Presentazioni
Prompt:
“college!AU: compagni di stanza"
---Presentazioni---
«Permesso»
disse un ragazzo biondo, entrando nella stanza.
Il
ragazzo dai capelli neri che si trovava già dentro aveva appena
poggiato la valigia su una sedia e alzò di scatto lo sguardo su di lui.
Il
biondo si sentì quasi minacciato e provò il bisogno di scusarsi: «La
porta era
aperta… Questa è la stanza 214?»
«Sì»
«Beh,
allora siamo appena diventati compagni di stanza» annunciò il
biondo con un sorriso.
Il
moro trattenne il respiro per un secondo, mentre i suoi occhi
fotografavano ogni dettaglio del ragazzo che stava di fronte a lui.
Aveva i capelli
pettinati all’indietro e una giacca scura di pelle che messi insieme
davano l’idea
di qualcuno dotato di fascino sulle ragazze e noncuranza verso tutti
quelli che
riteneva inferiori. Il suo borsone sembrava molto piccolo, segno che
non aveva
portato con sé molte cose utili e le avrebbe chieste al suo compagno di
stanza.
Non era proprio il tipo di cui potesse essere entusiasta.
Il
tono con cui aveva giustificato la propria presenza nella camera,
però, mal si intonava con il ritratto mentale che il moro aveva fatto
di lui:
sembrava che gli importasse di non fare brutta figura. Al ragazzo venne
da
ridere pensando che il biondo cercasse di non sfigurare con lui, che
era
probabilmente il suo opposto in tutto.
Si
scostò per lasciarlo entrare: «Io sono appena arrivato, tu che letto
preferisci?»
Il
biondo si strinse nelle spalle: «Oh, è indifferente, diciamo… quello
vicino alla finestra? O lo volevi tu?»
«No,
è perfetto» al moro rimaneva l’impressione che l’altro avesse paura
di fare la cosa sbagliata.
«Sono
Jace, comunque» si presentò il biondo, buttando il proprio borsone
sul letto.
«Ti
chiami davvero Jace?» domandò stupito «Che nome strano!»
«Beh,
è un’abbreviazione» spiegò Jace un po’ imbarazzato «Perché Jonathan
Christopher è un po’ lungo»
«In
effetti» riconobbe l’altro con un sorriso «Anch’io abbrevio Alexander
con Alec»
«Piacere
di conoscerti, Alec» disse Jace tendendogli la mano.
Alec la
strinse, «Piacere mio», e nacque in lui la curiosità di conoscere
meglio Jace, perché sospettava che potesse essere diverso da come il
suo
aspetto lo faceva sembrare. Ma d’altronde come suo compagno di stanza
ne
avrebbe sicuramente avuto l’occasione.
The Magic Corner:
Un saluto veloce: volevo solo ringraziare Rosa per il prompt che ha
fatto nascere questa storia e tutt* voi per aver letto.
Se avrete il tempo di lasciarmi una recensione ne sarò contenta,
altrimenti a presto.
Che gli dèi siano con voi!
-Magic
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