this is a GoodBye, this is a defeat.

di GoodMiss
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THIS IS A GOOBYE, THIS IS A DEFEAT

 

Vorrei innanzittutto,informarvi che ho scoperto da poco Devil May Cry, sia il videogioco che l’anime( che ancora non ho completato di vedere). E me ne sono completamente innamorata.

Vi propongo una One shot, su una delle coppie che gli autori non ci proporranno mai, se non negli skecth comici dell’anime, Buona lettura a t

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Patty Lowell è cresciuta. Sdraiata su quel divano, gli occhi azzurri e velati da una sottile linea di kajal, al soffitto, pensa e immagina trame d’amore per sé e per il suo futuro.
Non ha mai smesso di curare quella casa, spazzare,spolverare, sistemare e dare quella
parvenza di gentilezza nel trafficare con i clienti.

Sbuffa, le  mani intrecciate dietro la nuca, a carezzare i lunghi capelli, etereo color del grano, mosso, onde che s’intrecciano fra le sue esili dita, sbuffa ancora, roteando gli occhi al soffitto; Le gambe distese lungo l’intero divano ed i piedi, poggiati sul bracciolo opposto a quello dove il suo capo è poggiato.

“ Questa è la classica postura di Dante”

Lo sa, così come appunto sa riconoscere gli influssi dell’uomo sulla sua crescita e sul suo carattere. Per quanto tempo gli è rimasto vicino?

 “…Se vuoi posso uscirci insieme.Ma fra 10 anni.”

“ ti scaricherei dopo due secondi. Io voglio solo ragazzi più giovani di me.”

Ricordi, del loro primo incontro.
Lo pensa, ancora, davvero?Lo scaricherebbe dopo due secondi…?
Quanta è ironicamente beffarda la vita ed i suoi eventi, ora che le rotte di direzioni, collassano in viottoli che mai ci si sarebbe immaginati.
E lei, ora sta scappando, lei lo sta per abbandonare, lei sta chiudendo la porta a ciò che realmente sente dentro sé, la sua coscienza, Madama verità ed il suo sudario.
Con quella valigia,sul pavimento,ai piedi del suo divano, , attende il ritorno di Dante.
Aspetta, come sempre ha fatto, con l’ansia e la tensione, di non sentir mai suonare il campanello dell’agenzia, o di veder grondare sangue dai capelli albini del suo benefattore.

 
Stai per dire Addio. Ma sai che sarà sempre e solo un arrivederci?

 È un filo che non la separerà mai dal mezzo demone, così spaccone e pieno di sé, così tremendamente buono, sempre fedele alla sua indole caotica.
Il chaos che ha oltre gli occhi di ghiaccio, e l’albino colore dei capelli.

 Te ne sei innamorata, ed ora ricorri a quanto di più estremo ci sia?

Perché? Perché?

Non lo sai affrontare, non sai render conto di te e del suo sentimento..

E ti macchi di rimpianti, e di quella patina leggere del rimorso venato, nell’abbandono, di pura ingratitudine.

Stringe gli occhi, li preme, serrando le mascelle, in un tremolio di nervosismo, slacciando le mani dall’intreccio dietro la nuca, le stesse portandosi sul suo ventre, a carezzare la pancia piatta.

 

Non è vero: Io vado via solo perché voglio scoprire il mondo, oltre qui.
…..
Perché cerchi di convincerti,che sia così?
Ammettilo, davanti lui. E domani forse sarai più leggera, avrai donato la tua confessione, come una candida sposa tremolante, di fronte l’altare.

 

È Perfetta, di chi ha il corpo frutto dell’amore fra Natura e Bellezza.
È fragile, di chi ha il cuore bagnato di sentimento, storpiato dal Desiderio.
È spaurita eppure le sue membra sono piene del coraggio di mollar tutto, e ricominciare da chissà dove.

 

“ Sei diventata sorda , cazzo !”
“Uhm?”

 Sobbalza, con quel mugolio di voce di chi è appena spaventata, improvvisa la sua seduta postura, portando gli occhi chiari  a guardarlo. È lui, il suo solito modo di fare,  che per quanto possa sembrare aggressivo e volgare, per lei è sempre solo innocuo e consono al DANTE che conosce;Assorta , non l’ha sentito bussare,così che lui sia stato costretto a infilare le chiavi nell’uscio della porta.
Lo fissa, non aggiunge altro, piuttosto chinando il capo, a guardarsi quasi i suoi stivali. Un vestito, lungo nero, che le scende fino a metà coscia, che se solo allargasse le gambe, non sarebbe difficile per il Mezzodemone, vedere la sua biancheria intima…e per quanto, lo stesso  , si sia sempre forzato di considerare Patty alla stregua di una figlia , più volte determinati pensieri l’hanno sfiorato.

