La chioma rossa

di Biblioteca
(/viewuser.php?uid=131284)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Quando Geralt entrò nella stanza si stupì e spalancò gli occhi.
“Che c’è?” Domandò perplessa Triss.
“I tuoi capelli.”
“Cosa c’è che non va?”
“Li hai sciolti.”
Triss si era disfatta la sua usuale acconciatura e aveva lasciato scivolare i capelli sul petto per poterli pettinare. Erano lunghissimi. Geralt aveva già visto i suoi capelli sciolti. Ma era stato molto tempo prima. Quando ancora non erano così lunghi.
“Sono… Sono molto belli…. E lunghi… Perché non te li sciogli mai quando stiamo insieme?”
“Perché sono una strega, Geralt. Prova a immaginare se mi rimanessero impigliati o bruciati mentre faccio qualche incantesimo.” Rispose lei calma sorridendo. “Così a furia di legarli finisco per dimenticarmi di scioglierli anche quando sto tranquilla, in pace…. E insieme a te…”
Geralt ricambiò il sorriso e si avvicinò.
“Posso?”
Le prese con gentilezza la spazzola dalle mani e iniziò a pettinarla lui stesso.
Lei gli carezzò il braccio. Sentì le sue cicatrici. Una cosa che le piaceva tanto di Geralt era che un guerriero così forte e possente fosse anche capace di gesti delicati e gentili.
“Può bastare per oggi.” Disse fermandogli la mano gentilmente “Però puoi aiutarmi a legarli.”
Lui obbedì e tenne fermo quell’ammasso rosso mentre lei li stringeva con un nastro.
Si pentì di averlo fatto.
“Perché oggi non li tieni sciolti? Almeno oggi… dopotutto che saranno mai due briganti e forse qualche lupo.”
“Potrebbe esserci di più in quella grotta abbandonata. Però sta sera, quando tutto sarà finito…”
“Me lo prometti?”
Lei gli rubò un bacio. “Promesso.”
Lui le strinse forte la mano e insieme uscirono per affrontare una nuova missione.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3620563