Un risultato inatteso

di _Niente_Paura_
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Una grande stanza si apriva dinanzi loro, le mura erano in pietra e molto fredde, i passi leggeri si sentivano appena sul pavimento di marmo nero scuro. 

Appeso c’era il ritratto del suo defunto marito, era raffigurato in una posizione fiera ed elegante, come lo era sempre del resto, lei lo guardava con gli occhi velati da una forte malinconia. 
Non avrebbe mai perdonato l’assassino di suo marito, e pensare che era il suo figliastro, tutto ciò dava amarezza al suo cuore già provato da una guerra e dalle morti delle persone a lei più care, ma nonostante ciò era ancora lì che combatteva. 
Sarebbe stato ingiusto suicidarsi ed abbandonare Ettore orfano, in balia di sconosciuti che lo avrebbero sbranato. 
La legna nel camino bruciava e produceva degli scricchioli che rompevano il silenzio cupo e pesante di quella stanza. 

Dalla finestra si vedevano dei rami spogli di una quercia,che si muovevano a causa del vento gelido che proveniva da nord. 
Gendry si guardava attorno senza fiatare, mentre lei si perdeva nei ricordi di quella sala, odori e suoni le ritornavano alle memoria, e con essi riaffievorivano le emozioni e i ricordi a lei tanto cari. 
Con le mani toccava la superficie del tavolo di ciliegio lucidato a dovere, sopra c’era un vaso di porcellana con dentro delle rose rosse e bianche, erano vellutate e sembravano piene di vita. 

Si affacciò sulla camera da letto, le finestre erano aperte e trapelava tutto il gelo dell’inverno, le tende bianche di lino sventolavano.
Si sedette sul letto e sprofondò tra le lenzuola rosse ricamate, erano morbide e soffici, le annusò e colse l’odore di suo marito. 
Gli trasalirono le lacrime, si trattenne ma il dolore la logorava nell’animo. 

Gendry si affacciò e le disse 
- Non va bene stare sempre nel passato, finisci col dimenticarti di chi hai nel presente.-




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