“ Non ce la fai a guardare quanto so’ bello?”

Irrompe ancora, la sua voce, profonda, e ironicamente divertita da quel chinare il capo, immediata conseguenza, nell’averlo osservato:Rare le volte in cui ciò è successo, se non quando la “Demonietta Viziata” ha combinato qualche pasticcio, così che sempre nella sottile latente voglia di averla vicina, dopo aver posato le sue armi sul tavolinetto al centro della stanza,con rapidi passi l’affianchi sul divano, per poi comodamente stravaccarsi allo schienale morbido..e non ci vuole molto, per prestare finalmente attenzione, a una valigia.
Una larga valigia, strapiena, lasciata sul pavimento, ai piedi del divano.
Di qualcuno che sta per partire, sta per andare via:sgrana appena gli occhi chiari, osservandola, implicitamente, chiedendole di chi diamine sia quella cosa e, L’umana, ricambia quella sua occhiata , inclinando di poco il capo, e lasciando che le sue labbra, disegnino un innocuo sorrisetto, sghembo accennato.

“ …”

 Vuota ancora la mente di parole, ora che percepisce come il mezzo demone, abbia notato il suo bagaglio. Dentro di esso la sua vita, come se la stesse afferrando per i capelli, e trascinandola per i pavimenti che la sua fantasia disegna, circa il futuro.
Lontano da lui, perché ne ha paura.
Lontano da lui, perché non può più sopportare l’ingerenza del suo sentimento.
Rovinerebbe tutto, e potrebbe il suo innamoramento, come un ondata di mare, che per quanto potente possa mai essere, è inevitabilmente soccombere al contatto duro e massacranti, degli scogli.
E Dante è pietra.

 

 Dante ha mai conosciuto l’amore? L’ha mai espresso?
 cosa so di te, cosa conosco, quanto ho potuto mai vedere le tue lacrime?

 

Il sordido mutismo sentimentale di lui, è la scoglio più duro che possa esservi, e lei perché, mare in tempesta, ha scelto d’innamorarsi di quel Cacciatore?.
Una stretta al cuore: la  mano che la ragazza, porta, istintiva, a carezzarsi all’altezza del seno sinistro, come se volesse calmare, i battiti accelerati del suo organo vitale.
Rosso il suo volto, ai lati delle guancie, deglutisce lente, distogliendo ora lo sguardo da Dante.

 “ Qualche demone ti avrà mangiato la lingua oggi.”

Commenta, asciutto il mezzumano, rapidamente andando a prendere il telecomando e pigiarne il tasto di accensione, lasciando che le onde elettromagnetiche di quel televisore, si propaghino per la stanza, distruggendo l’ambiguo silenzio.

 “ Spegni la tv, Dante.”

La voce imperiosa di Patty, che senza alcun imbarazzo, va a stenderglisi quasi addosso, avvicinando il suo torace a quello di Lui, in contatti che..volutamente cerca, nella puerile malizia di chi riesce a captare desiderio sessuale, nelle più spinose situazione.
Libido Nascosta, ripudiata perfino da se stessa, mal cresciuta, eppure così insistente, eppure così timorosa di mostrarsi.

“ non c’è bisogno che mi salti addosso..”

i volti, a poca distanza, si fronteggiano gli occhi, ed il sorriso dell’Albino, è al solito sfrontato e irriverente, gli occhi soffermandosi,insistenti, sul volto di lei, la mano, che senza timidezza alcuna, rispondendo all’istinto, le si poggia fra i capelli, dietro la nuca, in una presa,che per quanto sia delicata, ha l’arduo compito d’impedirle di indietreggiare , di distogliersi dalla vicinanza.

“ Parti per una vacanza?”

 L’ironia ancora percepibile, nell’occhiata fulgida che dona al quel bagaglio, per poi tornare su di lei, sui suoi tratti. E come cresce, nel proprio animo, la voglia di baciarla? È una serpe che striscia, all’unisono con il desiderio, identico e medesimo di Patty.
È una bambina, Era una Bambina, ma ora quei tratti del docile volto della ragazza assumono  la stessa aria innocente e spaesata di chi piccola d’età, affronta il mondo, mai visto prima, della tredicenne alle prese con l’imbarazzo di un contatto troppo ostentato, di una apprezzamento implicito che le arrossa le gote.

