Anniversario

di Occhi di nebbia
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Anniversario


River guardò fuori dalla finestra del cottage in cui aveva deciso di concedersi un po’ di relax. Nevicava, nella Londra dell’ottocento ed era quasi Natale. Il passato l’appassionava sempre moltissimo, ma Londra non la trovava particolarmente affascinante. Non le piaceva affatto, in realtà. Era lì solo per un motivo: il suo Dottore. Un po’ di disastri alieni e poi sarebbe stato tutto quanto perfetto. Se lui fosse stato lì. Ma non lo era.
Quanto ancora avrebbe dovuto aspettare per rivederlo? Non ne era certissima, ma quel giorno avrebbe dovuto essere lì. Quel giorno era il loro anniversario e il Dottore non ne mancava uno. Certo, era un po’ svampito, il suo uomo, ma quella data non la dimenticava. Mai.
La porta si spalancò con un botto portando all’interno una nuvola di fiocchi di neve.
“Sono in ritardo! Sono in ritardo! Oddio sono un signore del tempo come faccio ad essere in ritardo!” Eleven irruppe come una furia nella stanza per poi fare subito marcia in dietro: “Tardis, A ME! O io a te che mi sembra più semplice.”
Ma prima che potesse uscire dal cottage, River parlò: “ Ciao dolcezza, ti sei ricordato!”
“River? Che ci fai qui? Vuoi dirmi che sono in orario?” Il Dottore sospirò di sollievo e si abbandonò sul divano. “Sono esausto, ma non sono in ritardo. Ho anche preso una scarpata dalla tipa del cottage di fianco perché ho tentato di baciarla appena ha aperto la porta!”
River si avvicinò e gli sedette in grembo guardandolo negli occhi: “Ci speravo sai, che saresti venuto!”
Eleven ricambiò lo sguardo: “Lo so, per questo non volevo essere in ritardo. Io sono sempre in ritardo, sai? Ti ricordi quella volta che …” ma la donna lo interruppe prima che potesse iniziare a raccontare: “Zitto e baciami, dolcezza. È un anno esatto che non ci vediamo e io devo fare il pieno per sopravvivere tutto l’anno prossimo!”





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