Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.9 Ritorno a casa
Ariel accarezzò il
davanzale in corallo della finestra.
“Ancora non ci credo che
sono finalmente a casa” mormorò.
Ursula schioccò la lingua sul palato.
“Trovo di cattivo gusto
arredare la stanza di una donna e
della sua compagna come la cameretta di una bimba”
borbottò Ursula. Ariel nuotò
fino a lei e le prese una guancia, tirandogliela.
“Su musona, abbiamo vinto.
E questa è solo la prova che per
mio padre sarò sempre la sua adorabile bambina”
ribatté. Ursula schioccò la
lingua sul palato.
“Melody ha fatto in tempo a
compiere un altro anno prima che
si convincesse” si lamentò. Ariel le diede un
bacio sulla fronte e Ursula
arrossì.
“Hai di nuovo fatto la
figura della strana con le tue
sorelle” mormorò l’ex-strega del mare.
Ariel girò su se stessa con le braccia
aperte.
“Ormai sono
abituata” ribatté. Ursula inarcò un
sopracciglio.
“Non ti senti
offesa?” domandò. Ariel piegò la testa
a
destra e a sinistra.
“No, mi vogliono bene e
alla fine perdonano ogni mia
stranezza. E tu hai cresciuto anche loro, vedrai che ti
perdoneranno” rispose.
Ursula assottigliò gli occhi.
“E io dovrò
perdonare loro, suppongo” borbottò.
“Beh ti hanno dato qualcosa
per cui valga la pena” disse
Ariel. Si alzò dal letto a forma di conchiglia gigante e
afferrò l’altra per il
braccio. La trascinò fino a uno specchio alto quanto lei e
ve la mise davanti.
“Ti hanno dato il corpo che
avevi prima, quello con i lunghi
capelli neri. La tua bellezza, il tuo fisico, ma ti hanno lasciato i
tentacoli”.
Aggiunse, indicando il riflesso.
“Quello fa felice
te” ribatté Ursula. Socchiuse gli occhi e
ridacchiò.
Ariel le nuotò alle
spalle, la abbracciò appoggiandole il
mento sulla spalla e le avvicinò le labbra
all’orecchio.
“Perché, non
vuoi sperimentare i tuoi nuovi tentacoli con
me?” domandò seducente. Ursula ghignò e
si voltò, sfiorandole il mento con un
tentacolo.
“Perché
no?” domandò. Con le mani le fece scivolare le
spalline della camicia da notte che indossava, lasciandola ignuda. Con
un
tentacolo le avvolse la coda, con un altro le accarezzò le
guance, un terzo
glielo passò tra i capelli e con un quarto le strinse un
seno. Ariel ridacchiò
e ne prese un quinto, baciandolo.
“Grazie a te sono
finalmente libera e felice” sussurrò.
Ursula sorrise.
“E grazie a te non sono
più sola” rispose.
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