Sogni infranti
E il sogno morirà com'è nato:
in un unico giorno,
fallirà,
inabissato.
Spegni, speranza,
il baluginare candido
da cui sei uscita.
Rinchiudimi
in questa gelida stanza.
Una serranda sull'orizzonte
di queste inutili, tante
(rumor di cristalli in frantumi)
speranze infrante.
Un cupo velo a tacere
i sussurri del sogno nascente
che se per uno è vita,
per altri
non è niente.
Offuscate, maligni creatori
l'aura sorgente di un'alba;
di fuliggine coprite, gli ardori,
di cenere i fiori
avvizzite.
Che cosa rimane?
Nerofumo di sogni riarsi. |