Il licantropo blu

di mercurytime
(/viewuser.php?uid=773517)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Blue.
Quel nome che non aveva niente a che vedere con lui. Con i suoi capelli neri come la pece e con i suoi occhi color caramello intenso, da sempre amati da sua nonna. Quel nome che gli era stato dato pensando avrebbe ereditato gli occhi azzurro cielo che caratterizzavano la famiglia Gilius, ereditati anche da sua sorella.
Sua sorella. Colei che a soli 12 anni aveva terminato con successo il giro delle isole e che, a 14, aveva vinto il posto vagante di campione della nuova lega di Alola in un torneo al quale avevano partecipato i migliori allenatori del globo.
La stessa sorella a cui continuavano a paragonarlo. Solo che lui non amava i pokemon, anzi. Lui amava la natura, amava guardare il tramonto, guardare un fiore sbocciare, la ammirare la maestosità del mare, studiare il processo della crescita delle bacche. Non certo i pokemon.
Questa sua passione non era però appoggiata dalla madre, che voleva diventasse un allenatore a tutti i costi. Per questo motivo, complice sua nonna e il suo spropositato amore per il giocane, aveva un orto nascosto nel bosco vicino al Templio del Conflitto.
Ogni giorno si avviava quindi al suo orto, attraversando il fragile ponte di Mele Mele ed entrando poi a passo deciso nel bosco. Ma quel giorno il destino si mise a progettare dei piani che avrebbero cambiato il suo futuro. Mentre attraversava la radura, inciampò e cadde nella parte più profonda della foresta, dove riposavano i pokemon più forti. Spaventato, si mise a cercare un modo per uscire da quel bosco senza attraversarlo. E fu lì che vide un bellissimo esemplare di Lycanrock, sangunante, mentre difendeva il suo cucciolo da due uomini vestiti di nero.
‘Dai Crabominable, finiscilo.’ ordinò il ragazzo alla sua destra,che non l’aveva ancora notato.
Alle spalle del Lycanrock, un piccolo pokemon dalle sembianze di un cagnolino, che avrebbe giurato fosse un Rockruff se non fosse stato per il colorito verdognolo, si mise ad abbaiare nella sua direzione come a cercare aiuto, facendo notare Blue ai due energumeni.
‘Andrew, occupati di quel moccioso.’ Il ragazzo di destra si rivolse al suo complice.
‘Volentieri. Vikavolt, esci fuori e usa scarica sul ragazzo’ Sentenziò lui.
Mentre il Vikavolt si avvicinava, il Lycanrock in un atto di coraggio attacco Crabominable con una potentissima sassata e lo mando K.O. , per poi attaccare anche l’altro pokemon e mettere in fuga i due vestiti di nero, che imprecavano nei confronti del moro e del suo pessimo tempismo.
Il Lycanrock cadde a terra stremato, con un ultimo ululato malinconico, il pokemon rossastro guardò Blue con la tacita richiesta negli occhi di prendersi cura del suo cucciolo. Il piccolo pokemon verdognolo, a cui Blue non riusciva ancora ad attribuire una specie, si avvicinò quindi al corpo della madre, iniziando a morderle dolcemente il pelo come a tentare di farla svegliare, per poi iniziare a piangere una volta capito non ci fosse nulla da fare.
Il giovane coltivatore, in lacrime come il piccolo, si avvicino e strinse il cucciolo tra le braccia. E fu così, che in quella triste giornata quei due si conobbero e diedero inizio a una fantastica avventura insieme.



Ciao a tutti!
Questa è la mia prima storia, nata da un idea malsana quando ho catturato il mio Rockruff shiny. Spero vi piaccia e mi scuso in anticipo per gli errori grammaticali, ma scrivendo dal telefono non riesco a correggerli tutto.
Spero di riuscire ad aggiornare al più presto.
Baci, mercury




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3604751