 

Dante, Lei è tutto questo per te: figura silenziosa della tua dimora, allietratrice di sensi, con i suoi capricci e moine.. E non fa tenerezza ora vederla così?
Non vorresti stringerla, al tuo petto, finchè l’alba non sorga di nuovo, per un altro giorno?

 
Sguardi lunghi, che si specchiano: la ragazza che si umetta le labbra, infine riabbassando gli occhi, appena il capo,ma l’uomo, che di suo ha percepito qualcosa che non va, con quella mano, dietro la nuca, costringe, forse poco delicato, a rialzarle il volto a guardarlo di nuovo, con la stessa intensità di pochi attimi fa “ Mi spieghi cosa succede, Patty?”

 Digli che vai via. Digli che l’abbandoni. Digli che cerchi la tua strada, lontana da lui.

 Silenzio, che ancora segue. Lei che si mordicchia il labbro, torturandoselo, e gli occhi che implorano l’Uomo, di saperla leggere, di saper intuire, cosa con la bocca dovrebbe dire e non riesce.
E Dante non aggiunge più nulla, solo rilascia un sospiro, sul volto di lei, o forse in realtà uno sbuffo. Se ha intuito o meno non si sa, ma stavolta, lui non la proteggerà dalla  paura che lei ha di se stessa e delle sue decisioni; rilascia la mano, aspettando che lei , si distacchi appena da lui.
Sono pur sempre rimasti seduti,l’uno di fianco l’altro, con la differenza che il busto di Patty,gli si è rivolto e poggiato sul suo sterno..e non ha mica concluso lo scopo, per cui eventualmente, gli si sia buttatta addosso: levargli il telecomando di mano, e spegnere la tv…Nient’affatto: le voci di sconosciuti invadenti, risuonano dall’aggeggio fino a loro, sillabe sconnesse, ora che la concentrazione è rivolta, l’un per l’altro,in quel gioco di silenzio, o meglio, in  quelle domande, ancora senza risposte.

 Piccola stupida, perché non parli?

Quel pensiero, che se sapesse esprimerlo, sarebbe un urlo di disperazione dalle labbra di Dante, e rimane invece nell’oblio della sua coscienza, che di cicatrici sanguinolenti ne ha ancora, insieme ricordi vividi di omicidi da giustiziere.
Con le parole,  si sa, il Mezzodemone, sa solo mostrare la sua cinica spavalderia sarcastica: le sue imprese dimostrano come siano stato le sue armi a parlare al posto della bocca, e i suoi colpi di spada, le sue grida di follia e mattanza dell’animo.

 “ Sto per fuggire”

..schiude le rosee labbra la Bionda, finalmente con la voce che è un singhiozzo spiega, il perché di quel bagaglio, rimanendogli sempre di fronte, con le  mani, che ora, incuranti di apparire invadenti, si posano sulla maglia nera di lui, sui suoi pettorali, delicate falangi, che sentono i nervi tesi del Cacciatore.

“ I demoni qui ,in questa casa,non possono arrivare. E tu non hai motivo per fuggire.” 

secco, risponde, e seguace dell’istinto anche lui, ora, posa le sue mani, sul dorso di quelle di Patty, come se le trattenesse, in quella posizione. Allungo il collo, avvicinando ancora di più il suo volto a quello di lei, che se caso mai distogliesse gli occhi azzurri dai suoi, lui li cercherebbe incuranti di procurarle altro imbarazzo.

“ Lo so.” 

asciutta la risposta, di Patty, ed al contrario di ogni previsione dell’albino, sorregge ancora quel suo sguardo, non indietreggiando col viso, ai movimenti di luiche annullano ancora di più le distanze.

“ Io non so un cazzo, invece.”

Le mani del Mezzodemone, prima poggiate sul dorso di quelle di lei,ora le prendono i polsi, glieli serra, in una presa mordace e pressante, in un inspiegabile preludio di prepotenza e stizza che sta provando verso la Bambina, o meglio, per colei che rimarrà sempre tale, nella sua mente.

“ Mi fai male, dante.”

“ E tu me ne fai con questa faccia di cazzo che hai”

“…Smettila”

“ Smettila tu.”

“ No tu, lasciami le mani, Lasciami, lasciami, lasciami, LASCIAMI ANDARE VIA!”

Effluvio di parole, a cui ora Patty non sa dare freno, gli occhi che diventano lucidi, nella commozione che sta percettibilmente rigando le sue parole , nel fremito di quanto impavida, sta ammettendo, mentre Dante, non le rilascia i polsi, al contrario quasi continuare a sentire, cosa dice, sprigiona dalle sue braccia, voglia di prenderla e sbatterla ad un muro, e farla tacere, perché quelle parole, quelle maledette parole, suonano per lui, già come un Addio.

