L’accento di demone
Il bianco piumaggio
le scapole apre
in ali maestose,
regali,
d’un bianco leggero
che ride gioioso al cielo notturno,
violato.
La Bora combatti battendo le ali,
inondi di luce la nefasta notte,
uccidi il candido nero delle creature opposte.
Il bel sorriso
dipinge la tua ingannevole maschera
di osceno candore.
Occhi scarlatti
e vene
e arterie
dipingono la forma sinuosa
del tuo corpo danzante.
Chi ucciderai stanotte?
Per mano tua,
chi cadrà
tra le fila della neutra fazione?
Tu sei angelo,
ma dentro di te
un demone vive,
presiede.
Black White Dragon
NdA
In questo spazio voglio solo dare un minimo di spiegazione al titolo della poesia, in modo tale che il suo significato sia un po’ più chiaro.
Trattandosi di una poesia che parla di un angelo con tratti malefici, ho voluto giocare sul doppio significato della parola ‘demone’ a seconda della sillaba che si vuole accentare nella suddetta parola: un dèmone è un essere che appartiene all’ideologia dell’antica Grecia caratterizzato da una parte divina e una parte umana; al contrario un demòne è una creatura infernale di stampo biblico. |