heric, dolcemente, facendole spalancare gli occhi per la sorpresa , mentre lui le accarezzò delicatamente la guancia con le dita, stranamente calde ,visto il freddo che faceva.

Lei ,inconsapevolmente , chiuse gli occhi per qualche secondo e spostando di poco la testa, rispose al tocco gentile del biondo che la stava guardando come se fosse la creatura più bella di tutto il creato.

Il tono di voce del giovane era totalmente diverso da prima.
La rabbia sembrava sparita e nei suoi occhi c'era una luce diversa.

<< Sì. >> Soffiò lei a bassa voce, annuendo senza esitazione, guardandolo con determinazione, facendogli capire che ciò che aveva detto era la pura verità.
L'attrice non ce la faceva più e non sapeva neanche lei cosa aspettarsi dal ragazzo in quell'istante. Heric era così imprevedibile, ma intanto si stava godendo il momento e il tocco inaspettato offertole dall' amico.
Non le capitava spesso di trovarsi in una situazione de genere con il suo amato Heric.
Era talmente surreale che le pareva un sogno ed era assurdo anche solo pensare come si potesse passare ,in pochi minuti ,dal litigare ferocemente a ritrovarsi poi così vicini a scambiarsi gesti d'affetto e parlare dolcemente.

<< Ma perchè non me l'hai detto o fatto capire? Potevamo risparmiarci tutto questo dolore e tutti questi anni separati.>> Continuò dicendo Heric,col sorriso sulle labbra e un tono di voce calmo.
Sembrava sereno.

<< Per lo stesso motivo per cui TU non hai parlato. Siamo due stupidi, spaventati, ignari di ciò che l altro prova. Alla fine,ti sbagliavi. Siamo più simili di quanto pensi. >> Ribattè lei, sorridendo , guardando in basso, imbarazzata.

<< Abbiamo sprecato tanto di quel tempo...Ma adesso siamo entrambi qui e siamo pronti. Non siamo più ragazzini Sana. >> Disse poi il biondino, attirando la completa attenzione della giovane ,che a quelle parole alzò gli occhi verso di lui.

<< E questo mi fa ancora più paura. >> Confessò lei, a bassa voce, evitando il contatto visivo col giovane.

Non riusciva a reggere quello sguardo, simile a tanti anni prima , ma anche molto diverso e si guardò intorno, con occhi selvaggi, cercando un qualcosa che neanche lei sapeva cos'era, ma nessuno poteva aiutarla. Doveva cavarsela da sola. Ma cosa poteva e doveva fare?
Quell'intensità, quel momento, le ricordava quella sera della vigilia, in cui l'aveva baciata per la seconda volta e lei l'aveva lasciato fare, bloccata dal suo sguardo ipnotico, solo che stavolta, gli occhi di lui, non erano solamente intensi e profondi.
Erano sicuri, attenti, più scuri forse per la passione del momento e la guardavano in modo così dolce che le gambe stavano iniziando a tremarle e lei non aveva la più pallida idea di cosa fare.
Una parte della ragazza le gridava di scappare..forse era il suo cervello,la parte razionale che la stava mettendo in guardia, ma poi c'era il suo cuore che le urlava "buttati! Non aspetti altro. è quello che vuoi."
Heric era sempre stato più bravo ad agire che a parlare, così si era lasciato trasportare dall'istinto. Senza pensarci troppo ,le afferrò il braccio, bruscamente, esercitando una piccola pressione con i polpastrelli sul suo polso sottile, avvicinandosi al viso di lei e costringendo così Rossana a guardarlo in faccia; visto che lei ,un pò accaldata, tentava di evitare di specchiarsi nei suoi occhi.
Ed un istante dopo, senza riflettere, senza darle il tempo di replicare, semplicemente l’aveva attirata a sè e l’aveva baciata, dolcemente, chiudendo lentamente gli occhi.
Heric non si era mai sentito così in pace come in quel momento.
Non si aspettava di certo, anche se lo sperava, che lei avrebbe ricambiato quel suo bacio.
Non era mai accaduto prima e questo lo fece sorridere,rendendolo felice come non mai.
Gli sembrava di sognare. Il biondo aveva goduto nell’udire il cuore della ragazza tuonarle nel petto, battito dopo battito, accelerare sempre di più ed aveva apprezzato il gemito che le era scappato dalla bocca, al loro contatto inaspettato.
Sana aveva avuto solo pochi secondi per decidere cosa fare.
Inizialmente ,cercando di liberarsi dalla stretta , aveva proteso le sue mani in modo difensivo davanti a lei,per far sì che il giovane non si avvicinasse troppo, ma i suoi movimenti avevano solo peggiorato la situazione.
Infatti, prevedendo le sue azioni, Heric , che già la stringeva ,bloccandole i polsi , la tenne ferma contro di lui, intrappolandola ,senza darle via d'uscita ,mentre si avvicinava pericolosamente alla sua bocca.
La sofficità delle labbra del giovane le fece dimenticare tutto.
Le persone non molto lontane da loro, la litigata di poco prima, i dubbi e i timori che si affollavano nella sua testa; tutto era scomparso.
C'era solo Heric nella sua mente. Heric e il sapore delle sue labbra, che sapevano di mirtilli e crema.
Sentì tanto calore intorno a sè e senza rendersene conto, abituandosi al contatto e beandosene, si avvicinò di sua spontanea volontà al corpo del ragazzo, reagendovi meccanicamente, quasi come se si volesse fondere in lui e ricambiò il bacio, in modo appassionato. La cosa sorprese entrambi, ma non si fermarono.. anzi.
E quello fu il loro primo vero bacio. Era il primo bacio per entrambi. Il primo corrisposto.
Quando i due giovani si staccarono, restarono vicini l uno all'altra, con le fronti che si toccavano.
Il corpo di Sana era letteralmente su quello del giovane. La ragazza si teneva forte a lui, quasi come se avesse paura di perdere l'equilibrio una volta mollata la presa e forse era davvero così, visto che sentiva la testa leggera e fluttuare e le gambe fremere.
Il tocco di Heric era così protettivo e lei non si era mai sentita così al sicuro in tutta la sua vita. Era sempre così quando si trovava in compagnia del giovane.
Come se nulla potesse accaderle,in sua presenza.
L'attrice si era lasciata andare..trasportata da ciò che stava provando e dalla sicurezza e la voglia che aveva di baciare quel ragazzo dala prima volta in cui si erano rivisti,mesi prima.
Si sentiva in paradiso.

