Amore paradossale
Ciao
a tutti! Mi dispiace per avervi fatto aspettare un po' in più
per il solito aggiornamento ma ieri non sono riuscita nemmeno ad
avvicinarmi al pc! In compenso, col capitolo di oggi, scoprirete
moltissime cose sulla storia di Zeref e Mavis, mentre altri Spriggan si
preparano a scendere in campo per aiutare il loro signore nel suo folle
proposito: distruggere Earthland! C'è solo una cosa che
voglio precisare: quando ho iniziato a scrivere questa storia gli
Spriggan non erano ancora comparsi ufficialmente nel manga, per questo
alcuni di loro hanno un aspetto o dei poteri diversi rispetto alla
storia originale. Non so se condividerete le mie scelte, ma ho lavorato
di fantasia per renderli ugualmente interessanti! C'è qualcosa
che voglio dire anche sui prossimi capitoli: gli Spriggan sono
eccezionali, probabilmente meritavano più spazio ma ho cercato
di ridurre i combattimenti all'osso per evitare che tutti questi
duelli, uno dopo l'altro, fossero troppo noiosi. Non so fino a che
punto ci sono riuscita, poi me lo farete sapere nei commenti :D
Amore paradossale
Natsu
lanciò un sospiro, passandosi una mano tra i capelli. - Mi dispiace per avervi
ingannati. - Confessò il drago. Poteva sentire lo sguardo di tutti fisso su di
lui, senza nemmeno bisogno di girarsi a guardarli. - Quando sono arrivato qui
in città, l’ho fatto col solo obiettivo di fermare Zeref. Non potevo immaginare
quanto Lucy sarebbe diventata importante per me. Lei è la cosa migliore che
potesse capitarmi. Ha curato le mie ferite e mi ha insegnato di nuovo ad amare.
Io la amo! E non permetterò a mio fratello di farle del male! Vecchio, dammi
un’altra possibilità! Io devo salvarla! Io posso salvarla! So quali sono i
punti deboli di Zeref, lasciami combattere! -
Makarov
non gli rispose subito, rimanendo fermo a guardarlo. Il drago era completamente
coperto di bende, ferito e con l’aria esausta, che speranze aveva di vincere
contro il leggendario mago oscuro?
-
Mi dispiace, ma questa volta non posso permetterti di combattere da solo. -
Erza prese la parola ancor prima che il sesto master potesse decidere cosa
rispondere. La ragazza si fece avanti, fissando il drago negli occhi - Ti ho
concesso di affrontare da solo Acnologia perché avevi un conto in sospeso con
lui, ma non puoi chiederci di rimanere in disparte adesso che in gioco c’è la
vita di una nostra cara amica. Tu non sei l’unico che ama Lucy, tutti quanti noi
l’amiamo profondamente. Siamo cresciuti insieme e lei è parte della nostra
famiglia. Ti accompagneremo e combatteremo insieme per salvarla, che tu voglia
o no. - Per un po’ entrambi rimasero a fissarsi, in un duello di sguardi,
intenso come quello che avevano avuto in ufficio un mese prima, quando Erza
aveva deciso di farlo rimanere a Fairy Tail. Nessuno dei due sembrava
intenzionato a cedere ma poi, alla fine, il drago acconsentì con un cenno -
D’accordo. -
-
Lo sapevo fin dal principio che non avrei avuto alcuna speranza di farvi
ragionare. Siete sempre i soliti testardi! Possibile che non vi rendiate conto
del pericolo? - Esclamò Makarov - Non vi interessa il mio parere? E allora forza!
Andate avanti! Se questa è la vostra decisione datevi da fare! Portatela fino
in fondo! Correte a riprendervi Lucy e dimostrate a quel maledetto cosa è in
grado di fare Fairy Tail! Io rimarrò qui per contattare le altre gilde e
chiedere rinforzi. - In fondo Makarov sapeva fin dal principio che sarebbe
andata a finire a così e che non aveva alcuna speranza di proteggere i suoi
ragazzi dal pericolo. L’unica cosa che poteva fare era confidare nelle loro
capacità.
-
Promettetemi soltanto che farete attenzione. -
-
Attenzione non lo so. - Natsu scosse la testa - Ma sicuramente faremo del
nostro meglio. Forza, andiamo a riprenderci Lucy! Chi vuole combattere, mi
segua! - Erza, Gray, Gajeel, Laxus e Mest si lanciarono subito giù per le
scale, seguiti a ruota da Atalas e Gildarts. In breve Makarov e Wendy rimasero
da soli nel corridoio.
