In cui Howl va in panico

di Inveterate Dreamer
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Purtroppo, nulla di tutto questo mi appartiene, o sarei una persona più felice.

 
In cui Howl va in panico.

“Howl! HOWL!” sente Calcifer ruggire, mentre cerca di ritrovare le tracce della Strega “Howl, Sophie è andata nelle Terre Desolate!”
Per un istante il cuore che brucia tra le fiamme del camino gli si congela in petto.
No. No no no. NO! Pensa subito con un terrore che non osa spiegarsi interamente.
Sophie ha colpito ancora. Pensa poi con quella sorta di esasperazione che sembra pervaderlo sempre più spesso di recente.
Perché, perché, perché quella sciocca ficcanaso non può badare ai fatti suoi, per una volta nella vita? Pensa, preoccupato più di quanto non voglia ammettere, mentre si precipita verso il castello della Strega. Non è più solo una questione di maleficio.
Ha preso Sophie. Pensa mentre la rabbia cieca lo travolge.
Perché diamine le ho lasciato gli stivali delle sette leghe a portata di mano? Pensa mentre accelera, sempre più veloce.
È una trappola. Pensa distrattamente, ma non gli importa più di quel tanto, e la cosa lo sorprende.
Perché non mi importa? Pensa.
È Sophie. Pensa.
Se l’ha toccata anche solo con un dito... Pensa.
Sta andando più veloce di quanto abbia mai pensato fosse possibile. Si romperà l’osso del collo, se lo sente, ma non riesce a rallentare, anzi, accelera, veloce, sempre più veloce.
Resisti Sophie. Pensa.
Ti prego. Resisti. Pensa.
Non mi puoi mollare così. Ti prego. Pensa.
Ho bisogno di te. Pensa.

Accidenti, devo essere un vero disastro, non entro in bagno da due giorni. Non pensa neanche per un istante.





 
Ok, devo dire con mio grande rammarico che non ho ancora avuto occasione di guardare il film e me ne dispiaccio in continuazione. In compenso, oggi ho riletto tutto il libro per la seicentoventimilionesima volta, quindi ecco qua, fresco fresco, questo piccolo coso.
Amo Sophie, amo Howl, amo quel libro e tutti gli altri di madama Diana Wynne Jones su cui sono riuscita a mettere su le mani (che purtroppo al momento sono solo quattro, questo compreso). Quella donna era un assoluto genio. Se riuscite, leggetevi "La congiura di Merlino". Non ve ne pentirete, fidatevi.




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