<< Tu mi hai baciato >> Fece Sana,disorientata,ancora accaldata e col cuore che batteva a mille, dopo aver ripreso le funzioni cognitive, staccandosi leggermente e guardando il ragazzo, che la teneva ancora stretta a se.

<< E tu hai ricambiato. >> Rispose Heric, sorpreso e decisamente felice poichè
quella era ,in assoluto, la prima volta che la ragazza rispondeva ad un suo bacio.

Nessuno dei due aveva mai sperimentato un sentimento del genere.
Guardandosi di sottecchi,un pò rossi in viso, avevano entrambi capito che quel bacio aveva cambiato tutto. D'ora in poi, il loro rapporto sarebbe stato diverso.
Seguì un silenzio imbarazzante.
Le campane della chiesa, poco distante da loro, iniziarono a suonare, segno che la mezzanotte era arrivata e che quindi era ufficialmente Natale.
Il rumore riscosse i due dal torpore e dall'imbarazzo che provavano.

<< Oh no.. Mi stavo dimenticando.. >> Esclamò improvvisamente la giovane, che sembrava essersi appena ricordata di una cosa importante.
Heric la vide allontanarsi di qualche passo e di girarsi, per poi accovacciarsi e voltarsi nuovamente verso di lui, con un dolce sorriso sulle labbra, guardando poi in basso per fargli capire di seguire il suo esempio.

<< Certe cose non cambiano mai,eh? >> Commentò il giovane, avvicinandosi, dopo aver capito che cosa stava osservando.

Sana aveva costruito un pupazzo di neve e doveva averci lavorato molto,visto che era addiruttura vestito ed aveva molti dettagli precisi.
Quella era la loro tradizione natalizia.
Heric sorrise sinceramente, vedendo che non se n'era dimenticata e quello fu uno di quei sorrisi più unici che rari. Uno di quelli che provenivano dal cuore e si intuiva che fosse di pura felicità.
Il cuore della ragazza, vedendolo si gonfiò ,dopo aver saltato un battito e Sana si sentì euforica, poichè era riuscita in un'impresa titanica e molto importante.
Avrebbe voluto avere la sua fidata e vecchia macchina fotografica con lei, per poter fotografare quel momento, quel sorriso così bello da toglierle il fiato.

<< Ti piace? Mi sembrava giusto, sai? ..anche se devo dire che visto il tuo regalo, mi sento un pò stupida adesso. Avrei dovuto pensare a qualcosa di meglio...ma volevo.. come dire, tornare alla nostra tradizione...a com'eravamo. >>  Disse poi, guardandolo intensamente, tutto d'un fiato, un pò imbarazzata , per poi aggiungere,nervosa:

<< A proposito.. Eravamo proprio qui, in questo stesso punto e in questo stesso giorno, 7 anni fa..quando è successo. Ti ricordi? >>

<< Io mi ricordo tutto. >> Fu la risposta secca del giovane.

 << Mi hai baciata e poi sei scappato...come un codardo,lasciandomi immobile come un'idiota. >> Continuò parlando lei.

<< Ero nel panico. Non sapevo che altro fare. Mi sono lasciato guidare dall'istinto. >> Rispose Heric, mettendosi a braccia conserte ,dopo aver scrollato le spalle, per poi farle il suo solito sorriso sghembo.

<< Sei sicuro che questa volta non scapperai? >> Chiese successivamente lei, con tono incerto e insicuro, un pò preoccupata per il loro futuro.
Non voleva fare un passo avanti e cento indietro e con Heric, purtroppo e per furtuna, tutto era imprevedibile.
Non c'erano certezze del loro domani...ma d'altra parte.. l'amore è fatto così,no?

<< E tu? >> Ribattè lui, col fiato corto, accarezzandole la mano,facendo specchiare i suoi occhi in quelli della ragazza che erano più limpidi che mai.
Ogni volta che lui la guardava, i suoi dubbi parevano placarsi e l'unica cosa che riusciva a pensare era quanto amasse profondamente quel ragazzo e volesse davvero che riuscissero a passare bei momenti e smettere di litigare per cose stupide o sciocchi malintesi.
Meritavano una possibilità e sentiva che quello era il momento giusto.
I due , tenendosi ancora per mano, erano ancora più imbarazzati di prima. Non sapevano come comportarsi.
Sana e Heric allora, guardarono contemporaneamente dentro casa e notarono tutti gli ospiti, vicini fra loro, a guardare la scena che gli si parava davanti.
"Beccati" Pensarono i due giovani,allo stesso tempo.
Diventarono,a quel punto, se possibile ancora più rossi di prima. Somigliavano a dei pomodori ed entrambi stavano inziando a sudare freddo.
Erano preoccupati. Sapevano che ,appena messo piede in casa, tutti si sarebbero affannati a chiedere e ad impicciarsi, buttandosi su di loro, senza ritegno.
Capendo che non potevano rimanere per molto fuori, visto che stava riprendendo a nevicare più forte e non avevano nemmeno i cappotti addosso, i due decisero di rientrare ,ma di uscirsene con un no comment a chiunque avrebbe fatto domande indiscrete sulle parole che si erano appena scambiati.
Si guardarono e sorrisero, annuendo in accordo. Si erano capiti al volo, senza parlare.
Non c'era poi molto da dire. Il bacio e la discussione precedente avevano già charito loro le idee. Ci avrebbero provato, ma ci sarebbero andati con i piedi di piombo.
Ora sapevano che quel qualcosa che c'era sempre stato, tutti i sentimenti, che avevano provato l'una per l altro, erano ancora lì.
Col tempo, avrebbero capito come far funzionare le cose, visti i caratterini di entrambi, ma per il momento sarebbero andati avanti, tranquilli, senza farsi troppi problemi, vivendo alla giornata. Senza fare piani.
In fondo ,era il primo rapporto serio per entrambi. Era pure giusto fare le cose con calma.
Sapevano che non ci sarebbe stata via di ritorno o d'uscita dalla loro situazione.
Non si poteva più tornare indietro,non si poteva far finta di nulla e per quanto ne fossero spaventati, sia Sana che Heric erano decisamente eccitati all'idea di una loro possibile relazione.
C'era anche da dire che aspettavano quel momento da così tanto tempo, che adesso sembrava addirittura un sogno.
Si toccarono leggermente, mentre cammminavano lentamente, verso casa, l'una accanto all altro.
Una volta rientrati, Heric si avvicinò a suo padre e a sua sorella, senza emettere suoni, mentre Sana si sedette sul divano fra Catherine e Marika, la quale le diede subito il suo regalo di natale.
La coppia vide con la coda dell'occhio che gli altri erano rimasti in silenzio, incerti sul da farsi, a fissarli, ma entrambi ,guardando silenziosamente i membri della propria famiglia, fecero capire che quello non era il momento di fare domande.
Ci sarebbe stato tempo e luogo. poi.
Mezz'ora dopo, la famiglia Hayama salutò cordialmente i presenti e si diresse verso la macchina ,per poi tornare a casa in quanto era già l'una passata.
Nelly salutò Sana, abbracciandola forte e le disse ,solamente, all'orecchio:
"Era ora" , facendo arrossire ,ma anche sorridere l'attrice che annuì spensierata.
Sana e Heric si salutarono con un cenno della mano e un sorriso che valeva più di mille parole.

