Solito disclaimer: Matthew e Brian
appartengono solo a loro
stessi, io non so niente di loro e dei loro sentimenti e tutta questa
è
purissima finzione, e chiaramente non vedrò mai un centesimo
per quello che
scrivo u.u e d’altronde nessuno mi ci pagherebbe XD
*
Dolce è
il dolore che porti negli occhi
Quanto il perdersi
dentro di te,
ed il lieve
infuriare di rabbia che porti
aggrappata alla
fragilità.
Sembra che sia il mio destino, sembra
proprio che la natura
mi comandi di fare sempre la stessa cosa.
Succede sempre, ma io non lo voglio
mai davvero.
Non desidero mai vedere quello
sguardo che mi fissa in quel
modo…ma ogni volta quei tuoi splendidi occhi azzurri si
fanno lucidi e tristi.
Non voglio ferirti, ma succede ogni
volta che litighiamo,
perché le mie labbra sono abituate a dire parole cattive,
che agiscono come dei
coltelli, ne sono consapevole.
E tu mi mormori parole false cercando
di ferirmi quanto lo
faccio io, perché è il tuo orgoglio la prima cosa
che devi salvaguardare. Ma
quegli occhi teneri e feriti parlano da soli, non vanno
d’accordo con le parole
che dici.
Dormi che
è meglio pensarci domani,
Alla muta distanza
che scorre tra noi,
Quando non sei
vicino a scaldare i miei sogni
E quando i sogni
nemmeno son qui.
Qual
è la cura per queste ferite?
Cosa può diminuire il dolore?
Dormi,
Matt. Dormi accanto a me,
dimenticheremo presto tutto. Anche se sappiamo che da un momento
all’altro
succederà di nuovo. Perché succederà,
siamo troppo diversi per andare sempre
d’accordo. Certo, mi dispiace che non riusciamo a non
litigare e a non
mutilarci l’anima a vicenda. Ma te lo dissi una volta, che
malgrado tutto
quest’ape non può fare a meno del proprio miele.
-Vieni-,
dico pazientemente.
Tu
mi fissi, diffidente come un cagnolino
abbandonato in mezzo ad una strada, diffidente perché hai
paura che possa farti
di nuovo del male…
-Fidati,
Matt…non voglio dirti
niente di simile a quello che dicevo prima. A proposito, mi dispiace.
Lo sai
che ho la lingua biforcuta-, cerco di rassicurarti allargando le
braccia.
-Ok…-,
dici piano, e ti avvicini.
Ti
abbraccio forte, e tu borbotti:
-…Ma
sono ancora arrabbiato con
te, Bri.
Lo
so, Matthew, lo so.
-…Ma
tu dormi qui-, completo il
pensiero ad alta voce, e ti faccio sdraiare accanto a me.
E
poi le mie labbra si
inumidiscono a contatto con le tue.
-Devo
dormire?-, chiedi, confuso.
-Dormi!-,
ripeto sorridendo.
Dormi, che
è meglio,
dormi, che
è meglio così.
All’inizio mi guardi
confuso, poi assumi quell’espressione
che hai sempre di rassegnazione di fronte alla mia stranezza, rifletti
il mio
sorriso e chiudi gli occhi.
E’ sempre così
facile intenerirsi quando assumi
quell’espressione beata.
Poi apri gli occhi di colpo e la luce
si riflette per un
momento sulle iridi chiare.
E ridi, vedendo la mia espressione
che quasi sicuramente si
è fatta sognante.
-Brian Molko, ma guarda un
po’…ti brillano gli occhi! E
pensare che tutto il resto del tempo sembri un perfetto bastardo.
Già. Lo sembro.
-Oh, lo sono,
Matthew Bellamy. Tu invece non sei il santerellino che sembri-,
rispondo accompagnandomi
con un ghigno malizioso. Non rispondi alla provocazione, e chiudi gli
occhi di
nuovo.
-Sto bene, adesso-, dici.
Siamo stesi di lato, abbracciati. Non
ci sono risvolti
sessuali o secondi fini, una volta tanto.
Passo le dita fra i tuoi capelli
osservando il cambiamento
dei riflessi su di loro, poi rispondo come soprappensiero:
-Sei ancora arrabbiato?
Sembri pensarci un po’, poi
le tue labbra si aprono
naturalmente in un sorriso di sbieco, indeciso:
-Beh, è sempre difficile
stare arrabbiati con te…in un modo
o nell’altro trovi sempre un modo per farti
perdonare…
C’è una punta
neanche troppo velata di malizia, ed è questo
che mi fa sorridere. Mi piace.
Non immagini quanto
sia dolce sfiorare
Dai tuoi incerti
sorrisi la felicità…
Anche solo per pochi
secondi capire
Che qualcosa di
buono c’è in me.
-…sei sicuro che sia
normale litigare tanto spesso?-, chiedi
poi aprendo gli occhi.
Ti guardo mentre il tuo viso si
accende di curiosità e
aspettativa.
-Come sei stupido, Bellamy. Certo che
no. Ma non rinuncerei
neanche ad uno dei tuoi strilli isterici. Pure se devo sorbirmeli ad
ogni
lagnosa canzone che ti ostini a farmi sentire sperando che me ne
piaccia almeno
una-, rispondo con noncuranza. In realtà le adoro tutte, lo
sai?
E fai un’altra risatina. E
così facile farti ridere, anche
quando sei di cattivo umore, quando non te ne può fregare di
meno del resto del
mondo, una risata riesco sempre a strappartela…Ecco
un’altra cosa che mi piace.
Di questo strano ragazzo pazzo che riposa accanto a me.
-Senti quello che trascina la voce
come se fosse in agonia…
“wheeen I
dreeeeam…I…dreeeam…of
yooour…liiiips…”-,
rispondi trascinando esageratamente la voce in una imitazione di me.
Come prima, cerchi di rispondere per
le rime. Sì, dai,
questa te la abbuono.
-Certo, certo…adesso
dormi-, replico sventolando una mano e
alzando gli occhi al cielo fingendomi scocciato, poi ti do un altro
bacio
tenero mentre tu chiudi le palpebre con un altro sorriso stampato in
viso.
Dormi, che
è meglio per noi.
Dormi, che
è meglio così.
[Allora, questo è una cosina che avevo scritto l'anno scorso
al solo scopo di mettere questa canzone stupenda dei Subsonica in una
fic xD e poi una certa persona (*___*) oggi mi fa "ma dai pubblicala!"
e insomma eccola qui xD quindi grazie a WhereIsMyMind (leggetevi la sua
fic Boys Don't Cry e anche Maybe Someday! Approposito, non dovrei dirlo
ma per i prossimi capitoli c'è una sorpresina XD) ...E
grazie a Muse e Placebo, i primi perché finalmente si sa
qualcosa dell'album...e ai Placebo per aver fatto fare delle
così belle inquadrature a Stef per il video di For What It's
Worth *____*
nel frattempo, spero che qualcuno la legga e gradisca ^^ Alla prossima!]
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