-
Tu non vai? - Le domandò il vecchio.
-
Devo prima occuparmi dei feriti. - Gli spiegò la dragonessa mentre usava i suoi
poteri per estrarre l’aura oscura di Zeref dai corpi di Sting e Rouge - Ma è da
un sacco di tempo che non trovo un avversario come si deve. - Wendy scoprì le
zanne in un sorriso - Non vedo l’ora di sgranchirmi le ali! -
-
Ah! - Sospirò Makaorv, appoggiandosi due dita alla tempia per contattare
telepaticamente i suoi alleati - Ho allevato proprio un branco di ragazzacci! -
Anche
Atlas lanciò un sospiro mentre scendeva le scale - Ah! Il nostro giovane Re non
cambierà mai! Sempre pronto a buttarsi a testa bassa contro il pericolo! Chissà
cosa direbbe Igneel se potesse vederlo! -
-
Direbbe che ha proprio lo spirito giusto per Fairy Tail. Tutti quanti qui si
comportano allo stesso modo! - Aggiunse Gildarts - Quando sono tornato non
avrei mai immaginato di trovarmi a combattere contro il leggendario Zeref, ma
se questo è necessario per ridare la patente a mia figlia, allora combatterò con
le unghie e con i denti. Sistemiamo in fretta questa faccenda! -
E
Atlas aggrottò un sopracciglio - Che c’entra tutto questo con la patente di tua
figlia? -
-
Cercate di stare concentrati! - Li ribeccò Gray, girandosi appena a guardarli -
Non vi rendete conto che pur di fermarci Zeref ci scatenerà contro tutto quello
che ha a disposizione? Tutti gli Spriggan rimasti? Ci sono altri otto maniaci
pronti a sbarrarci la strada! E tu almeno lo sai dove stiamo andando? Dove
accidenti si entra a Stellar Memory? - Gridò a Natsu - Ti devo ricordare che
questa è una città di settecento ... -
-
Central Park. - Lo zittì il drago - L’ingresso è a Central Park! -
Quando
arrivarono al pian terreno, Natsu si buttò in strada senza nemmeno accorgersi
che c’era qualcuno che li stava aspettando ...
-
Kuraokami. - Un’onda di ghiaccio, nera come la pece, tagliò la piazza,
congelando tutto quello che c’era sulla sua traiettoria. Sembrava una specie di
serpente affamato, con le fauci spalancate. L’incantesimo li avrebbe inghiottiti
tutti se non ci fosse stato Gray, pronto a fermarlo con uno dei suoi scudi. Il
ghiaccio nero e quello del Devil Slayer si spezzarono entrambi per l’impatto,
causando una pioggia di frammenti brillanti e taglienti come cristallo. Le
persone che passavano per il Finalcial District urlarono, scappando
precipitosamente in tutte le direzioni.
-
E tu chi diavolo sei? - Gridò Gray in direzione del colpevole: un ragazzo molto
alto, in piedi accanto alla fermata dell’autobus. Aveva dei lunghi capelli bianchi,
raccolti in una coda, ed i suoi occhi rossi scintillavano dietro il vetro degli
occhiali. Si trattava di un albino e del capo di un gruppo di maghi mascherati.
Tutti brutti ceffi con lo stesso pezzo di stoffa davanti alla faccia, un panno
viola con un solo occhio dipinto al centro.
-
Piacere di fare la vostra conoscenza. - Gli rispose il ragazzo, senza scomporsi
- Il mio nome è Invel e sono uno dei dodici Spriggan a servizio di Lord Zeref.
E non permetterò a nessuno di voi di raggiungere Stellar Memory. Prendeteli. -
Gli uomini mascherati che lo seguivano ubbidirono subito al suo comando,
lanciandosi all’attacco.
-
Ah, Stellar Memory ... Questo è davvero il luogo perfetto per nascondere un
tesoro così meraviglioso. -
Quando
Lucy sentì quella voce non capì subito a cosa si riferiva. Si sentiva la testa
pesante e le tempie le pulsavano come se si fosse appena svegliata dopo una
notte passata a bere con Cana. Le occorse un po’ di tempo prima che riuscisse a
recuperare conoscenza e ad aprire gli occhi. La prima cosa che vide fu un
sentiero circondato da alberi con le foglie tutte colorate dall’autunno, rosse,
gialle e marroni.
