Fin quando sorge il sole

di Occhi di nebbia
(/viewuser.php?uid=641389)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



 
 
“Dovrei prepararmi, sai? Non posso sconfiggere Achille in camicia da notte.”
Rise lui, con la testa abbandonata sul cuscino e il volto di lei così vicino da poterla baciare senza fatica.
“È ancora buio fuori, Ettore. Mancano ore alla battaglia.”
La donna volse lo sguardo al marito e gli accarezzò il petto nudo dolcemente: “Vincerai domani, non è vero? Vincerai per me, lo prometti?”
La sua era quasi una supplica e l’uomo voltò la testa verso la finestra: non sarebbe riuscito a sostenere quello sguardo sapendo di non poterle promettere nulla.
Non sapeva chi avrebbe avuto la meglio, solo gli dei avevano questo potere.
Poteva sperare, nulla di più.
“Certo che vincerò, te lo prometto. Lo batterò, così la guerra finirà e noi due potremo iniziare di nuovo a vivere una vita normale con nostro figlio”.
Lo disse con la voce incrinata e gli occhi umidi sperando che la sua sposa non se ne accorgesse.
“Tu lo sai che io ti amo, vero? Ti amo più di qualsiasi cosa. E se non dovessi farcela, ricordalo. Ricordalo sempre. Io ti amo.”
Aggiunse, questa volta guardandola negli occhi e carezzandole la guancia. Poi la baciò lentamente, come se avesse paura di romperla.
“Lo so e ti prometto che non me lo dimenticherò mai. Ma ora non andare.” lo bloccò lei prima che si alzasse dal letto.
Posò la testa nell’incavo della sua spalla e si rannicchiò contro il suo corpo: “Resta con me fin quando sorge il sole.”




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3595539