“ I demoni  sono qui.Sono qui!SONO QUI!Nel cuore!” 

e la ragazza lo urla.. e se potesse schiaffeggiarlo, se solo potesse mangiarlo a morsi, lo farebbe, pur di annullare quella pazzia che sa del suo Cacciatore, quella follia che porta il nome di Dante, quello che per lei è divenuto Padre, fratello..e che vorrebbe amante.
Vorrebbe un uomo qualunque, vorrebbe che la sua pelle mai avesse conosciuti i tagli di cui è marchiata, segno del Demone che è in lui, figlio di Sparda.
E uscita dalla sua razionalità, è stata la sua anima: sgorgano le lacrime, davanti l’incredulità di Dante,che non parla, non risponde, continua a fissarla, la boccasemischiusa, nel vuoto di parole che tocca a lui adesso.

“..”

E rilascia la presa dai suoi polsi: e stavolta è lui, ad abbassare appena il capo.

 È solo colpa tua, Dante, la resposanbilità è di te stesso: Come hai potuto che una Bambina si lasciasse prendere da te..?

C’hai giocato? No.
L’hai illusa? No.
La vorresti tua?...
ottima donna di pulizie,  d'altronde.
Ma al suo corpo non pensi..?
….
Potrei.
E lasceresti che le tue labbre lo bacino, figlia della tua protezione e malcelato, istinto paterno?
….

È follia, è follia.
orrei solo sbatterle quella valigia sulla testa, tramortirla e tenerla nel mio letto.
Abbracciato e farne l’amore al suo risveglio, senza sosta, aspettando la fine del mondo così, dentro di lei.
È LA TUA FANTASIA RICORRENTE, razza di mezzo demone pervertito?
È un barlume d’amore, è diverso, coscienza mia.

 
“ Non mi rispondere, non ce n’è bisogno”

Sussurra, Patty, le parole impregnate di lacrime e dolore, la vittoria che i suoi movimenti ora cantano, l’elogio alla sincerità: si alza appena, andandoglisi a mettere  a cavalcioni su di lui,allargando le gambe, e posando il suo bacino, su quello di lui.
E dante non si sottrae.
Ne capisce i gesti, e man mano che il silenzio ora diventa opprimente, vorrebbe annullare tutti quei 10 anni di vita con Patty. Vorrebbe, che quel loro strano rapporto, di commisto interesse e devozione recondita, protezione implicita solo per lei, non fosse mai accaduto.
Perché per quanto non abbia mai conosciuti limiti, nell’amare donne , anche solo col corpo ed i suoi atti, ora la sua mente gioca con i tarli degli scrupoli e gli istinti delle carni, che bramano nell’averla e non farla andare.

“ Non sarò mai come Le tue donne.. Ma per quello che sono stata io,qualunque cosa, rompipalle bambina mai cresciuta, fanatica di romance e viziata e fasulla ragazza..Qualunque cosa. ricordami”

E senza nessuna esitazione, solo rispondendo alle molle del suo cuore, le mani di Patty, la Bambina Cresciuta, prendono a posarsi sulle guancie dure di lui, a racchiudere viso del mezzo umano, fra i suoi palmi, avvicinando la propria punta del naso, a quella di lui, in un timido contatto, che prosegue.
Perché si vuole proseguire, perché gli animi abbiano il loro placo.
Le labbra..Si posano.
Le labbra, si appoggiano e trovano umidi ripari,Lentamente si schiudono, entrambi, ritmicamente, lasciano che tutto avvenga così spontaneamente, le lingue, lente che si tastano, s’incontrano.

 …Patty? Patty? Cosa..Cosa stai facendo?
Quello che ho sempre desiderato.

Le mani di Dante sui suoi glutei, in movimenti circolari, in carezze e tatto che appare quasi tremante. Al suo richiamo si è lasciato trasportare, chiudendo in intensità, anche le palpebre : reale il suo trasporto, palpabile l’astrazione in cui la Bambina lo sta conducendo..

 Non ci sono demoni da sterminare qui: perché nessuno si avvicinerà , nessuno le vorrà far del male, fin quando il suo capo sarà poggiato sul mio petto..
Si,perfetto. Dante, ci siamo, e muovi pure bene la lingua, tant’è andresti anche oltre..Ma..
Ma Cosa ne sarà dopo… dopo questo?

 
“Stupida, rimani ferma”

La sua solita voce, straccia quel bacio, troncandolo freddamente; Indietreggia di poco il capo,ma i palmi delle mani, rimangono pur sempre poggiati sui glutei di lei.
E Patty non protesta, solo aderendo di più con il suo bacino, le sue mutandine, su di lui, sui suoi jeans.

