Spiccare il volo

di Elsa love
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Gli uccelli erano stati liberati da Nico e ora si avvicinavano velocemente a Leonardo. Fu praticamente un attimo ma l'uomo li analizzò come se andassero a rallentatore. Li disegnò, i suoi studi sul volo stavano per dare i frutti. Era talmente assorto nel suo lavoro che nemmeno si accorse che uno degli storni si era appollagliato sulla sua spalla. Joan rise intenerita a quella scena e Leonardo si perse nel bellissimo viso della donna. Con i suoi occhi a mandorla che osservavano e non vedevano. Proprio come i suoi. Gli uccelli si persero nel cielo di Firenze e Leonardo tornò a guardare gli appunti appena abbozzati. Joan gli si avvicinò e si appoggiò piano alla sua spalla. La stessa su cui si era posato poco prima il piccione. Parlò a bassa voce, quasi come se non volesse che nessun altro la sentisse. "Hai visto ciò che speravi?" Leo si voltò nuovamente nella sua direzione, era vicinissima. A un passo da lui. Osservò ancora i suoi lineamenti che trasudavano ispirazione. Forse era questo che Moriarty aveva visto in lei, semplicemente l'ispirazione. Posò le sue labbra sulle sue facendoli unire in un bacio appassionato ma, in qualche modo, discreto. Joan ricambiò senza pensarci nemmeno un secondo, senza esitare, senza chiedersi se stesse facendo la cosa giusta, senza nemmeno pensare che colui che stava baciando era il vero Leonardo da Vinci. La mano dell'uomo le sfirò delicatamente il viso poco prima di sciogliere il bacio. Sorrisero entrambi, si sentivano leggeri e Leo era sicuro di aver appena trovato il modo per far alzare l'uomo, più precisamente quell'uomo, in volo. "Ho visto te"




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