Erano passate due settimane dalla fine della grande
lotta, Corypheus era stato sconfitto e lo squarcio
sigillato.
Era il momento per godersi la ritrovata pace con una
serata speciale, dedicata alle sole donne.
Aveva fatto recapitare degli inviti ad alcune delle
donne che hanno avuto peso e importanza in questa lunga guerra.
Nelle sue stanze aveva organizzato tutto, un tavolo
imbandito di tutto punto con pietanze speciali e i liquori migliori.
La giornata era perfetta e l’aria aveva un gradevole
tepore, mentre godeva il dolce profumo della ritrovata tranquillità
arrivò Cassandra; avvicinandosi alle sue spalle cinse Talya
alla vita sussurrandole:
“Sarà davvero una serata speciale, c’è la meritiamo
tutte”.
Talya
si voltò verso il suo dolce tesoro baciandola con passione, a un tratto
bussarono.
Talya
staccò le sue labbra da quelle di Cassandra e raggiunte le scale disse:
“Avanti”.
La porta si aprì e le invitate iniziarono a salire,
tutte quelle che furono coinvolte nel conflitto per la chiusura dello squarcio
erano lì.
Josephine,
la prossima divina Leliana Vivienne
Hawke sua Maesta ed Eroina
del Ferelden; Sera oltre alle presenti
Cassandra e Talya, una serata per sole donne.
L’Inquisitore schioccò le dita e disse:
“Ora nessun impiccione proverà a curiosare, si dia
inizio alla festa”.
La serata si movimentò subito, tra racconti anche un po’ sconci battute e risate, terminata la cena arrivò il
momento speciale.
Sgombrato il tavolo Talya vi poggio un mazzo di carte dicendo:
“Questa sarà la più grande prova di coraggio della
vostra vita, giocheremo a Grazia Malevola senza puntare denaro ma i nostri
indumenti; Maestà se vi sembra un’offesa alla vostra reale dignità ditelo
subito”.
La Regina del Ferelden rispose:
“Non mi capiterà mai più una cosa talmente folle
come questa, io sono della partita”.
Alla risolutezza della Regina nessuna delle presenti
si tirò indietro, ma prima d’iniziare Talya rivolta a
Sera disse:
“Non ti azzardare a raccontare a nessuno di questa
serata, altrimenti finirai a lustrare le camere degli ospiti dell’Inquisizione
chiaro”.
All’idea di pulire le camere di boriosi nobili Sera
capì subito l’antifona, così la partita ebbe inizio.
Lo scontro era tenace, nessuna delle presenti voleva
cedere ritrovandosi nuda davanti alle altre.
Comunque la prima a ritrovarsi alleggerita dei suoi
vestiti fu proprio Sera, stranamente fece buon viso alla cattiva sorte e
alzatasi si riempì un boccale e uscì a bere in uno dei terrazzi.
Poi poco alla volta iniziarono a volare via altri
indumenti, Vivienne dimostrò un pizzico di umorismo
alla sua disfatta.
Leliana
le provò tutte ma anche la futura divina passò per la gogna della nudità.
Venne il turno della Campionessa, che alzandosi dal
tavolo dopo la disfatta disse:
“Sarà una serata indimenticabile” sorridendo felice.
Venne il turno della Cercatrice di mostrare le sue
curve, mentre Talya ancora in gioco la guardò
sorridendole in modo malizioso.
Ora erano rimaste solo in tre al tavolo a giocarsi
la vittoria e a evitare la totale nudità.
Anche la precisa Ambasciatrice fu costretta a cedere
mostrando che non aveva niente da invidiare alle altre anzi la solita Sera se né
usci con un commento maliziosetto che fece arrossire Josephine.
Adesso era un faccia a faccia
tra la Regina e l’Inquisitore, una sfida all’ultimo indumento.
Ultima mano, le due rimaste si stavano giocando ciò
che copriva la loro intimità.
Talya
vinse avendo il punto più alto, così la Regina fu costretta a posare la sua
ultima puntata sul tavolo restando completamente nuda.
L’Inquisitore aveva vinto, ma le altre con un cenno
rapido d’intesa le saltarono addosso sfilando anche a lei il suo ultimo
indumento poi Sera boccale alla mano gridò:
“Brindiamo alle nudità di chi ha sconfitto Corypheus”.
Tutte afferrarono un boccale ridendo e bevendo,
anche l’Inquisitore rialzatasi rise di gusto.
Dopo tante battaglie, morte e distruzione questa
serata era un premio meritato.
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Racconto ispirato e un po’ sciocco
ma per ricordare in una giornata speciale la grande forza delle donne.
A tutte le lettrici di EFP auguri da donna a tutte
le donne J