Di ladri e principesse [You tangled my life]

di Soly_D
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contest
Fanfiction scritta per il gruppo Facebook We are out for prompt.
Event:
Love is in the fandom.. 14 febbraio 2017
Prompt
: Il nuovo taglio di Rapunzel è perfetto per i baci.


Di ladri e principesse
[You tangled my life
]




#03. Scambi più che equi


Rapunzel si guardava attentamente allo specchio il quale le restituiva, ormai da diverse ore, l’immagine di una bella fanciulla dalle corte ciocche castane e l’aria decisamente frizzante e sbarazzina. Eugene le aveva confessato di preferire le brune e anche a lei quel nuovo taglio non dispiaceva affatto, tuttavia doveva ammettere che, in fondo, i suoi chilometrici capelli biondi le mancavano un po’. Erano stati la sua più grande condanna − diciotto lunghi anni trascorsi da sola in una torre isolata dal resto del mondo, con una strega che ogni tanto le faceva visita spacciandosi per sua madre − ma anche la sua più grande salvezza, dato che le avevano permesso di conoscere l’amore della sua vita, lasciarsi alle spalle quella prigionia e infine riabbracciare i suoi veri genitori.

«Sai cosa mi piace di questo nuovo taglio?».
Eugene sbucò alle spalle di Rapunzel, accarezzandole la testa e rivolgendole un sorriso attraverso lo specchio. Aveva notato un po’ di nostalgia negli occhi della sua principessa e aveva capito che necessitava solo di essere rassicurata.
«Il fatto che non dovrai più aiutarmi a trascinare i capelli in giro...?», tentò Rapunzel sollevando le spalle con aria incerta.
Eugene ridacchiò. In effetti non era stato affatto facile fuggire dai fratelli Stabbington, dalle guardie del castello, da Maximus e da tutti i pericoli incontrati lungo il viaggio con una grossa massa di fili dorati stretta tra le braccia che aveva rischiato di farli rovinosamente inciampare più e più volte. Poi finalmente le bambine del paese si erano offerte di intrecciare i capelli di Rapunzel con le loro ghirlande di fiori e il problema era svanito... ma no, non si trattava di quello.
«Riprova», disse allora Eugene incoraggiante.
Rapunzel si portò una mano al fianco e l’altra al mento, tipica posa di quando si metteva a riflettere. Qualche secondo dopo, sgranò gli occhi convinta di aver trovato la risposta. «Ho capito! Preferisci questo taglio perché i miei vecchi capelli si infilavano dappertutto!».
Eugene inarcò un sopracciglio. In effetti non aveva pensato a quella possibilità, ma doveva ammettere che Rapunzel non aveva tutti i torti. Si immaginò nel letto con la testa della principessa incastrata tra il mento e il collo, e i suoi lunghissimi capelli biondi sparsi un po’ ovunque; di certo gli sarebbero andati in bocca e lui avrebbe dovuto sputacchiare qua e là, rovinando un momento potenzialmente romantico.
«No, Rapunzel, non è nemmeno questo».
«Oh, insomma, Eugene!», sbottò la principessa gesticolando vivacemente. «Non dirmi che così ti fa più comodo perché non dovrai aspettare ore intere mentre mi preparo...?!».
Eugene scosse la testa esasperato. Non poteva negarlo: immaginarsi accasciato lungo la porta del bagno mentre Rapunzel si lavava e pettinava quei capelli infiniti per un tempo infinito non lo allettava particolarmente, ma di nuovo la principessa aveva completamente sbagliato strada.
«Rapunzel», esordì, stringendola per le spalle e guardandola negli occhi attraverso lo specchio. «Il motivo per cui ti preferisco così è molto, molto più semplice». Attese qualche secondo, godendosi l’espressione di Rapunzel, curiosa e carica di aspettative come quella di una bambina. Infine parlò, ponendo fine a tutti i suoi dubbi. «Questo nuovo taglio è perfetto per i baci».
«Perfetto... per i baci?», ripetè Rapunzel sorpresa.
Eugene si chinò verso di lei e le soffiò un bacio sulla nuca, uno sulla testa, un altro dietro l’orecchio, poi sulla tempia e infine sulla guancia, giocando con i ciuffi scuri e facendole un lieve solletico. Rapunzel chiuse gli occhi e sospirò deliziata da quelle tenere carezze, per poi voltarsi completamente e sollevarsi sulle punte dei piedi fino a raggiungere le labbra di Eugene in un bacio soffice e delicato.
Improvvisamente il suo caschetto castano le sembrava l’acconciatura più bella dell’intera città e non pensò mai più, nemmeno per un secondo, di rivolere indietro i suoi lunghi capelli biondi. Era vero, quel giorno sulla torre aveva perso una parte importante di se stessa, ma in cambio aveva ricevuto qualcosa di molto, molto meglio: un incorreggibile, adorabile, bellissimo ladro che l’amava al di sopra di ogni cosa (soprattutto al di sopra dei suoi capelli).









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