<< Ci vediamo al matrimonio! >> Disse poi lei, non volendolo lasciare andare.
Sapeva che probabilmente il giorno dopo non avrebbero avuto modo di vedersi per vari impegni ma lei già sapeva che avrebbe passato l'intera giornata a pensare a lui.
Magari l'avrebbe anche chiamato.

<< Non fare tardi... >> Rispose invece lui, con suo solito tono sarcastico, riferendosi all'incapacità della ragazza di arrivare in orario.
La ragazza gli fece la linguaccia, senza dire parola e poi Heric ,prima di girarsi per richiudersi la porta alle spalle, la richiamò usando il suo nome di battesimo:

<< Sana? >>

<< Sì? >> Disse lei, col sorriso sulle labbra.
Le era mancato sentirla chiamare così da lui. Era da un pò che non lo faceva, ma adesso che sapeva di essere ricambiata, quel suono melodioso che usciva dalla sua bocca, il modo in cui diceva il suo nome, le sembrò ancora più dolce e piacevole del solito.

<< Buonanotte! >> Esclamò lui, con tono tenero, un pò arrossato in viso.

<< Anche a te, Heric. >> Rispose infine Rossana, con lo stesso tono del ragazzo, imbarazzata, sussurrando il suo nome dolcemente.

Tutti , o quasi, si stavano godendo la scena, aspettando il momento di poter assalire i due.

Casa Hayama
ore 2:00

<< Allora? Non hai niente da dirci fratellino? >> Domandò la voce ,irritante secondo il parere del biondino, di Nelly, che guardava divertita il fratello, mentre si toglieva il cappotto.
Era stata una delle prime persone a intuire il legame unico che c'era fra i due ragazzi ed aveva aspettato anni che i due ,scemi, si dichiarassero.
Li aveva guardati struggersi ,l'una per l altro senza capire l'inutilità della cosa.
Se solo non fossero stati così ingenui ,ciechi e stupidi.
"Come possono non rendersi conto di ciò che provano?" Si era sempre chiesta.
Aveva quindi il diritto, secondo lei, dopo tutto quel tempo a sperare, di sapere cosa si erano detti e se ,finalmente, erano diventati una coppia.
Non vedeva l'ora di poterli prendere in giro.
Aveva la sensazione che fosse andato tutto bene, che qualcosa fosse cambiato, visto il rossore sul viso dell'attrice, prima di salutarli, ma voleva una conferma da parte del biondino. Conferma che però, come si poteva immaginare, non ebbe.

<< Sono stanco. Vado a dormire. >> Fu la risposta, per niente inaspettata , del ragazzo, che guardò  di traverso la sorella maggiore, che sbottò, isterica, con voce triste, chiedendo poco dopo aiuto al genitore:

<< Ma Heric! Papà! >>

<< Figliolo, andiamo. Fai contenta tua sorella ....e anche il tuo povero padre. >> Chiese, con tono quasi supplichevole, Frank, guardando il figlio, che però non cedette e ribattè, con tono serio, convinto e anche un pò burbero:

<< No. Sono cose che non vi riguardano. >>

Heric detestava sua sorella e suo padre quando invadevano la sua privacy.
Bhè...detestava le persone in generale. Solo poche persone non gli dispiacevano.

<< Ah...Sei stranamente sulla difensiva! Questo vuol dire che...c'è effettivamente qualcosa di cui parlare. Lo sapevo! >> Esclamò poi, con tono di voce stridulo, sicuro e determinato ,la giovane , che guardò il padre, sorridendo vittoriosa.

<< Te l'avevo detto figliola..che tutto si sarebbe risolto da solo, senza interferenze.
C'era solo bisogno di un pò di tempo. >> Disse in seguito Frank, con tono serioso, mentre versava un pò d'acqua in un bicchiere,sorridendo al pensiero del suo bambino,ormai cresciuto, e la sua amica d'infanzia, finalmente insieme.
Lui c'aveva sperato dal momento in cui quella ragazzina, così vitale, era entrata come
 un 'uragano nella loro vita, cambiando, in positivo Heric e risolvendo in parte i loro problemi familiari.
Aveva riavuto la sua famiglia indietro, grazie a quella ragazza e l'avrebbe ringraziata per sempre. Le era debitore.
Sapeva inoltre, in qualche modo, che quei due erano destinati ad amarsi.
 Dovevano solo trovare il momento giusto.
Spesso ne aveva anche parlato con la madre della ragazza, Catherine Smith e si erano scambiati opinioni al riguardo, sperando che un giorno tutto si sarebbe risolto nel migliore del modi.
Fra una chiacchiera e un'altra i due erano diventati buoni amici, ma non erano mai andati oltre, nonostante negli anni avessero scoperto di avere molte cose in comune, avessero instaurato un legame speciale e ci fossse una certa intesa.

