un amore di ghiaccio

di dreamforever312110
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Non ho mai avuto paura della solitudine,forse per abitudine o forse perché non ho mai provato cosa significhi avere vicino qualcuno che ti ama per come sei.

Mi chiamo Azzurra, sono nata il 12 dicembre un giorno sfortunato per... be per tutti. Sono la principessa di Ice, o almeno così mi hanno sempre detto, un piccolo paesino immerso in boschi e montagne, come avrete capito mio padre è il re e mia madre la regina, sono i migliori regnanti di tutto il mondo, o per meglio dire lo erano.

Mia madre si chiamava Grazia ed era una donna magica, perfetta, capelli biondi, occhi marroni, io non ho preso niente da lei anzi sono esattamente l'opposto, in tutto! Mio padre invece si chiamava Jake ed era l'uomo che tutte le donne avrebbero voluto sposare, alto, capelli castani, occhi verdi, era gentile e amava da impazzire mia madre.

Purtroppo da tali perfezioni non ne è nata un'altra!

Come ho già detto mi chiamo Azzurra , capelli mori, occhi azzurri come il ghiaccio e vengo definita la sfortuna che colpì il regno. Il 12 dicembre mia madre morì per darmi alla luce, i dottori non capirono mai il perché visto che sembrava un parto normale... ma accadde lo stesso.

Mio padre era sconvolto dalla perdita di sua moglie, della sua adorata moglie e dalla responsabilità di una figlia,soprattutto una come me.

Passarono due anni dalla morte di mia madre e mio padre se la cavava piuttosto bene con me... ma non sapevamo cosa ci aspettasse.

Era la sera del mio secondo compleanno quando mio padre mi mise a letto e mi rimboccò le coperte, mi lesse una favola (come faceva ogni sera) e mi diede sulla fronte il bacio della buonanotte, quel dannato bacio... appoggiò le labbra calde sulla mia piccola fronte e in un solo istante quel calore svanì per essere rimpiazzato da un gelo. Aprì gli occhi e vidi mio padre trasformatosi in una statua di ghiaccio, iniziai a piangere gridando il suo nome il più forte che potevo, ma niente, non cambiava niente; una cameriera corse nella stanza allarmata dalle mie grida e urlò altrettanto forte quando vide mio padre di ghiaccio ai piedi del mio letto. Nessuno capiva cosa o chi l'avesse ridotto così, ma non era questa la preoccupazione più grande, il regno non aveva più né una regina né un re, solo una principessa di due anni, o almeno così pensavano. Ero troppo piccola per capire cosa succedeva e quel potere era troppo grande per non essere scoperto,infatti da quel giorno in poi chiunque mi toccò diventò di ghiaccio e credetemi non c'è differenza nel diventare una statua di ghiaccio e morire. 





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