| L'Islanda, ai confini con il Polo Nord, ha più scrittori che libri: ogni cittadino, infatti, è un cantastorie. Nelle fredde, rigide e buie giornate d'inverno quando non c'è altro da fare il loro principale passatempo è proprio quello di mettersi a scrivere volumi.
E proprio i libri sono il miglior regalo di Natale per gli adolescenti dell'isola.
A Charleston, nel Sud Carolina, le coordinate geografiche, regalano una festa ben diversa con le palme decorate da luminarie e baccalà e crepes da consumare nel picnic sulla spiaggia.
Claudia Joy, però, ha sempre adorato un bianco Natal fantasticato soltanto nei libri della sua gioventù e vissuta in prima persona soltanto rarissime volte, come durante il Christmas Snowstorm che imbiancò gli Stati Uniti, fino alla Florida, la vigilia del 24 dicembre 1989: a cavallo del suo primo anniversario di nozze.
Adesso che le sue bambine stanno diventando grandi, Amanda andrà al liceo l'anno prossimo ed Emmalynn ha appena preso la sua prima cotta, la loro mamma capisce che balocchi e vestitini pieni di merletti o pupazzetti sono regali da scartare a priori e da bandire da sotto l'albero di Natale.
Quasi automaticamente, quel pomeriggio, si ritrova nella biblioteca ben assortita ed inglobata nello studio di Michael: grandi classici della letteratura europea ed americana, intere saghe, libri di guerre, spionaggio, esercito...Non sono decisamente le letture adatte alle sue ragazze!
Sale di sopra e, senza esitazioni, si avvicina al baule sistemato nella stanza degli ospiti: lì ha riposto e lì custodisce un pezzo della sua vita e della sua adolescenza.
Estrae i suoi due libri preferiti e, in una chimica, dei ricordi ne annusa le copertine e la carta: ha un profumo di una micchetta appena sfornata e si stupisce di come una parte di sé, che credeva dimenticata, continui a vivere invece dietro quei fogli.
Estrapola la su adolescenza e la impacchetta per bene: la carta regalo per Amanda è un insieme di note musicali con un nastro rosso, il pacchetto per Emmalynn è sigillato da una frusciante cartapesta a motivetti concentrici e ha un grande nodo verde.
Le ragazze, con le gote arrossate per la corsa, riempiono la casa con una ventata di allegria e gioia e colmano d'amore il cuore di Claudia Joy.
La loro curiosità bambina non resiste fino allo scoccare della mezzanotte o fino alla mattina seguente, come tradizione vorrebbe. Scartano i loro involucri con mani impazienti e sorrisi curiosi e poi saltano al petto della mamma, trascinandola nella loro esuberante euforia.
CJ prende la macchina fotografica.
"Bisogna immortalare un momento così perfetto. Su ragazze, fate un bel sorriso a favor di fotocamera!"
Il loro ritratto domina nel corridoio che conduce alle camere da letto: resterà affisso alla parete per molti anni a venire.
La sera dopo la cena a base di tacchino insieme agli amici di sempre, dopo aver bevuto eggnog con Denise e Frank, dopo che i ragazzi hanno confrontato sogni e desideri, e dopo che gli Sherwood sono tornati a casa, Claudia Joy non va a dormire se non dopo aver rimesso in ordine la cucina.
Sono quasi le due di notte ma le luci accese nelle stanze delle figlie le fanno storcere il naso, finché non capisce a cosa sia dovuta quella veglia notturna: Emmalynn, alla fioca luce dell'abat-jour cerca di completare i primi dieci capitoli del suo "Giardino segreto". Amanda è molto più eroica della sorellina: con la sua torcia, sotto il piumone caldo, si è proposta di leggere tutto d'un fiato "Pattini d'argento" a costo di fare l'alba.
Claudia Joy sorride e arretra nel corridoio e la mano di Michael che si poggia sulla sua spalla la fa sussultare.
"Hai creato due piccoli mostri di cultura!"
"Andiamo a dormire. Domani potresti risvegliarti papà della nuova Mary Dodge!" |