“ Non dovevo, ma ho dovuto”.

Gioco di parole, con la voce che s’increspa di dispiacere malinconico, mai distogliendo gli occhi dal volto dell’Albino, le mani che rimangono sul suo viso

“ è Il miglior modo per abbandonarti. L’unico coerente con ciò che sento.”

“ Levami le mani dalla faccia”

Perché così ..scontroso?
Cos’è che lo rende inerme, e così volutamente privo della sua innata calma e sicurezza di sé?

 

Andrà via. Come tutti.
e persone sono incidenti di percorso, lungo la strada che conduce al ritrovare se stessi.

 

La voce di lui non ammette repliche: e quell’austerità nel tono, per qualche istante la fa imbarazzare, desiderar ardentemente di sprofondare..Ma non pentirsene.
Partirà sapendo,  realmente cos’è che c’è fra di loro. O almeno da parte sua.
E senza null’aggiungere, ogni parola così superflua e blasfema al confronto della sinfonia delle loro anime, torturate e dilaniate da dubbi,o solo dalla paura, si alza da lui, sfuggendo anche alla presa delle mani del Mezzuoomo suoi suoi fianchi.
Ancora una volta, quel dannato, fottutissimo silenzio.
si china , piegando di poco le ginocchia, e raccoglie la sua valigia, controllando che sia ben chiusa.

 
Sta andando via, Dante ..Fermala.
FERMALA.

 
La sua valigia è perfettamente chiusa: pochi passi, per prender dall’attaccapanni, il suo piccolo giubbino bianco: lo infila, ora solo trattenendo ..le lacrime, gli occhi arrossati ed il respiro che scema in piccoli singhiozzi.

 

Alzati da questa cazzo di poltrona, e FERMALA.
Mettiti davanti la porta, ed impediscile di uscire.
……..

Ehi,Coscienza..
Ho Visto mio fratello andare all’inferno, e non sarà certamente il desiderio di una bambina, di farsi una passeggiata per il mondo, a scuotermi.
Amen.

 

“Grazie di tutto, Dante.”
Il tonfo della porta che si sbatte, e un'altra epoca che finisce.
Come tutto.

 

 

L’agenzia ha ripreso a puzzare di polvere, e le nuove domestiche son ben poco propense a fare i loro lavori, per bene, si fanno pagare molto e ancora se la prendono per quello strano ed irriverente modo di fare del Mercenario; Ne ha dovute licenziare parecchie, e probabilmente, anche questa ragazzetta dai capelli rossicci, ora china per terra a lavar manualmente, mattonella per mattonella, è prossima all’esser mandata sonoramente a fare in culo, fuori dall’agenzia.
Lui se ne sta sempre seduto sulla sua poltrona, con le gambe che sono poggiate, l’un sopra l’altra,sul ripiano dell’agenzia, con fra le mani, uno stupido fascicoletto di donne e motori.
La tv è quasi sempre spenta, Niente Romance o puntate strappalacrime, che gli faccciano rivoltare lo stomaco: eppure, in una sera successiva al misfatto, ha ridicolmente, acceso uno di quei canali e seguito una telenovelas di Patty.
Tutta la puntata: con la conseguenza, che avesse una chiara voglia di strafarsi di qualche droga o allucinogeno, per farpassare la strana malinconia dei suoi pensieri.
Ed ha anche riaperto più volte la stanza di Patty, fingendo con se stesso la scusa di voler far passare un po’ di aria, in realtà poi riducendosi ad aprire cassetti ed armadi, alla ricerca di qualche segno di quei 10 anni di lunga convivenza.
Trovandoci un disegno, dalla chiara mano infantile,:Una bambina, Bionda, che stringe la mano, ad un alto uomo in cappotto rosso, con alle spalle una grande spada, con cuoricini difformi nell’intera area del disegno.

 

Una lacrima , forse due..e poi l’ha strappato, per rabbia, per quella strana e schifosa forma  di odio, che consegue un abbandono, una propria sconfitta.

 

Dante non può permettersi di piangere e star male.
Dante non può permettersi di rincorrere nei suoi riposi onirici, Patty.
Dante non può permettersi altri pesi sulla sua coscienza.
Dante in realtà, L'invincibile Dante, il Mercenario dall'innegabile Carisma, Ha già perso.

Si, Ladies and Gentleman:

Tante guerre non sono valse a nulla, se Un Combattente,
Ancora, una volta, ha  paura del Sentimento.

.....

" WHERE IS SWEET PATTY?"





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