<< Già. Avevi ragione tu ,papà. E poi , come si dice, "alla fine tutti i nodi vengono al pettine", vero? >> Disse ancora, la giovane , prima di dare un bacio all'uomo e salutare i due, per poi prendere le chiavi della macchina dalle mani del padre che rimase interdetto e piacevolmente sorpreso dal gesto d'affetto della figlia.

Nelly doveva andare dal suo fidanzato, in ospedale.

<< Buonanotte. >> Mormorò invece ,con voce basa e roca, un pò scocciato, Heric, mentre si dirigeva nella sua stanza, allontanadosi dai due parenti che stavano parlottando fra loro, quasi ignorandolo.
Prima di mettersi a dormire, il suo ulyimo pensiero fu una certa ragazza, dalla risata allegra , un bel sorriso luminoso e dai rossi capelli.
Non potè non addormentarsi col sorrriso sulle labbra, ripensando a quella dolce ma forte fanciulla che tanti anni prima gli aveva rubato il cuore, senza saperlo.

Intanto a casa Kurata

<< Figliola? C'è qualcosa che vorresti farci sapere? >> Chiese Catherine, rivolgendosi alla figlia che la guardò confusa.

<< Eh? IO? Adesso? No... Perchè me lo chiedi? >> Domandò Sana, distratta, guardandosi attorno, quasi sperduta.
La ragazza era sulle nuvole da quando il giovane se n'era andato e da quel momento aveva detto solo poche parole, troppo impegnata ,a primo impatto, a guardare il film natalizio.
In realtà tutto stava facendo tranne che guardare il film che stavano trasmettendo in tv.
Aveva passato l'ultima ora a fantasticare.

<< Bhè..ecco, è solo che...la tua conversazione con Heric mi è sembrata particolarmente..come dire -? >> Iniziò a spiegare la donna, un pò in difficoltà col termine da usare.

<< Illuminante! >> Accorse in aiuto, l'attrice, seduta sulla poltrona.

 << Già.. >> Mormorò allora la scrittrice.

<< DIMMI ROSSANA. QUEL TEPPISTA TI HA DETTO QUALCOSA DI POCO CARINO? TI HA FATTO DEL MALE? SE TI HA TRATTATO IRRISPETTOSAMENTE DEVI DIRMELO. ME NE OCCUPERò IO. >> Gridò Robbie, a quel punto, preoccupato e geloso, avvicinandosi alla ragazza che lo guardò accigliata e confusa.

<< Sta calmo, Robbie. Dovresti aver capito ormai, quanto Heric rispetti e tenga alla nostra Rossana. >> Ribattè la Smith, sorridendo, facendo arrossire la figlia.

<< Uhm... Sì..però.. >> Farfugliò, con tono e occhi tristi, il manager, mentre Alicia rispose,dandogli un'occhiataccia :

<< Niente ma. >>

<< Oh.. Bhè, cosa posso dire... è tutto apposto adesso. Ci siamo chiariti e credo che questo sia un nuovo inizio ,per noi. >>
Dicendo ciò, la giovane si alzò ed andò a dormire, accompagnando sua sorella minore, che stava sonnecchiando accanto a lei, da 10 minuti buoni ormai.

"Non finisce qui" Pensarono contemporaneamente le due donne, mentre la guardavano allontanarsi.


26 dicembre
ore 11 e 30

<< Sana!!Marika!!!! Siete pronte? >> Fece Catherine, con tono di voce alto, facendosi sentire dalle due sorelle che si stavano preparando in camera da letto della giovane attrice.

<< Eccomi mammina! Quasi. Manca solo il tocco finale. >> Esclamò poi la sorella maggiore, sorridendo radiosa e facendo un giro su se stessa per farsi ammirare.

<< Uhm... Per una volta sei in perfetto orario. Non avrei mai pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui saresti stata puntuale. >> Commentò la madre, con tono divertito e ironico.

<< Bhè.. oggi è una giornata importante e speciale. Non posso far tardi e poi volevo salutare Marika,con calma, prima di scappare via. >>

<< Fatti guardare bene. Sei bellissima, figliola.. ma manca qualcosa. Vuoi per caso uscire in ciabatte? >> Domandò la signora, osservandola bene per poi sorridere ,vedendo che cosa aveva ai piedi la ragazza.

<< Cosa? No...ma sai quanto detesti i tacchi, così sto rimandando l'inevitabile. >> Ribattè Sana,mettendo il muso.

<< Vai a metterli altrimenti farai tardi. Ma vai a piedi? >> Disse la donna, con tono autorevole.

<< AHahhahhah dici sul serio mammina? Ti sei dimenticata della mia frase di poco fa? >> Ribattè la giovane, ridendo, usando un tono sarcastico.

<< Bhè...ma la chiesa è a 2 passi. Vuoi dirmi che non ti va di camminare? Sei diventata così pigra? >> Domandò allora la madre,prendendola in giro.

<< No..è solo che ho paura di cadere con quei trampoli. Le scarpe me le hanno scelte le ragazze. Sinceramente io non le avrei mai comprate. L'ho fatto solo per farle contente. >> Ribattè l'attrice, con tono melodrammatico, andando a prendere , molto poco entusiasticamente, le scarpe che aveva lanciato vicino al divano.

In quel momento , un rintoccò fece sobbalzare entrambe, mentre girandosi poi Sana vide sua sorella raggiungerle, scendendo dalle scale.