Dov’era
finito l’ufficio di Sabertooth?
-
Se guardi di là ti perdi la vista migliore. -
Questa
volta quando Lucy sentì di nuovo quella voce sobbalzò, girandosi di scatto
nella direzione da cui proveniva. E fu allora che la ragazza capì finalmente
dove era stata portata. Si trovava seduta su un muretto, appoggiata a una
ringhiera, affacciata su un lago tranquillo con l’acqua verde smeraldo. Proprio
dietro di lei si ergeva l’osservatorio di pietre grigie della South Gate House
col l’orologio sul tetto. Lucy conosceva benissimo quel posto. Quante volte si
era fermata sulle panchine lì accanto, col portatile sulle gambe, per scrivere?
-
Perché mi hai portata a Central Park? -
A
differenza del solito, lungo il sentiero utilizzato per fare jogging, non c’era
nessuno, nemmeno un turista o qualcuno con la voglia di passeggiare. Un
silenzio irreale incombeva su di loro, non si sentiva nemmeno il cinguettio
d’un uccello. Lucy si chiese dove fossero finiti tutti e che cosa avesse fatto
loro il mago oscuro che l’aveva rapita.
-
Non è bellissimo il panorama qui? - Le chiese Zeref, mentre se ne stava
appoggiato anche lui alla ringhiera, guardando il lago con aria assorta -
Questo è il mio posto preferito. -
Ma
a Lucy non interessava nulla del perché Zeref amava tanto guardare quel
panorama. L’unica cosa che sapeva era che doveva allontanarsi il più in fretta
possibile da lui. Ma quando la ragazza provò ad alzarsi le gambe le vennero
meno e fu costretta a sedersi di nuovo.
-
Oh, no no no! - La rimproverò il mago oscuro - Non sforzarti di camminare,
potresti cadere di nuovo come ad Halloween. Mi hai già fatto preoccupare un bel
po’, lo sai? Iniziavo a temere che non ti saresti ripresa mai più, ma a quanto
pare quella sciarpa ha fatto davvero un buon lavoro a proteggerti dalla mia
aura oscura. - Lucy si portò istintivamente una mano alla gola, accarezzando la
sciarpa che Natsu le aveva prestato, ma quando la sfiorò si accorse con orrore
che la stoffa aveva cambiato colore diventando nero pece.
-
Se non avessi avuto quella sciarpa, probabilmente a quest’ora la mia
maledizione ti avrebbe già uccisa. - Le spiegò Zeref - Una persona normale
sarebbe sicuramente morta. Ma cosa stavamo dicendo prima di questa
interruzione? Ah, sì! Perché ti ho portata qui. Lo sai che questo è il mio
posto preferito perché è qui che ho incontrato Mavis per la prima volta? -
-
Mavis? - Ripeté Lucy.
