Il conforto del numero tre

di meiousetsuna
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Partecipa al contest: What you need is love - ed è contest in un lampo, di Madame T
Tripla drabble (110 parole l’una)
Personaggi: John/Implied!Sherlock
Rating: arancione
Generi: erotico, triste, romantico
Avvertimenti: lime
La frase della 4x2 sul numero tre mi ha ispirata, e la trovo verissima, ma l’ho presa come spunto per tutt’altro…

Il conforto del numero tre

La prima notte che siamo stati soli in quella stanza confusa di lenzuola azzurre, respiri affannosi e desideri liberati tremavi di fronte a me, ricacciando indietro lacrime di paura trasparenti come l’emozione che accendeva il tuo viso bianchissimo.
Una sottile lama di luce filtrava da uno spiraglio di tenda socchiusa troppo in fretta, ma non ti ho permesso di accostarla; dovevo guardarti mentre ti spogliavi piano, ho sorriso del tuo tentativo di nasconderti nella bugia del buio, perché non comprendessi quanto mi volevi e mi temevi insieme.
Infine ti sei sdraiato sul letto, con un braccio sugli occhi per vestire la tua vergogna e ho creduto davvero di poter morire.


La seconda volta non sembravi più tu, mentre con la luce accesa ti offrivi senza il pudore di ieri ― che era fragile come neve d’estate, o soltanto calcolata malizia?
Hai lasciato cadere la vestaglia di seta sferzandomi con la tua sfrontata bellezza, gli occhi grigi come il fumo della sigaretta che hai conservato addosso, soffiando l’ultimo respiro nella mia bocca prima di scendere a mischiare il sapore di tabacco con quello del mio sesso.
Provo un piacere accecante e un’oscura oppressione nel petto, una felicità provvisoria che mi divora l’anima.
È per me che i tuoi capelli profumano, che le tue mani bruciano, o avevi solamente bisogno di vivere?


Non eri solo tu ad avere terrori insani e nascosta gelosia ad incatenarti; proviamo le stesse cose, perché siamo una sola persona.
Ora che non cerchi di dimostrarlo lo capisco chiaramente, adesso che resti in silenzio sento parole d’amore, e la musica del violino che non stai suonando.
Mi regali sguardi morbidi dietro le palpebre chiuse, versi miele sulle mie labbra dalle tue riarse da troppi baci, il tuo corpo arreso al mio mi pretende con un grido che fa tremare la terra e il cielo.
Sono perso in te e non voglio essere salvato, il mio nome lo ricorderò quando vorrai chiamarlo, esisterò senza di te solo per tornare.


Con speranza d’Amore nel prossimo episodio,
Setsuna






 





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