<< Salvata dal campanello. >> Mormorò Catherine, avvicinandosi alla porta, per poi aprire.
Non aveva ancora avuto modo di parlare a Sana della sua situazione con Heric e voleva farlo prima che se ne andasse , ma evidentemente non era giornata.

<< Buongiorno! Oh Sana...ma sei stupenda! >> Disse subito la donna ,che era appena arrivata, sorridendo alle persone davanti a lei.

<< Grazie.. ma non è niente di che,alla fine. >> Disse Rossana, imbarazzata.

<< Marika, tua mamma è qui! >> Urlò Catherine, girandosi verso le scale , pe poi rendersi conto che la ragazza era scesa poco prima e non se ne era neanche accorta.
Era decisamente più educata , calma e civile di Sana.

<< Sono sicura che anche ad Heric piacerà molto. >> Affermò a quel punto la signora Smith, con tono casuale, facendo arrossire la figlia.

<< Mamma! >> Esclamò Sana, rossa per l'imbarazzo.

<< Eh? Non capisco.. >> Fece a quel punto, confusa, la madre biologica dell'attrice,alternando lo sguardo fra la scrittrice e la figlia.

<< Non sai cosa ti sei persa ieri sera.. saresti dovuta esserci! >> Le disse la donna. avvicinandosi.

<< Perchè? Racconta! Racconta! >> Rispose l'altra, curiosa.

<< Ma insomma. Smettetela di spettegolare! E poi sono cose private. Non mi piace che ci prendiate in giro così. >> Urlò, poco dopo, con tono isterico, Sana, mentre si allontanava dalle madri, che la fissarono col sorriso sulle labbra.

<< Ma tesoro, nessuno vuole prenderti in giro. Anzi. >> Le gridò dietro Catherine , ma ormai la ragazza era già fuori la loro portata.
10 minuti dopo, Sana aveva finito di truccarsi e dopo aver salutato e abbracciato Marika e la sua madre biologicam si era recata a casa di Alyssa dove la stavano apsettando per le foto di routine a casa della sposa.
Il fotografo l'aveva raccomandato lei, poichè era un amico ed era una persona fidata.
Un grande talento, secondo l'attrice. Aveva lavorato con lui per la maggior parte dei suoi photoshoots e sapeva che faceva delle bellissime foto.
Era così eccitata. Manco fosse lei quella che doveva sposarsi.
Appena aveva visto la sua amica d'infanzia  in abito da sposa ,era scoppiata a piangere, rovinando quasi completamente il suo trucco. Fortuna che c'era anche Funny a dare una mano.
Arrivarono tutte insieme in chiesa alle 12 in punto e si prepararono ai loro posti.
Prima sarebbero entrati insieme i testimoni, Sana e Heric, successivamente la sposa avrebbe varcato la soglia raggiungendo l'altare e il suo amato, acccompagnata da suo padre, come da tradizione.
Alyssa era bellissima e sembrava una principessa delle fiabe.
La marcia nuziale iniziò a risuonare.
"Ci siamo" Disse fra se e se Sana, mettendosi in posizione, vedendo avanzare Heric, nel suo bellissimo smoking, in tutto il suo splendore.
Il biondo era da togliere il fiato. I due si guardarono e si sorrisero rossi in viso.
Era la prima volta che si rivedevano dalla cena della vigilia ed erano entrambi nervosi.
Gli sudavano le mani. Poi Sana si mise a braccetto, come la tradizione voleva e con calma i due attraversarono la navata insieme, fermandosi per poi dividersi e mettendosi ai lati opposti.
Si riguardarono brevemente prima di rivolgere la loro attenzione alla sposa che aveva appena iniziato a camminare verso di loro.
Quello scambio di sguardi non era passato inosservato dalla castana amica dei due, che sorrise sorniona, facendosi un'appunto mentale.
Nel frattempo anche il suo cavaliere, con cui aveva fatto pace il giorno prima,aveva fato la sua comparsa,sedendosi accanto a lei.
Terence era così emozionato alla vista della sua Alyssa che iniziò quasi subito a piangere, per poi singhiozzare. In quel momento ,l'intevento fulmineo di Heric era stato provvidenziale e la cerimonia proseguì senza intoppi.
Il prete iniziò col dire le solite parole di rito e pochi minuti dopo ,arrivò il tanto atteso momento delle promesse. Promesse che i due aveva concordato di eliminare , ma che poi a sorpresa avevano lasciato, considerandolo un gesto importante.
Quella era una delle tante motivazioni per cui erano fatti l'una per l altro.
Terence fu il primo ad iniziare.
Un pò commosso e con la voce tremante, disse, sorridendo, tenendo la mano della sua amata, che lo guardava con amore:
<< Lo so. Pensavamo di sorprenderci l'un l'altra, giusto? Avevamo deciso di non recitare e scrivere le nostre promesse perchè ci sembrava un pò stupido..e soprattutto strano.
Non ne avevamo bisogno,vero? invece poi ci abbiamo ripensato entrambi, a quanto pare.
Cara, dolce, Alyssa... devo dirti alcune cose prima di iniziare la nostra vita insieme.
Molti sperano di trovare quel grande amore, quello unico e irripetibile...quello che ti capita una sola volta nella vita. io l'ho trovato e forse non me ne sarei accorto se non fosse stato per te. A volte non si vede che la cosa migliore che potrebbe capitarti è proprio davanti ai tuoi occhi, sotto il tuo naso. Fortunatamente tu hai capito prima di me che siamo destinati a stare insieme e ti sei fatta avanti e ringrazio ogni giorno che tu l'abbia fatto Sono così felice e grato di averti incontrato,di averti trovato così presto nella vita. Tu sei la mia anima gemella e sei perfetta per me. L'ho capito la prima volta che ti ho baciato, e quando ti ho stretta a me quella sera prima di dirti che ti amavo, ho realizzato che non potevo immaginare di passare la mia vita con nessun altro,se non con te. Abbiamo avuti i nostri alti e bassi,come è normale e giusto che sia, ma siamo ancora qui,dopo 10 anni e non posso credere che una persona così dolce,bella,pura e altruista come te ,possa aver deciso di stare con uno come me. Tu sei un dono che probabilmente non merito ,ma che cercherò di meritare per il resto dei miei giorni. Ti prometto che ci sarò sempre per te e per la nostra famiglia. Cercherò di renderti felice ogni giorno della nosta vita insieme. Diventerà la mia missione. Ti sosterrò e aiuterò sempre. Ci sarò se e quando ne avrai bisogno. Potrai sempre contare su di me e se c'è una cosa di cui sono sicuro è che nonostante tutto ciò che protrebbe capitare d'ora in avanti, non importa se resteremo insieme oppure no, non importa dove saremo o con chi, io sarò sempre, onestamente, veramente, completamente, totalmente innamorato di te e questo non potrà mai cambiare. Spero di non piangere ed arrivare fino in fondo a questo discorso. Dunque.. Voglio dirti grazie per essere stata sempre presente, anche nelle piccole cose, per avermi sempre supportato e sopportato, in tutti questi anni, e per avermi sempre ascoltato e capito. Non deve essere stato facile , ma tu sei una persona così speciale, unica. Sei compassionevole, sei premurosa,sei leale e sono sicuro che sarai una madre e una moglie amorevole e meravigliosa. Sono davvero, davvero fortunato ad averti nella mia vita e ti prometto che farò del renderti felice, la mia missione quotidiana. Niente mi fa più piacere ,durante la giornata, del tuo splendido sorriso.
Non potrei vivere senza di te.  Tu sei la gioia del mio cuore. Sei l'ultima persona che voglio vedere prima di andare a dormire e la prima persona ,appena sveglio al mattino. Da quando sto con te, la mia vita è diventata straordinaria. è più bella e colorata. Tu mi hai insegnato ad essere migliore, ad esprimere il meglio di me e quando io ero vulnerabile, tu sei stata forte. Mi hai anche insegnato a non aver paura del domani e di ciò che verrà.
So che qualunque cosa accadrà, la affronteremo insieme e non posso immaginare al mio fianco, una persona migliore e più perfetta e adatta di te.
Prometto quindi di amarti , esserti amico, esserti leale e fedele sempre ed essere il tuo complice, finchè morte non ci separi. >>

