Un
lampo rosso di speranza
“ Kakashi,
questa volta, sarai tu il mio supporto”.
La
figura avvolta nel mantello atterrò in mezzo, afferrando
entrambe le mani destre dei due.
Quando
il mantello scivolò via, mostrò una giovane donna molto
famigliare a entrambi.
“ Rin!”
esclamarono entrambi all'unisono, scioccati.
“ Rin...sei
viva” sussurrò Kakashi.
I
capelli rosso scuro sfioravano il suolo legati in una coda, i simboli
sulle sue guance erano svaniti mostrando un leggero rossore dovuto
alla corsa mentre gli occhi castani erano sempre rimasti gli stessi,
grandi e dolci.
“ Ciao,
ragazzi. Ora non ho molto tempo per le spiegazioni, sappiate solo che
l'obbiettivo principale è sconfiggere Madara”.
“ Ma
sei...reale?” azzardò Obito, lasciandole la mano.
Questa
gli mollò uno schiaffo ben assestato, lasciando Kakashi
basito.
“ Ti
sembro abbastanza reale ora, Obito?”.
Quest'ultimo
si massaggiò il punto ferito sconcertato, annuendo
vigorosamente.
“ D'accordo,
cosa proponi?” si rianimò Kakashi mentre l'altro li
raggiunse.
“ Dunque,
per prima cosa, Obito devi raggiungere Naruto mentre io lo
distraggo,Kakashi ti teletrasporterà da lui. Ho un conto in
sospeso con Madara per quello che mi ha fatto”.
“ Cosa
intendi?” domandarono i due senza capire.
“ E'
stato lui a ordinare il mio rapimento, per distruggere Konoha e
inoltre, voleva che tu sviluppassi il tuo sharigan Obito...io l'avevo
capito che c'era qualcosa che non andava ed è per quello
che...le cose sono andate in quel modo” si girò verso
Kakashi con un sorriso.
Il
viso dell'uomo si rabbuiò, chinò il capo quando la mano
di Rin raggiunse la sua guancia, “ mi dispiace non essere
tornata prima al Villaggio, ma c'erano delle cose che dovevo fare, so
che ti ha fatto soffrire per molti anni la mia scomparsa. Non ti ho
mai perso di vista, quando Pain ti ha ucciso ed eri incosciente, ho
avvertito una copia di Katsuyu che si è precipitata da te, ed
inol-” ma non finì il discorso che lui l'aveva presa tra
le braccia, stringendola sotto lo sguardo esterrefatto e ingelosito
di Obito.
“ Chi
rinuncia alla propria vita per salvare le vite delle persone che ama,
è un grande shinobi, o per meglio dire, una grande kunoichi ”
le mormorò all'orecchio.
Lei
sorrise e ricambiò l'abbraccio.
Obito
tossì.
“ Scusate,
ma abbiamo un problema” indicò Madara che combatteva con
degli shinobi.
Rin
ridacchiò e diede un bacio sulla guancia ad Obito, “ hai
ragione, scusa”.
Tutti
e tre si precipitarono davanti al nemico, “ muoviti, Obito”
lo richiamò Kakashi che era rimasto imbambolato a toccarsi la
guancia.
“ Madara!”
tuonò Rin, buttandosi su di lui.
“ Stupida
ragazzina!” l'uomo si parò con le sfere.
“ Ora,
Obito!” urlò questa.
“ Rin,
attenta!” Madara tirò fuori lo scettro dalla barriera,
Kakashi atterrò sull'asta. “ Non osare toccarla!”
gli assettò un pugno dritto in faccia, scaraventandolo a
terra, “ non adesso” si toccò l'occhio.
“ Ka...Kakashi”
balbettò stupita, riscuotendosi subito e cercando di prendere
il compagno prima che cadesse a terra.
“ Kakashi!”
urlò lei terrorizzata, allungando la mano.
“ Kakashi”
Gai apparve in tempo afferrando il rivale, insieme a Minato che
riconoscendo l'allieva il cuore gli si colmò di gioia.
“ Rin
che bello rivederti!”.
“ Giorni
celesti, sei davvero tu Rin!” Gai sprizzava gioia da ogni
parte, stritolando l'amica.
“ Non
respiro” cercò di divincolarsi, con poco successo
nonostante la cosa la divertita, non era cambiato per nulla.
