A dir la verità, non so dove ho preso l’ispirazione… forse da quei continui film che mi guardavo, come “Alice
in wonderland” o proprio “Finding Neverland”, in cui lo stesso Johnny Depp disse di che ogni grande scrittore
inizia da un “Quaderno di pelle e un gran titolo”, e così è stato. Così ho creato Skystoners.
Si sa come sono fatti i sogni… per quando strambi, irreali, anormali che sono, ti fanno sembrare semplici e
normali le cose più assurde.
Ma poi, alla fine di ogni notte, quando torni alla realtà, ti accorgi che nulla è semplice e normale. Anzi,
tutt’altro.
È per questo che molti si rifugiano nei sogni più strambi. Che chiudono gli occhi per non abbandonare il sogno
della notte precedente. Perché si ostinano a ricordarlo, anche se la notte è lontana.
Perché la realtà non ha nulla di semplice e normale. E’ complicata e irreale.
C’è chi si rifugia nei libri più disparati, chi nella musica e altri ancora nelle molteplici passione che il mondo ci
dà.
Ma esistono Luoghi, in cui solo persone particolarmente dotate nella capacità di usare sogni e fantasia
insieme, possono entrare.
Posti magici, lontano dal caos e dalle vite caotiche che si vivono ogni giorno. Posti capaci di renderti felice,
anche se non lo sei affatto, e che ti danno tutto ciò che vuoi senza che nemmeno tu lo chieda… mondi perfetti…
mondi magici.
In molti ne hanno scritto, a partire da Lewis Carrol, con la sua folle Alice, a J.M. Barrie, che ne fece capo il più
enigmatico bambino che abbia mai visto la luce in ogni forma.
C’erano svariati modi per entrarci: dalla tana di un coniglio, volando verso la seconda stella a destra e poi
dritto fino al mattino, attraverso uno specchio magico.
Modi impossibili, in pratica. Ma il modo più facile, per evadere da questa crudele realtà, e chiudere gli occhi,
per un istante, e desiderare tutto ciò che non si ha e che si vuole. Anche le cose più assurde. Creare, inventare
e fantasticare… lontano da ogni forma di tecnologia.
Basta chiudere gli occhi, e crederci davvero.
Sognare è l’unico modo per non invecchiare… mai. |