A quel punto, i futuri sposi stavano entrambi piangendo e Terence aveva fatto emozionare mezza chiesa, incluse Sana e Funny.
Una volta che la ragazza si era ripresa, circa un minuto dopo, Alyssa sospirò e tirò su col naso. Era il suo turno.
Anch'ella, emozionata, stringendo forte le mani del ragazzo di fronte a lei, disse con tono sicuro e voce bassa, guardandolo seria:

<< Ah..tesoruccio. Ho pensato la stessa cosa.. Non mi sembrava giusto e avevo bisogno di dire 2 paroline anche io. Quindi.. mio dolce, tenero, premuroso e gentile Terence.
In qualche modo la mia anima..il mio corpo hanno sempre saputo che le nostre mani erano destinate a tenersi l'un l'altra. Senza paura e per sempre. Per questo...non mi e' mai sembrato come se...stessi cominciando a conoscerti. e' sempre sembrato come se ti stessi ricordando. Come se, qualsiasi vita io e te avessimo vissuto, avessimo scelto di tornare, di ritrovarci e innamorarci ,ancora e ancora, per tutta l'eternità.
E mi sento davvero fortunata ad averti trovato così presto in questa vita, e tutto quello che voglio fare... tutto quello che ho sempre voluto fare...è trascorrere la mia vita amandoti.
Tu sei la mia casa, Terence. Sei il mio porto sicuro. Sei la mia luce nell'oscurità. So,nel profondo del mio cuore, che non potrei mai amare nessuno come amo te e mi sento fortunata perchè so che un'amore come il nostro non è facile da trovare. Ti amo, tesoro mio e voglio vivere la mia vita nel calore del tuo sorriso e nella forza del tuo abbraccio.
Ti prometto di esserti sempre accanto, di aiutarti e supportarti, di essere tua amica, tua complice, finchè morte non ci separi. >>
Alla fine di quelle parole , Sana e Heric e Funny e Brad si scambiarono un veloce sguardo.
Poi il prete fece le fatidiche domande e i due fidanzati si dissero finalmente sì e si baciarono dolcemente fra applausi e commozione generale.
Terminate le foto, tutti gli invitati lasciarono la chiesa e si recarono nel luogo dove si sarebbe tenuto il ricevimento.
Dopo essersi seduti ed aver iniziato a mangiare, prima di iniziare le danze, arrivò il momento del brindisi.
<< L’amore non è amore se cambia quando affronta delle difficoltà. E’qualcosa di tenace che supera le tempeste e non vacilla mai. L’amore non cambia in tempi brevi, con il passare delle ore o settimane, a si rafforza anche sul limitare di un funesto destino.
il vero amore non conosce distanza, non sbiadisce con il tempo , ma si rafforza nella dolcezza dei ricordi.
L'amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso. L'amore non è mai presuntuoso o pieno di se. Non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore.
L'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ,ma si delizia della verità.
È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta.
Io vi auguro di essere sempre così felici..come adesso, amici miei. Vi voglio bene ragazzi. Auguri!!!!! >> Disse Sana, alzando il bicchiere, guardando i suoi amici, con le lacrime agli occhi.
Alyssa e Terence,anche loro commossi, la ringraziarono e dopo Sana ,coadiuvata da Heric,seduto di fianco a lei, che faceva solo eco alle sue parole, annuendo,  anche Funny decise di alzare il calice e brindare ai giovani neo sposi, dicendo:
" Credo nel vero amore. Credo nell’ amore a prima vista. Credo che l’amore conquisti ogni cosa e che smuova le montagne. Questo non significa che non ci saranno giorni difficili o difficoltà da affrontare perché ci saranno. Ma trovare quella persona che fa per te e sapere che quella persona ti ama a sua volta ,rende tutto molto più semplice. Voi siete la prova che l'anima gemella esiste e sono felice di essere con voi in un momento tanto gioioso e importante nelle vostre vite. Vi voglio bene ragazzi e vi auguro di passare il resto della vostra vita insieme. Felici anche solo la metà di come siete oggi. Meritate il meglio. "

I due sposi, dopo aver ringraziato per le loro belle parole ,Funny e aver abbracciato i due testimoni, seduti lì vicino a  loro,  erano stati chiamati al centro della pista per il primo ballo da sposati.
Le due ragazze, romantiche e curiose di vedere come Terence se la sarebbe cavata, decisero di alzarsi e seguirli per vederli ballare insieme.
<< Stai piangendo? >> Chiese Funny all'amica, che si stava asciugando le lacrime, mentre guardava la coppia danzare felicemente, con il sorriso sulle labbra.
Trasmettevano gioia pura.