-
Cent’anni fa arrivai a Magnolia con l’obiettivo di impossessarmi di Stellar
Memory. Dopo lunghe ricerche avevo finalmente scoperto la sua ubicazione e non
vedevo l’ora di ottenerla, anche se non sapevo ancora come utilizzare tutto
quel potere. Stavo passeggiando proprio lungo questo viale quando mi accorsi di
Mavis. Era ferma lì, su quella panchina. - Le disse il mago, indicando il punto
esatto - E stava piangendo perché era stata appena costretta a dare via sua
figlia per salvarla dai Blue Skull. Era venuta qui perché non voleva che
nessuno la vedesse, ma io la trovai lo stesso. - Mentre ricordava la scena il
mago oscuro lanciò un sospiro malinconico - Il suo dolore mi colpì
profondamente, non avevo incontrato mai nulla di tanto intenso. Mi ricordò la
stessa disperazione che avevo provato quando la mia famiglia ed il mio adorato
fratellino furono uccisi dalla guerra. È per questo che decisi di aiutarla e di
insegnarle i segreti della magia. Mentre riflettevo su come utilizzare Stellar
Memory le diedi la possibilità di salvare Magnolia e di dare un futuro migliore
a Resha. Mavis era davvero un’allieva straordinaria, intelligentissima e piena
di talento, imparò in fretta un gran numero di incantesimi e anche molte magie
proibite da insegnare ai suoi compagni di Fairy Tail. Io l’amavo moltissimo,
amavo tutto di lei. Le sue lacrime e i suoi sorrisi, i suoi capelli biondi e i
suoi occhi verdi. L’aspettavo con ansia ogni domenica, quando ci incontravamo
qui per parlare di magia. E anche Mavis mi amava. È l’unica che mi abbia mai
amato e capito, anche se a causa di questa maledizione non potevamo nemmeno
sfiorarci. Oh, ma il nostro era molto di più di un amore platonico, noi due
eravamo due anime destinate ad incontrarsi e a completarsi, come la notte e il
giorno, io l’ombra e lei la luce. - Mentre Zeref parlava Lucy lo ascoltava in
silenzio, incredula. Quella era la quarta storia che qualcuno le raccontava sul
conto della sua bisnonna. Master Makarov le aveva descritto Mavis come l’eroina
che si era sacrificata per salvare Magnolia. Natsu le aveva parlato di una
ragazza dal sorriso dolce che considerava i suoi compagni parte della sua
famiglia. Warrod l’aveva descritta come una persona intraprendete, disposta a
tutto per liberare Magnolia dalla schiavitù di una gilda crudele. Ma Zeref le
stava parlando di una Mavis ancora diversa, una donna disperata e fragile,
innamorata di un mago oscuro e disposta a vedersi l’anima pur di riuscire nella
sua missione. Quante facce diverse aveva la sua bisnonna e la fondatrice di
Fairy Tail? E soprattutto, cos’era quella stupida storia di Stellar Memory?
-
Alla fine, dopo aver salvato Magnolia, chiesi a Mavis di aiutare anche me.
Volevo tornare indietro nel tempo ed uccidermi durante l’incendio che divorò la
mia famiglia. Era l’unica possibilità che avevo per liberarmi dell’immortalità
e di questa maledizione che mi perseguita. Non c’erano altre alternative e
Mavis decise di ascoltare la mia richiesta, aprendo per me le porte di Stellar
Memory. E ci saremmo riusciti se un certo guastafeste non avesse rovinato
tutto. Quel piccolo, stupido idiota di mio fratello: Natsu. Quando lo
trasformai in E.N.D. con l’obiettivo di distruggere la mia vita, beh, non era
esattamente questo quello che intendevo. -
-
NATSU? - Esclamò questa volta Lucy, scioccata - Che cosa vuol dire che Natsu è
tuo fratello? -
-
Ma come, non ti ha detto nemmeno questo? Quel
ragazzo deve amare davvero molto i colpi di scena. - Ridacchiò Zeref - Lui è la
causa di quello che sono diventato oggi. La sola e unica causa di questa
maledizione che mi perseguita e che uccide tutti quelli che mi circondano.
Quando quattrocento anni fa la nostra famiglia morì durante la guerra, decisi
di gettarmi anima e corpo nello studio della magia per riportarlo tra noi. Non
potevo sopportare l’idea che una vita così piccola ed innocente fosse stata
spezzata sul nascere. Ma lo studio delle arti oscure, si sa, ha sempre degli
effetti collaterali, inaspettati e terribili. E così ho finito per attirare su
di me la maledizione di Ankhseram! La maledizione delle contraddizioni! Che ti
rende immortale ma uccide tutto ciò che tocchi! Ahaah! - Zeref scoppiò a ridere
ma Lucy rimase impietrita a guardarlo, senza capire cosa ci fosse di tanto
divertente in un destino come il suo.
-
Avrei potuto arrendermi già allora. - Le disse il mago - Ma decisi di non
farlo. Continuai il mio lavoro fino a che non riuscì a riportare in vita Natsu
e a dargli allo stesso tempo i poteri di un Etheriuos, un demone, capace di
uccidermi. Peccato che il progetto Etherious Natsu Drageel, E.N.D. finì per
rivelarsi un fallimento. Nemmeno lui aveva abbastanza potere per eliminarmi e
fu così che fui costretto a mettermi a cercare Stellar Memory. -
-
No, non può essere ... - Lucy scosse la testa. Aveva visto la firma di E.N.D.
sul libro mastro di Fairy Tail ma non poteva accettare l’idea che il drago che
amava fosse in realtà il fratello di Zeref e uno spietato demone. - Natsu non
può essere ... -
-
E in fondo lui è anche la causa del perché Mavis è morta. - Aggiunse Zeref -
Anche se non aveva le dodici chiavi dello zodiaco che occorrevano, Mavis aveva
abbastanza potere per aprire Stellar Memory. Ma quando scoprì che la mia morte
sarebbe costata la vita anche al suo caro amico Natsu, mi sbarrò l’accesso.
