Acquaragia, su una tela appena abbozzata

di Itsamess
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Nick EFP e FORUM: Itsamess/Itsamess
Fandom scelto: Animali Fantastici e dove trovarli
Contesto: nessuno
Coppia: Queenie x Jacob
Rating: giallo
Avvertitimenti/Note: nessuno
Citazione utilizzata per intero: Fa' che gli sia dolce anche la pioggia nelle scarpe, anche la solitudine
Note Autore: nessuna

 
 Acquaragia, su una tela appena abbozzata

Quando la pioggia inizia a cadere lo fa con pudore, con gocce gentili come passi fatti in punta di piedi, ma poi scatena tutta la propria violenza in un impetuoso scroscio d'acqua, non diversamente da una sonata per pianoforte che attacca con qualche nota isolata prima di salire in un crescendo.
Ed è stupido – a cosa non prestiamo attenzione quando proviamo dolore e cerchiamo una distrazione qualsiasi – ma tutto quello che riesci a pensare è che prenderá freddo, sotto questo acquazzone.  
 
Jacob è indietreggiato sotto la pioggia battente senza toglierti gli occhi di dosso, forse nell'ingenua speranza di poter conservare almeno questo ricordo se solo continuerà a guardarti.
Non è cosí.

Una volta che il veleno di velenottero gli sarà entrato in circolo, la memoria di quanto ha vissuto negli ultimi giorni comincerà a sbiadire: le immagini si faranno più sfocate, i suoni più attutiti, ai nomi mancheranno lettere e ai volti mancheranno tratti. E quando anche l'ultimo ricordo sará stato cancellato dalla sua mente, sarà come non essere mai esistita.

Il pensiero ti ferisce più di quanto credessi, eppure non puoi dire di non essere stata avvertita.
Non affezionarti, ti aveva raccomandato Tina, con la stessa espressione grave con cui te lo diceva quando da bambina tornavi a casa con un uccellino dall'ala spezzata e la imploravi di guarirlo perché tu gli incantesimi non li sapevi ancora fare.
Non affezionarti, ti eri ripetuta tu stessa in tono maturo e risoluto, mentre preparavi per un estraneo della cioccolata calda che non sarebbe bastata a farlo restare una notte, figuriamoci tutta la vita.

In fondo questa pioggia è acquaragia su una tela appena abbozzata – tu e Jacob non avete tanti ricordi insieme da perdere, solo ricordi che non verranno mai.

Lui intanto ha chiuso gli occhi e ha sollevato la testa in un gesto che parrebbe coraggioso, mentre è semplicemente il suo modo di arrendersi.
Non spetta soltanto a lui farlo. Gli addii si dicono in due.

Avanzi verso di lui protetta da un ombrello non più trasparente della sua mente, perché se è più semplice leggere chi soffre, leggere i pensieri di Jacob è di una facilità quasi sleale: ricorda tu per entrambi, ti implora.

Glielo prometti senza parlare sfiorandogli una guancia rigata di lacrime e pioggia, anche se in cuor tuo non riesci a decidere se ricordare sia un privilegio o una condanna – se sia peggio soffrire per qualcosa che si ha conosciuto e perduto o avvertire soltanto un vuoto a cui non si sa dare un nome.
Quello di Jacob resterà per sempre in bilico sulle tue labbra, insieme al vostro primo – ultimo – bacio, dal sapore dolceamaro che hanno soltanto i rimpianti e le mandorle tostate.

Devi lasciarlo andare
Togliere la mano dalla sua guancia e il suo pensiero dalla tua testa.

Devi lasciarlo andare
Altrimenti tutta questa cosa dell'amnesia metereologica non sarà servita a nulla.

Hai tempo per una sola preghiera, prima di Smaterializzarti:
Fa' che gli sia dolce anche la pioggia nelle scarpe, anche la solitudine.


 
 




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