Back for Love 1

di Sospiri_amore
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OGGI:

Solo una foto

 

Stringo il bicchiere di champagne da troppo tempo, quasi tutte le bollicine sono sparite. Per tranquillizzarmi sfioro con le dita la sottile giuntura sullo stelo di vetro mentre gli occhi, instancabili, si muovono alla ricerca di particolari nella foto appesa sulla parete di fronte a me.

Sono aggrappata a quel bicchiere come fossi sull'orlo di un precipizio, quello è il mio unico appiglio. Niente e nessuno riuscirebbe a scollarlo dalle mie mani.
 
Ci sono tutti nella foto, non manca nessuno: James, Jo, Stephanie, Lucas, il professor Martin, Rebecca, Adrian. Poi ci sono anch'io con i miei lunghi capelli castani, le lentiggini e l'espressione sorpresa. Non sono mai riuscita a risultare naturale in fotografia. 
Sono passati circa quattordici anni da quando Kate l'ha scattata.
È tanto tempo fa. Troppo tempo fa.
Ricordo tutto di quel momento: il fruscio della toga, la gara appena conclusa, gli abbracci, le lacrime e la voglia che quel momento non finisse mai, perché quello è stato un momento di felicità vero, l'ultimo, prima che tutto cambiasse. 
 
Quella foto è un chiaro messaggio per tutti noi. Di questo ne sono certa.
 
«Mamma». Una voce acuta mi strappa dai miei pensieri. «Mamma, ho fame». Anche se Sebastian ha solo cinque anni mi si avvinghia alla gamba con tanta forza che mi fa oscillare. Delle gocce di champagne mi cadono per terra.
«Adesso vado a prenderti qualcosa amore». Adocchio subito il tavolo con il buffet in mezzo alla folla.
«Piccolo furfante! Mi scappi sempre», una risata cristallina, pura e felice, si leva da Sebastian, un uomo gli sta facendo il solletico.
«È proprio bella la mostra di Kate, i suoi scatti sono così intensi... Tutto bene Elena?», mi chiede l'uomo, mentre prende il bimbo in braccio.
«Sì, tutto bene...», rispondo mentre le dita non smettono di torturare il calice.
«Hai visto come eravamo belli?». L'uomo indica la foto che da troppo tempo sto fissando, poi dolcemente mi bacia sulla bocca e mi sussurra: «Sei sempre stata la più bella e lo sarai per sempre».
«Uffa, ho fame“, dice il piccolo spazientito.
«Prendo qualcosa da mangiare per questo piccolo furfante e poi sono da te, non scappare Elena», mi dice schiacciando l'occhio.
Abbozzo un sorriso ad entrambi, poi torno a fissare quella foto.
 
Sono passati quattordici anni, molte cose sono cambiate.
La foto lo dimostra.
Ho fatto tante scelte d'amore nella mia vita, ma quando ripenso a tutti loro non posso fare a meno di sentire un peso enorme nel mio petto. Mi sembra di soffocare.
Una lacrima scivola veloce sulla guancia per poi cadere dentro il calice e perdersi tra le poche bollicine rimaste.
 
«Non credevo saresti venuta». Una voce fin troppo familiare mi scuote dai miei pensieri.
Non mi muovo.
Perdo un battito del mio cuore.
Respiro a fatica.
Alla fine cedo alle emozioni, poi mi perdo nei ricordi lontani come se il mio passato mi colpisse e mi trascinasse verso ciò che è stato. È come se il tempo trattenesse il fiato, bloccasse tutto e congelasse quell'attimo facendomi rivivere momenti precisi, emozioni e dolori che speravo di aver dimenticato.
Ieri è adesso.
Il mio presente cede il posto al mio passato.
---------------- Spazio autrice:
Questo capitolo è nel presente, i prossimi ripercorreranno tutta la storia di Elena, nel passato, e si capirà cosa è successo.
Chi è l'uomo che la bacia?
Chi è il padre di suo figlio?
Di chi è la voce che la turba alla fine?




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