Note:
Buonsalve, eccomi con a seconda flash della Christmas Challenge.
È una future!fic, Derek e Stiles sono sposati
perché hanno bisogno di tata tanta felicità,
è stranamente una commedia... hanno due gemelle
perché non riuscivo a decidere quale nome avrebber dato alla
figlia: se Claudia o Talia, e allora gliele ho appioppate entrambe XD
che poi devo dire che mentre scrivevo l'idea delle due gemelline
Stilinski-Hale mi ha stuzzicata parecchio!
Doveva essere rating verde, poi ho immaginato Stiles fare il bastardo
per convincere Derek e ho immaginato la conversazione grottesca su
Babbo Natale col frustino, per intenderci XD quindi adesso ho messo
arancione più per scopi precauzionali che per altro!
★Iniziativa:
Questa storia partecipa al contest “Christmas
Game – Puzzle Time” a cura di
Fanwriter.it!
★Numero Parole: 761.
★Prompt/Traccia: 37. Future!AU dove A e B sono genitori e preparano il
Natale. BONUS se uno dei due convince l'altro/a a vestirsi da Babbo
Natale/Elfo/Renna.
Everithing
for Santa Claus
«Non
se ne parla!» decretò con tono secco e nervoso
Derek,
lasciando Stiles a gambe incrociate sul letto mentre si chiudeva in
bagno per
porre fine a quella stupida conversazione.
«Oh, andiamo Derek, non fare il guastafeste»
sentì
borbottare grazie al proprio udito da licantropo dall’altro
lato del muro.
Stiles sbuffò esasperato, non chiedeva mica molto in fin dei
conti, solo che
durante la vigilia di Natale un Babbo Natale passasse da casa di
suo
padre, durante la cena, a lasciare dei regali a Claudia e Talia.
Sentì Stiles alzarsi dal letto, inciampare sulla trapunta
per metà buttata a terra e imprecare a mezza voce
perché aveva sbattuto la
spalla all’armadio. Derek sapeva che stava andando da lui,
per continuare ad
ammorbarlo con quella malsana idea che lo aveva colto qualche ora
prima, quando
le due gemelle che assomigliavano fin troppo a
quell’impiastro avevano iniziato
a confabulare circa un modo per sorprendere Babbo Natale a mangiare
biscotti.
Stiles era andato decisamente fuori di testa, in quel momento.
«Oh, Derek… non
sarebbe meraviglioso se allo scoccare della mezzanotte Babbo Natale si
facesse
sorprendere dalle nostre adorabili bambine?»
No, non era assolutamente meraviglioso, fu il pensiero
terrorizzato di Derek.
Era un disastro di proporzioni colossali.
Le loro due meravigliose
creature avevano preso fin troppi geni dal padre e dalla madre
surrogata,
ragion per cui, oltre agli occhi ambrati di Stiles e ai capelli
rossicci di
Lydia, avevano ereditato anche una spiccatissima intelligenza,
l’attitudine a
elaborare piani machiavellici e una buona dose di amoralità.
Talia aveva pensato di aggiungere del sonnifero nel
bicchiere di latte da offrire a Babbo Natale, Claudia voleva rapirlo
per
poterne carpire i segreti. Quelle due tenere creature erano due mostri
sotto
mentite spoglie e Derek non voleva assolutamente ritrovarsi sotto il
fuoco
nemico delle sue figlie, avrebbe sacrificato Stiles, piuttosto.
«Derek Hale,» tuonò Stiles aprendo la
porta del bagno e
stagliandosi fiero dietro Derek, che lo fissava dallo specchio
«non osare mai
più sbattere la porta in quel modo!»
Derek corrugò le sopracciglia. «Sei tu che hai
aperto di
slancio, io ho appoggiato la porta in maniera del tutto
tranquilla…»
Stiles scacciò quelle parole con un gesto della mano, era un
idiota amante del dramma. «Le mie figlie vogliono Babbo
Natale e lo avranno,
hai capito?»
«Vestiti da ciccione barbuto allora, io resterò a
guardare
la scena…» gli rispose piccato.
«Oh, ma per favore, negli anni la mia conformazione fisica
non è cambiata, al massimo posso vestirmi da Elfo»
borbottò incrociando le
braccia al petto. Derek sbuffò stanco.
«Mi massacreranno, Stiles. Ho sentito Talia suggerire a sua
sorella di usare lo strozzalupo per indebolirlo…»
«Uhm…» si grattò la nuca
Stiles «forse dovremmo spiegare
loro che i metodi Stilinski si utilizzano solo con i cattivi»
mormorò
imbarazzato.
«Già, forse dovremmo…»
ripeté Derek.
«È solo che…»
cercò di spiegare Stiles gesticolando «sono
così emozionate dall’idea che Babbo Natale
verrà a portare loro i regali, che
volevo accontentarle e nessuno a parte me e te potrebbe mai fare questo
per
loro, e io sono vagamente riconoscibile per il colore degli
occhi…»
Derek stava per cedere, lo sapeva.
Stiles iniziò a mordersi un labbro e Derek iniziò
a odiarlo.
«Potrei ringraziarti in qualsiasi
modo, Derek. Potrei anche vestirmi da folletto di Babbo
Natale…»
Derek scoppiò a ridere di gusto.
«Ehi, non puoi scoppiare a ridere mentre cerco di mettere su
l’espressione più scopabile del mio intero
repertorio, mi fai crollare
l’autostima…» rispose indignato Stiles a
quella risata.
«Dimmi che non mi stai proponendo dei giochi erotici a tema
Babbo Natale che punisce l’Elfo
aiutante…»
«Derek, ti sto proponendo qualsiasi cosa possa convincerti a
metterti su quel fottuto e ridicolo abito rosso e far felici le nostre
bambine,» sospirò avvicinandoglisi e abbassando la
voce per renderla più roca
«quindi se vuoi punirmi con addosso la barba bianca fai
pure» disse
abbassandosi fino a mettersi in ginocchio a terra e
abbassò i pantaloni
della tuta di Derek, che si aggrappo con entrambe le mani al lavabo su
cui era
appoggiato. «Intanto mi porto avanti con il lavoro»
sussurrò facendolo
sospirare di piacere.
«Ti odio…» mormorò Derek con
voce spezzata mentre Stiles lo
prendeva tutto in bocca.
«Ah, ah…» rispose
annoiato «ridimmelo quando ti farò
venire.»
Derek imprecò e strinse forte le nocche. Stiles era un
bastardo sadico e lui lo odiava e – Dio del cielo –
amava il modo in cui sapeva
muovere la lingua.
«D’accordo. D’ACCORDO! Basta che ti dai
una mossa» disse
affannato. Stiles ghignò compiaciuto e andò
avanti finché Derek non fu più in
grado di elaborare un pensiero coerente.
|