“ Forza,
aiutiamo Naruto!” riscosse gli altri Rin, alzando il pugno al
cielo.
Fu
così che Gai aprì le Otto Porte del Chakra
sopravvivedendo, Obito tirò fuori Naruto che si riunì a
Sasuke e abbatterono Madara e Kaguya.
Prima
però di morire, Obito fece un dono a Kakashi la possibilità
di richiamare lo sharingan quando voleva e donandogli l'altro suo
occhio, così gli occhi dell'Hatake ritornarono due pozze nere.
Poi,
afferrò la mano di Rin.
“ Devi
farmi una promessa”.
“ Qualsiasi
cosa” si portò la mano di lui all'altezza del petto
mentre le lacrime le riempirono gli occhi e il cuore.
“ Prenditi
cura di Kakashi”.
“ Obito”
lo chiamò l'altro, in piedi dietro la compagna.
“ Kakashi...ti
prego, avvicinati” Rin si alzò lasciando i due da soli.
Lo
shinobi avvicinò l'orecchio alle labbra dell'altro, senza che
lei sentisse l'Uchiha pronunciò le sue ultime parole.
“ Questa
volta, prenditi cura della nostra Rin per tutta la vita, amala e
rendila felice”.
Kakashi
annuì, “ te lo prometto”.
La
guerra terminò mietendo molte vittime ma non solo riportò
la pace e la speranza nel mondo ninja.
Tsunade
lasciò la carica di Hokage a Kakashi che accettò
riluttante nel mentre Rin era felicissima.
“ Vorrei
mi spiegassi una cosa, Rin” il giovane uomo osservò il
feretro marmoreo, “ se tu sei qui, chi c'è lì
dentro”.
“ E'
vuota”.
“ Come
sei riuscita a sopravvivere?”.
“ E'
una lunga storia” la kunoichi intrecciò le dita della
mano con quella di lui e posò la testa sul suo braccio.
“ Ora
come ora, abbiamo tempo” le sorrise.
Rin
raccontò a Kakashi di come Chiyo, la Saggia del Villaggio
della Sabbia l'aveva trovata morente e aveva usato su di lei la
tecnica della resurrezione, di come lei era fuggita dal Villaggio
della Sabbia e si era messa in contatto con Tsunade tenendola
aggiornata sui suoi spostamenti, la stessa le avevo richiesto la sua
presenza durante la Guerra, di quanto avesse viaggiato e imparato
nuove tecniche duranti quegli anni.
“ Perchè
non sei tornata?”.
“ Per
paura?Per codardia?”.
“ Non
rimarrai, vero?” Kakashi sapeva già la risposta alla
domanda, oramai sapeva bene che la compagna non si sentiva più
parte di Konoha.
“ Non
posso rimanere, se le persone sapessero che sono viva scoppierebbe il
caos verrei considerata una traditrice per non essere tornata subito,
sai le leggi del Villaggio meglio di me, chi lo lascia deve essere
processato per aver infranto le regole e verrà decisa la sua
sorte”.
“ Io
sono l'Hokage, potrei cambiare le cose”.
“ Non
voglio che corri pericoli inutili e ti metti contro gli altri”.
“ Rin”
le prese le mani, “ io mi metterei contro il mondo se è
necessario per farti rimanere a Konoha”.
“ Perchè?”.
“ Perchè
io non voglio che tu sparisca di nuovo, ricordi la promessa a
Obito?”.
“ Obito
capirà”.
“ Rin...”.
“ Tu
non sai quanto mi si spezza il cuore lasciarti di nuovo” aveva
le lacrime agli occhi, si divincolò dalla sua presa con
fatica.
“ Non
farlo ti prego...” la supplicò mentre lei si voltò,
facendo per smaterializzarsi.
“ Rin...io”
ma lei svanì.
E
Kakashi non riuscì a dirglielo.
A
dirgli quanto voleva che le cose tra di loro potessero migliorare,
lasciandosi dietro il passato e andando verso il futuro insieme.
A
dirgli che era cambiato e disposto a rinunciare a qualsiasi cosa per
lei.
A
dirgli che forse avrebbe davvero potuto amarla, per davvero questa
volta.
NOTE
DELL'AUTRICE:
Ovviamente,
non è finita qui.
Alla
prossima!
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