Act. III- Ai Kotoba.
[ Io e te.
Affetto e amore.
Tenerezza e odio.
Di questo canterò ancora e ancora.]
Si chiese COME fosse possibile che stessero DAVVERO facendo una cosa così.
Eppure eccola che stava avvenendo proprio adesso ed a lui.
Lui che, in mutande,solo con un cappello in testa e dei calzini ai piedi era su delle scale di sicurezza fuori la finestra all'ultimo piano dell'attico del boss.
muoviti a scendere!
Disse agitato Dazai spingendolo.
Tsè ma fa freddo!
Obiettò.
Bhe resisti, stanto abbiamo l'auto nel vicolo di fianco! E poi, meglio una corsetta al freddo che venir infilzati con dei bisturi affilati!
Ribatté convinto e Chuuya si bloccò un momento.
E che ne sai...? Conosci tutti i tipi di sofferenze?!
Chiese scettico.Molto.
Mh....quasi...
Rispose con non curanza, come fosse scontato e normale.
Il rosso aggrottò la fronte.
Non dirmelo... è per via dei tuoi osceni tentativi di ammazzarti..?!
Continuò annoiato.
Esatto~
Cinguettò allegro facendogli pure un sorriso ingenuo.
E quello alzò gli occhi al cielo sospirando profondamente.
[ Voglio ridere con te che dici:
''Quindi era questa la tua canzone?'']
Avrebbe detto qualcosa, stava per dire qualcosa, ma dei passi fuori la porta lo costrinsero a concentrarsi su questioni decisamente più impellenti: La fuga coatta.
L-la prossima volta che tenti di coinvolgermi nelle tue losche idee ti gonfio di botte!
Sbottò agitato e minaccioso scendendo in tutta fretta i gradini gelidi,mugolando sofferente mentre il moro dietro di lui lo seguiva ridacchiando perplesso.
Ah..ma chi voleva prendere in giro?
Amava lasciarsi coinvolgere nelle sue follie.
[ A te che sei come me, a me che sono come te.
Siamo uguali ma differenti.
Siamo differenti ma uguali.
Mentre dico che ti amo, questi sentimenti continuano a crescere e li mando da me a te.
Così tante parole d'amore.]
Act. IV- Poker Face |