<< Guarda che lo stai facendo anche tu. >> Ribattè Sana, guardandola di traverso, per poi sorridere.

<< Adesso, anche i testimoni in pista! Per favore. >> Gridò,all'improvviso, il deejay al microfono.
Sana e Heric a quel punto sbiancarono,maledicendo gli sposi e il deejay stesso.
Non potevano tirarsi indietro..pensò lei e in fondo, non è che ballando, tutti avrebbero capito che le cose fra loro erano diverse. Sperava solo di fare bella figura, ma credeva che Heric non si sarebbe presentato in pista, che non si sarebbe alzato dalla sedia, che si sarebbe rifiutato ,guardando male il deejay e chiunque avesse osato dirgli cosa fare.
Entrambi sussultarono,ma stranamente, Heric decise, di sua spontanea volontà, di raggiungere ,con calma, le sue amiche, che stavano ferme ad osservare e a commentare gli sposi che ballavano.
Sana ,convinta che Heric non si sarebbe presentato, pensò di riandarsi a sedere.

Nel frattempo:

<< Hei dolcezza! >> Esclamò Brad, avvicinandosi da dietro, abbracciando la sua ragazza, che rimase sorpresa e poi disse, sorridendo dolcemente,accarezzando il suo braccio:

<< Hei bellissimo. Credevo ti fossi dimenticato di me. >>

<< Non potrei mai. >> Ribattè il ragazzo, con tono sicuro, posando un lieve bacio sulla guancia della giovane, che arrossì a quel gesto e alle parole.

<< Ti va di ballare con me? >> Chiese il biondo, prendendo la mano della ragazza come un vero cavaliere, mentre lei ,felice, rispose, facendo una specie di inchino:

<< Con vero piacere. >>

<< Perchè quella faccia? >> Fece poi Funny, guardando l'amica che aveva un'espressione tra il divertito e il disgustato. Quasi come se,silenziosamente,  li stesse prendendo in giro.

<< Uhm? No niente... è che non credevo d trovare una coppia ancora più smielata di Terence e Alyssa. >> Disse ,ridendo, la rossa, indicando gli sposi e infine loro.

<< Hei! >> Risposero i due ragazzi ,in coro, contrariati.

<< Aahhah sai, penso che venga naturale.. quando sei con la persona che ami. >> Esclamò ,poco dopo, Brad, vedendo ,con la coda dell'occhio, Heric alzarsi in piedi, per raggiungerli.

<< Mah..se lo dici tu. io vado a mangiare. >> Disse Sana, mentre la castana ribattè immediatamente,provocandola e correggendola:

<< Ad abbuffarti, vorrai dire! >>  per poi sorridere all'espressione dell'amica e aggiungere:

<< Hei! Non guardarmi in quel modo. è la verità! >>

<< Anche se fosse, posso permetterlo. Guarda che fisico che ho! >> Se ne uscì a quel punto la ragazza,facendo cenno al suo corpo.

<< Già.. e non sono l'unica che lo ha notato. Hai visto che Heric non ti ha tolto gli occhi di dosso da quando siamo entrati? >> Le fece notare, successivamente, l'amica,che alla risposta negativa della rossa ,che disse:
<< Dici? No, non me ne sono accorta. >> si mise una mano dulla fronte,per poi rispondere, con tono abbattuto e triste:

<< Te pareva.  Io non ce la posso fare con voi due. Siete due idioti. >>

<< Chi sarebbero gli idioti? >> Le chiese Heric, spuntandole davanti in quell'istante.
Sana divenne rossa, mentre Funny guardandolo con tono di sfida, ribattè dicendo,gesticolando:

<< VOI DUE! >>

<< Andiamo? >> Domandò il biondino,rivolgendosi alla rossa , indicando la pista di ballo, sotto gli occhi scioccati delle due ragazze, ignorando l'amica dai capelli castani.
Brad nel frattempo sorrise, capendo che nel'aria c'era un'atmosfera diversa.
Si avvicinò alla sua ragazza e per mano, la portò lontano da Sana e Heric che si scambiarono un timido e breve sguardo. titubanti e poi  in imbarazzo si avvicinarono al centro della pista. Si fermarono, l'una davanti all'altro, per poi mettersi in posizione.
Appena i due si toccarono, una scarica elettrica pervase i loro corpi all'istante.
L'aria stessa intorno a loro pareva elettrica.
I due sembravano in una bolla. Tutto intorno a loro era sparito.
Partì, in quel momento, una nota canzone. Era una delle preferite di Rossana.
https://www.youtube.com/watch?v=JMw2rfhgmlA

"When you're crying
I will always be with you
When you're feelin' blue,
I will always smile to you
Sadness blows you in to cry
But I won't cry for yesterday
God knows well where you're going to
It's a lonely way

When you're crying
I will always be with you
When you're feelin' blue,
I will always smile.
When you're sighing
I will always be with you
When you're feelin' blue,
I will stand beside you
When you're crying
I will always be with you
When you're feelin' blue,
I will always smile."

