Di stregoni dilettanti, principi arroganti e costanti battibecchi

di Sakura Hikari
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Di quella volta che Merlin insegnò qualcosa ad Arthur 




Prompt di Giandra: Merthur. Merlino spiega ad Artù come si usa il vischio. 
Parole: 351 



 
"Merlin. Cosa ci fa quella cosa là sopra?", domandò Arthur con il tono che usava quando era pronto a rimproverare il suo amico per qualcosa, indicando il rametto di vischio appeso sopra il portone che conduceva alla sala del trono. 
Al suo fianco, Merlin gli rivolse un'occhiata sbalordita. "Non ditemi che non avete mai visto del vischio prima d'ora!" 
Arthur emise uno sbuffo di frustrazione. "So benissimo cos'è il vischio, Merlin. Quello che ti ho chiesto è per quale motivo sia stata posizionata lì". 
"Beh, tra poco è Natale, come sapete", incominciò Merlin. Arthur alzò un sopracciglio invitandolo tacitamente a continuare. 
"E come di certo saprete, è un periodo in cui si è più buoni e giusti, si trascorre del tempo con i propri cari ricordandoli il nostro affetto", proseguì. "E poi, ovviamente, ci sono quei casi in cui decidi di confessare alcune verità che non avevi mai detto a nessuno". 
"Arriva al dunque, Merlin", disse Arthur, spazientito. 
"Mi state davvero dicendo che non sapete cosa rappresenta il vischio?", domandò Merlin. 
"No, Merlin, non lo so, altrimenti non te l'avrei chiesto", rispose Arthur a denti stretti. 
"Perché, vedete, non sono sicuro di riuscire a trovare le parole giuste per spiegarvelo. Dovrei mostrarvelo". 
"E allora mostramelo, come preferisci". 
Merlin piegò le labbra all'insù, portò una mano alla guancia di Arthur ed azzerò la distanza tra loro due. Le sue labbra erano calde e soffici. Istintivamente Arthur rispose al bacio, poi, circa tre secondi dopo, sembrò tornare in sé ed allontanò Merlin spingendolo dalle spalle. 
"Merlin!", esclamò, mentre le sue guance si tingevano di rosa. "Cosa stai facendo?!" 
"Volevate sapere a cosa servisse il vischio, e ve l'ho mostrato", rispose placidamente il mago. "Quando due persone si trovano sotto di esso devono baciarsi". Portò una mano a tastarsi le labbra. "Spero solo che vi sia piaciuto. Sono un disastro a baciare". 
"No, quello è stato piacev... er... non è questo il punto!" 
"Ah bene, perché non mi dispiacerebbe affatto ripetere l'esperienza". 
"Vattene e basta, Merlin!", sibilò Arthur, ormai paonazzo. 
 




 




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