Una Semplice Donna

di __aris__
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Vanessa … posso chiamarti mia dopo stanotte?
Accetterai l’Oscurità dopo che ci siamo donati l’uno all’altra?
È strano sentirmi pregare. L’Angelo Caduto, relegato dal Padre nell’oscurità, che da eoni non ha più fede in niente adesso prega, inginocchiato, una semplice donna perché lo ami.
Quando mi avvinai a Mina ero convinto che saresti stata tu a inginocchiarti, a implorare il mio amore. Ti credevo solo una donna come tante. Ti ho osservato centinaia di volte in questi anni: ti ho visto ridere e piangere, ti ho visto divorata da un rimorso che non ti dà pace per qualcosa che io ho fatto ma di cui ti ritieni comunque responsabile. Ti ho lasciata soffrire sperando che sarebbe stato il dolore a condurti da me, invece resistevi, come un tenace filo d’erba aggrappato alle proprie piccole radici ti sei piegata ma mai spezzata.
Tu, una semplice donna, sei stato il mio più fiero avversario.
Poi è arrivato il giorno in cui sei entrata al Museo. Ricordo che c’era speranza nei tuoi occhi. Ti ho visto camminare tra gli animali impagliati, osservare sbalordita gli scheletri appesi di mostri ormai estinti e ho temuto che ti fermassi davanti al lupo e piangessi per la sua assenza. Invece hai scelto gli scorpioni, piccole creature della notte rare e pericolose come te. In quel momento ti ho visto per la prima volta: elegante, regale, bellissima e sola. Sola come solo una creatura della notte può essere.
Adesso Vanessa non sarai più sola, io sarò sempre al tuo fianco se mi vorrai. Non ti abbandonerò come ha fatto il Lupo. Mi prenderò cura di te, non sarai più sola; sarai la mia regina e io ti consegnerò il nostro regno di oscurità.
Ma quando scoprirai chi sono i tuoi occhi saranno ancora così dolci? Cosa farai quando scoprirai che sono io la causa del tuo dolore? Dirai ancora che sono tropo buono?
Non rimpiango niente se è servito a condurti da me, ma mi vorrai ancora quando scoprirai che la creatura che ti fa la caccia da anni è lo stesso uomo a cui hai chiesto aiuto?
Mia Vanessa, la nostra guerra l’hai vinta tu. Prezioso filo d’erba che brilli di rugiada al chiaro di luna, avresti dovuto essere mia serva ed invece sono io inginocchiato per accarezzarti una guancia con devozione. Tutto quello che ti chiedo è di amarmi, di andare oltre quello che ti hanno insegnato i ministri di Dio e vedere la bellezza della notte e delle sue creature. Tutto quello che ti chiedo è di abbandonarti a me.




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