Scelte.

di Death_
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Scelte.
 
Mi davi le spalle.
C’era silenzio, solo lo sciabordio delle onde in sottofondo.
I fiocchi di neve si depositavano a terra senza rompersi, senza sciogliersi.
Nonostante la tua grande coda usata come mantello, potevo distinguere nitidamente i saya* e le tsuka* di Tenseiga e Tessaiga, mentre Sounga dominava su tutte, allacciata alla tua schiena.
Guardavi l’orizzonte o, forse, qualcosa di più prezioso.
Ti fissavo.
Tu che eri il pilastro da abbattere per poter raggiungere il dominio.
Tu, l’orgoglio di un vero guerriero.
Mentre ora sei solo un miserabile, andato a morire per una stupida umana e uno sporco mezzosangue. Avrei voluto ucciderti in quel momento.
Così avrebbero potuto dire che il Grande Generale Cane era caduto per mano di un guerriero che lo aveva superato in forza e grandezza, piuttosto che per mano di inutili insetti.
Ancora non ti ho perdonato per quella scelta. Io ero il tuo degno successore.
Io.
Allora perché? Perché hai scelto di morire per lui, piuttosto che vivere con me? Amavi così tanto una creatura che già sapevi non avrebbe avuto un futuro dignitoso?
Il ribrezzo che provo per te è colossale. Abissale.
Jaken mugugna nel sonno, una mano fragile e minuta si stringe attorto al mio polso.
Odore di umana. Suoni, da umana.
Risate, pianti, grida di paura, frasi sconnesse nel sonno, esclamazioni di sorpresa.
Appartengono a lei, a Rin.
 Ad un’umana.
Ancora non ti ho perdonato per quella scelta.
Ma ora, la posso capire.  
 
Saya: fodero in legno della katana.
Tsuka: impugnatura della katana.




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