Heric la tirò più vicino e fece scivolare le sue braccia intorno a lei.
I loro corpi aderivano - perfettamente c'era da aggiungere - a tal punto che la ragazza potè sentire la stoffa ruvida della sua giacca.
Sana si sentva come se tutto si muovesse a rallentatore. Non riusciva a muoversi, era bloccata.. a causa di Heric. A causa di quello sguardo che conosceva bene.
Il modo in cui la stava guardando le faceva mancare il respiro e girare la testa.
Le sembrava di fluttuare. Si sentiva leggera e pesante allo stesso tempo.
Poi , lei si avvicino a lui, appoggiando la testa sul suo cuore che batteva forte, aggrappandosi a lui come se ne valesse della sua vita e in quel momento sentirono la magia, la tensione fra di loro. Quel legame indistruttibile, quel collegamento folle e inspiegabile fra di loro era quasi tangibile.Si poteva percepire. Il loro amore era palpabile nell'aria.
Per quanto riguardava Heric, gli piaceva tenerla stretta.
Averla tra le sue braccia ,sentirla così rilassata contro il suo corpo, diede al giovane una sensazione calda e piacevole. Si sentiva più leggero...felice.
Sapeva, in cuor suo, che non si sarebbe mai sentito in quel modo con nessun altro,al mondo.
Lei era unica.. ed era perfetta per lui.


<< ..Vedi, io non posso stare con nessuna ,se non con te >> Sussurrò, improvvisamente, al'orecchio di lei, Heric, aprendole il suo cuore, accarezzandole la guancia, per poi spostarle delicatamente una ciocca di capelli ribelli ed infilarla dietro l'orecchio destro.
Quella piccola dichiarazione era quanto di più di romantico e sincero la ragazza avrebbe mai potuto ottenere,da lui. Era forse anche meglio di un Ti amo a suo parere, conoscendolo.
Il respirò le si bloccò in gola e realizzando la loro vicinanza,il suo cuore iniziò a battere all'impazzata. Non sapeva cosa fare.
Da una parte, voleva rispondere a quelle meravigliose parole dettate dal cuore, dall'altra sentiva troppo caldo e stava iniziando a sudare.Era spaventata da ciò che stava provando.
Decise di essere forte e coraggiosa, proprio come era stato Heric poco prima.
Sapeva che non era stato facile per lui, abbassare la guardia con lei e rivelarle i suoi sentimenti, per quanto l'avesse fatto in un modo tutto suo.

<< Sai una cosa, Heric? >> Disse lei, dandogli un sorriso, più luminoso della sala in cui stavano ballando.

<< Uhm? >> Fece lui, guardandola curioso, in segno di risposta.

<< Sono felice. >> Affermò lei, con tono sincero e sicuro, lanciandogli uno sguardo intenso per fargli capire che ciò che diceva ,era l'assoluta verità. Ed era davvero così.
Era importante per lei, che Heric lo sapesse, che realizzasse che era riuscito a renderla felice, con poche parole, pochi gesti, semplicemente perchè era lì con lei, e la sua presenza era ciò che contava di più per la giovane, che continuò a sorridergli come se avesse vinto alla lotteria.

<< E sai  un'altra cosa? Per la mia felicità, tu sei assolutamente necessario. >> Aggiunse poco dopo, Rossana,  sospirando, riposizionsandosi come prima, con ancora  il sorriso sulle labbra.

<< Quando sei diventata così sdolcinata? >> Le disse il biondino, per prenderla in giro.

<< Oh stai zitto, brutto idiota che non sei altro. >> Ribattè lei, dandogli una gomitata e sbuffando,come al solito.

Al termine della canzone, Sana aveva ancora una cosa da fare. Voleva rendere le cose ufficiali e visto che probabilmente Heric non le avrebbe chiesto niente,pensando che andasse bene così, decise di fare il grande passo lei.
Si fece nuovamente coraggio, fermò i suoi movimenti e guardando quegli occhi ambrati che tanto amava, domandò,seria:

<< So che probabilmente è una cosa che dovresti chiedere tu a me e non il contrario..ma non ce la faccio più ad aspettare. Heric? Vuoi essere il mio ragazzo? >>

<< Non mi dispiacerebbe >>  Fu la risposta secca di Heric, che , come tutti sappiamo, voleva dire che era assolutamente d'accordo.
Successivamente Heric ,sorridendo, si staccò di poco  da lei, dandole un dolce e tenero bacio sulla fronte, mentre lei si teneva stretta a lui, col cuore gonfio di gioia.
Avevano,senza accorgersene, anche smesso di ballare, per assaporare meglio quel loro unico momento...che profumava di un nuovo inizio.
Entrambi spevano che non sarebbe stato affatto facile,fra loro,  anzi.. Sarebbe stato molto difficile, ma avevano affrontato di tutto insieme e separati,negli ultimi 10 anni. Erano preparati stavolta.Qualsiasi ostacolo avrebbero dovuto superare, lo avrebbero fatto insieme ed avrebbero vinto, perchè adesso sapevano , erano sicuri, di amarsi ed essere ricambiati e non avrebbero permesso a niente e nessuno di mettersi in mezzo. Neanche a loro stessi.

I legami che ci vincolano a volte sono impossibili da spiegare. Ci uniscono anche quando sembra che i legami si debbano spezzare. Certi legami sfidano le distanze e il tempo e la logica,perchè¨ci sono legami che sono semplicemente destinati ad esistere.


Salve a tutti. Voi direte.. Era ora! E avreste ragione. Purtroppo non ho avuto molto tempo nelle passate settimane e come sapete, volevo scrivere un bel finale per questa storia, quindi mi ci sono messa d'impegno in questi giorni ed ho voluto postare oggi l'ultimo capitolo,perchè è il mio compleanno. Spero sinceramente che questo capitolo vi piaccia. Come sempre, io sono qui ed attendo le vostre recensioni con le vostre opinioni. Volevo poi informarvi che ho omaggiato il manga,usando le frasi : "Vedi, io non posso stare con nessuna ,se non con te" e "Per la mia felicità, tu sei assolutamente necessario". Lasciatemi infine ringraziare ,ancora una volta, tutti voi per aver seguito con tanto entusiasmo e affetto, la mia storia. xo xo Federica




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