Piano di conquista

di bad93
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Capitolo 2: Un'amara sorpresa.
 
La mattina seguente Axel fu il primo a svegliarsi, si alzò e andò in cucina a fare colazione; avendolo sentito Aaron si era svegliato iniziando a chiamare la madre. Lui lo sentì e salì a prenderlo.

-Lascia dormire la mamma è stanca, la vedi dopo oggi stai con lei tutto il giorno.- spiegò a bassa voce uscendo dalla stanza e tornando in cucina.
Dopo aver messo il piccolo nel seggiolone e avergli dato il latte, si sedette e fece colazione. Mezz’ora dopo Angie si svegliò e li raggiunse.

-Buongiorno.- li salutò
 -Buongiorno, credevo dormissi fino a tardi oggi.- rispose lui
-Ero sveglia e mi sono alzata.-
-Capisco, io devo andare al lavoro e poi passo alla Raimon.-
-OK, come mai alla Raimon?-
-Devo parlare con la squadra.- disse finendo la colazione
-Capisco.-
-Se ci sono problemi porta Aaron da mio padre.-
-Tranquillo, oggi resto a casa e lo tengo con me.-
-Ok, io vado. Ci vediamo stasera.- disse dandole un bacio.
-A stasera.-
Lui uscì e lei rimase a fare colazione col piccolo; successivamente disfò la valigia e fece andare una lavatrice, poi andò a farsi un bagno con Aaron. La mattinata passò in fretta e nel pomeriggio Axel andò alla Raimon per consegnare un cimelio, affinché la squadra potesse continuare a comporre la squadra perfetta.

Nel frattempo nel futuro, un’organizzazione stava osservando la scena.
-Questo non va bene, bisogna fermarlo…Axel Blaze…ho sottovalutato quest’uomo-
-Come pensi di fare?-
-Proviamo con modificare qualcosa nella sua vita.-
-Forse ho capito cosa intendi-
-Ottimo allora iniziamo con il paradosso temporale, al suo rientro avrà una bella sorpresa.-
-Bella per noi capo. Per lui non lo sarà tanto.-
-Ovviamente.-

La sera lui rientrò, Aaron gli andò in contro come sempre e lui lo prese in braccio.
-Ehilà monello, hai fatto il bravo con la mamma ?-
-Sì-
-Aaron dove sei?- chiese Angie andando in salotto- E lei chi è?! Cosa ci fa in casa mia?! Ma soprattutto, come è entrato?! Lasci andare mio figlio immediatamente!- ordinò
-Ti è dato di volta il cervello?! –
-Senta io non la conosco e veda di andarsene subito o chiamo la polizia.-
-Ho capito stai provando una parte, molto divertente, ma ora smettila.- disse mettendo il bambino per -terra, il quale si lamentava perché non voleva scendere. Lei si affrettò a prenderlo in braccio e portandolo lontano da Axel.
-Non sto provando nessuna parte, la smetta di comportarsi come se mi conoscesse.-
-Ti conosco eccome mia cara, potrei dirti qualunque cosa. –
-Impossibile!-
-Sono cose normali quando si è sposati, ti pare?-
-Certo, ma non tra due sconosciuti.-
-Ti pare che sia uno sconosciuto? Aaron mi è corso incontro, non lo fa con chi non conosce-
-Io non so chi lei sia! Se ne vada, tra poco rientra mio marito.-
-E’ già rientrato.-
-No! Rientra a breve!-
-Che succede?-chiese un uomo rientrando
-Amore! Tu lo conosci questo tizio?-chiese lei indicando Axel
-No, mai visto. Ma non ti preoccupare lo riaccompagno io.-
Axel uscì rassegnato “Evidentemente questo è un altro paradosso, ma non vedo il motivo. Lo faranno per fermarmi? Peccato che questo non mi fermerà” pensò
-Ci si rivede eh Axel? Come ci si sente ad aver portato via ciò che si ha di più caro al mondo?-chiese l’uomo con aria di superiorità
-Perché le hai mentito Worchester? Sapevi perfettamente chi ero-
-Vero, ma non potevo rischiare. Lei non sa chi sei per cui, ora posso avere ciò che è sempre stato mio di diritto.-
-Lei non ti è mai appartenuta e lo sai!-
-Ora si, e se credi di poterla riprendere fallo! Peccato che lei non voglia avere nulla a che fare con te- disse beffeggiandosi di lui e rientrando in casa.

Axel prese la macchina e andò in un albergo, nel frattempo Aaron piangeva disperato gridando papà, nonostante Angie tentasse di calmarlo mostrandogli che Worchester era presente, ma lui per tutta risposta continuava a fare i capricci e scalciare che voleva scendere. Worchester lo prese con forza e lo portò al piano di sopra mettendolo nel lettino.

-Perché fa così? –chiese lei al marito.
-Sarà solo stanco.-
-Forse.- disse servendo la cena.

Intanto Axel era riuscito a trovare una stanza e si stava facendo una doccia cercando di scacciare i brutti pensieri. “Non mi piace questa cosa, non hanno scelto una persona a caso, ma lui!” pensò adirato colpendo il muro con un pugno. “Però come mai lui e Aaron si ricordavano di me? Forse il paradosso non ha effetto sui bambini troppo piccoli, ma la cosa non varrebbe per quel bastardo. A meno che non abbiano modificato solo i ricordi di Angie, avrebbe un senso; di conseguenza sia Julia che mio padre si ricordano di me e possono far tornare a Angie i ricordi più facilmente.” continuò uscendo dalla doccia e sdraiandosi sul letto, per poi prendere la fede nuziale dal portafogli e iniziando a osservarla, ricordando il loro matrimonio.

Angie dal canto suo si era sdraiata a letto con accanto il piccolo Aaron per farlo addormentare, Worchester come ogni sera era uscito a bere con gli amici, lasciandola sola. Il piccolo andò a sdraiarsi dove solitamente dormiva Axel e lei lo raggiunse, sentendo così il profumo dell’uomo che iniziò a farle ricordare alcuni momenti passati con Axel, ma nella sua mente al posto dell’ex attaccante della nazionale, c’era Worchester. Il piccolo dormiva tranquillo e lei si addormentò poco dopo, sognando il passato con Worchester ma in alcuni momenti il viso dell’uomo misterioso, appena incontrato quella sera appariva e lei si svegliò di soprassalto.
“Cosa succede? Perché ho sognato lui? Non lo conosco nemmeno, sono solo stanca e la mia mente si è fatta soggiogare.” Pensò rimettendosi a dormire.


Continua...




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