Purtroppo uno sforzo del genere era troppo anche per lei e le costò la vita.
Ah, povero amore mio! Se soltanto Natsu e la sua gilda si fossero fatti gli
affari loro! Ma possiamo ancora rimediare. Adesso che non mi importa più niente
di chi abita questo stupido pianeta è tutto più facile. Non ho bisogno di
tornare indietro nel tempo per uccidermi, basta che io distrugga Stellar Memory
e tu mi aiuterai.- Zeref tese una mano in direzione di Lucy e la mosse
all’insù, usando i suoi poteri per tirarla in piedi - Tu hai il sangue di Mavis
e tutte le dodici chiavi d’oro che occorrono. Forza! Apri per me le porte di
Stellar Memory! -
-
Ma io non posso! - Esclamò la ragazza, cercando invano di divincolarsi dalla
stretta della magia oscura che la teneva ferma, avvolgendola come un serpente.
- Non so dove si trova Stellar Memory e non so come fare ad aprirla! -
-
Stellar Memory è qui. Stellar Memory e Magnolia sono soltanto due facce della
stessa medaglia. - Le spiegò il mago con un tono di voce freddo e duro. - Mio
fratello ti ha già insegnato come fare, ti ha spiegato come ordinare alla magia
delle stelle di ubbidire, non devi fare altro che aprire le porte! Se non lo fai potrei cominciare ad uccidere tutti i
tuoi amici per incoraggiarti. Che ne dici se comincio con quel ragazzo con i
capelli scuri? Quello che sta per diventare padre? - Zeref aprì la mano
sinistra ed un’immagine si condensò sul suo palmo, per mostrarle quello che
stava accadendo fuori dagli uffici di Sabertooth e Gray che combatteva per
respingere disperatamente le orde di maghi oscuri che si avventavano contro di
lui. Lucy rabbrividì al solo pensiero di quello che i suoi compagni stavano
affrontando.
-
Chissà che faccia farà la sua fidanzata quando scoprirà di averlo perso! -
Ridacchiò Zeref - E se invece uccidessi quella tua amica coi capelli rossi?
Quella che ammiri tanto? - L’immagine sul palmo della sua mano cambiò
immediatamente soggetto, mostrandole Erza che con la spada sguainata cercava di
allontanare i nemici.
-
È un oltraggio vederla utilizzare il titolo che aveva la mia amata Mavis. - Zeref
scosse la testa - Però potrei uccidere anche quell’altra ragazzina! Quella che
passa tutta la notte a leggere e il giorno in libreria ... - E a quelle parole
l’immagine cambiò ancora per far vedere a Lucy la sua amica Levy, che ignara di
tutto, stava chiacchierando con Juvia seduta al tavolo del suo appartamento.
-
Stai bluffando ... - Azzardò Lucy che non voleva credergli.
-
Vuoi davvero scoprire fino a che punto sono vere le mie parole? - Zeref
richiuse con uno scatto il pugno e l’immagine di Levy che la sua magia aveva
creato si dissolse in un “puff” di fumo nero. - Fossi in te io non rischierei.
Forza, prendi quelle chiavi d’oro e apri Stellar Memory per me. -
Lucy non
aveva alcuna voglia di collaborare con Zeref, né di aiutarlo nel suo folle
piano per distruggere il mondo. Non riusciva ancora a credere né a quello che
le aveva detto su Mavis, né su Natsu. Ma non aveva altra scelta. La ragazza
fece un cenno e Zeref allentò la presa della magia che la teneva ferma, per
consentirle di prendere le sue chiavi. Non sapeva come aprire Stellar Memory ma
decise che ci avrebbe provato lo stesso. Decise di avere fiducia nei suoi
compagni e in Natsu e di aspettare che venissero ad aiutarla. L’unica possibilità
che aveva era guadagnare tempo e inventarsi qualcosa strada facendo.
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