Bella notizia
Ishwari rimase per svariati minuti a fissare la sua immagine riflessa
nello specchio. Osservò i contorni del suo viso, le guance
poco più paffute e rosee, la luce riflessa nei suoi occhi.
Lasciò che le sue dita scorressero lungo i suoi fianchi,
negli ultimi giorni leggermente più larghi.
Si portò una mano sul ventre, accarezzandolo dolcemente.
Sorrise debolmente.
'Sono davvero incinta'
Nel suo ventre stava davvero nascendo un'altra vita, un piccolo seme
dal quale sarebbe sbocciato un grande e meraviglioso fiore, frutto
dell'amore tra lei e l'uomo che veramente amava. Si sentiva piena e
completa. Felice. Realizzata.
Tutto quello che fece fu sedersi sul letto e coprirsi il ventre con le
braccia, come se lo stesse abbracciando. Non era ancora nato, ma lo
amava già, com'è aveva amato il suo primo figlio.
Sorrise. Chissà in quale momento era stato
concepito. Avevano davvero passato, lei e Pagan, la maggior parte del
tempo a letto, ad amarsi.
Poi un brivido gelido le pervase il corpo. Mohan. Affrontarlo... le
metteva paura. Che cosa sarebbe successo se l'avesse scoperto?
E un altro tormento la pervase. Se Pagan non avesse condiviso con lei
la sua stessa felicità? Scacciò via quel
pensiero. Non aveva mai espresso pareri a riguardo, ma (almeno sperava)
Pagan sarebbe stato felice della notizia.
"Ishwari? Sei qui?" Domandò una voce. La donna si
voltò nella sua direzione, e rimase in attesa. Pagan
entrò nella stanza.
"Cosa ci fai lì?" chiese lui, guardandola curioso. Ishwari
gli fece cenno di sedersi. Non poteva nasconderlo, non voleva. Voleva
poter condividere con lui la sua felicità.
Pagan obbedì, sedendole accanto. "C'è qualcosa
che devi dirmi?" Chiese lui, lei percepì l'ansia che lo
corrodeva. La donna gli sorrise. "Solo... dammi la mano." L'uomo non
capì perché, ma lo fece. Lei afferrò
la sua grande mano, che avvolse il ventre piatto. Pagan
continuò a non capire, sentì solo una strana
sensazione pervadergli il corpo, la tipica scossa elettrica che
avvertiva ad ogni minimo contatto con il suo corpo.
Ishwari si sollevò la veste e Pagan percepì la
sua pelle morbida e calda. Con la punta delle dita la sfiorò
dolcemente. "Io... continuo a non capire." mormorò un po'
imbarazzato, alzando lo sguardo. E guardandola negli occhi
capì. Nelle sue pupille azzurre era incisa la risposta. Una
strana sensazione si impossessò del suo corpo. Sopresa.
Felicità.
Lei gli sorrise.
"Sono incita, Pagan." Mormorò, poggiando la mano sulla sua.
"Aspetto un bambino. Ed è tuo."
Pagan sbatté le palpebre, abbassando lo sguardo verso il suo
ventre, e poi di nuovo sul viso di lei, mentre realizzava il
significato di quello che aveva appena detto. I suoi muscoli si
rilassarono, mentre le sue labbra si incresparono in un brillante
sorriso. Ishwari si commosse, perchè mai lo aveva mai visto
così felice.
Con lo stesso entusiasmo di un bambino che scorge in lontananza
un’altalena, Pagan balzò in piedi dal letto
afferrando la sua amata per i fianchi, e lei rise non appena egli le
fece fare un giro in aria come se fosse stata una bambina.
"Avrò un bambino! Diventerò padre!"
Una volta messa a terra, lui non ci pensò due volte e le
prese dolcemente il viso tra le mani facendo incontrare le sue labbra
con quelle dell'amata. La donna ricambiò, e potè
sentire un sorriso sulle labbra del compagno, mentre si scambiarono un
bacio dolce e appassionato al coltempo.
Si staccarono solo quando si sentirono mancare il fiato. Si guardarono
negli occhi, i loro respiri che si confondevano. Lei intravide un
luccichio negli occhi scuri dell'amato.
"Io... diventerò veramente padre...?" sussurrò
lui, come per cercare una conferma da parte sua. Sperava davvero che
non fosse solo uno splendido sogno. Lei annuì, mentre le
lacrime minacciarono di rigarle le guance. "Sai, temevo che non saresti
stato... felice." ammise lei abbassando lo sguardo. Lui sorrise
dolcemente. "Io ti amo Ishwari, niente al mondo poteva rendermi felice
se non questa notizia. E non vedo l'ora di poterlo stringere tra le
nostre braccia."
La donna sorrise. "Ti amo anch'io, Pagan." si scambiarono un'altro
dolce bacio, e si distesero nel caldo delle coperte, la testa di lei
sul petto di lui. E Pagan che le accarezzava i capelli.
"Come sarà, secondo te?" gli domandò Ishwari.
L'uomo continuò a far vagare le sue dita tra le sue ciocche
scure, morbide come seta. "Se sarà femmina
diventerà una splendida fanciulla, bella, e gentile, come la
madre. E... se sara maschio-"
"Diventerà come il padre. Un vera testa calda."
sussurrò lei avvicinando il viso ad un soffio da quello del
marito, giocando col dito sul suo petto. Pagan sorrise, la sua mano si
posò sulla nuca dell'amata con una delicatezza che nessuno
si sarebbe mai aspettato da lui. L'altra mano le accarezzò
dolcemente il ventre. ''Dovrai sopportarci entrambi allora.''
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