Pedro
Ximénez
<<
Ehi cinese che fai oggi? Sempre col naso ficcato nei libri? >>
La
piccola guardò torvo il bambino coi capelli a caschetto che l'aveva
presa in giro, si alzò dalla panchina messa al centro del cortile
della scuola e si andò a mettere sotto un albero riprendendo a
leggere.
<<
Guarda è quella tipa strana... >>
Non
erano passati nemmeno due minuti che un paio di bambine si erano
messe a fissarla.
<<
Si quella che frequenta le classi avanzate. Che secchiona >>
<<
Già. Poi è sempre sola e sempre col muso lungo >>
<<
Ha gli occhi strani, e guarda che capelli! >>
Un
altro bambino si era unito in quell'allegra conversazione.
<<
Non ha la mamma e nemmeno il papà >>
<<
E chi viene a prenderla dopo la scuola? >>
<<
Va sempre da sola ma ogni tanto viene a prenderla un tizio tutto
vestito di nero >>
<<
Mah è proprio strana >>
La
bambina serrò la mascella iniziando a tremare impercettibilmente,
avvicinò il grosso libro al suo viso come se quelle pagine potessero
proteggerla, e nonostante la rabbia e la vergogna non si ribellò,
non ci provò nemmeno a difendersi.
*
La
piccola Shiho Miyano da quando le era concesso ricordare era sempre
stata sola.
Non
fisicamente, poiché era sempre circondata da figure silenziose ed
inquietanti che la seguivano ovunque andasse, alle volte erano in
bella vista davanti a lei, altre volte erano nascoste dietro
l'angolo.
All'inizio
non se ne accorgeva, poi col tempo aveva iniziato a percepire la loro
presenza, riusciva a captarli nelle sue vicinanze, anzi ultimamente
ne sentiva quasi l'odore.
Era
un'essenza acre, fastidiosa, persistente.
Nessuno
di loro stava con lei troppo a lungo, restavano al massimo per due
mesi e poi arrivava sempre qualcun altro.
Negli
ultimi tre anni erano sempre uomini.
*
Quella
gelida mattina d'inverno si trovava in una delle classi avanzate
dell'istituto intenta a sezionare una rana quando due di quegli
uomini fecero irruzione nella stanza.
<<
Ehi Misters. Who are you? What do you want? >> Gridò la
maestra frastornata ed in allarme.
Uno
dei due gli fece vedere un biglietto e la donna si rilassò
all'istante.
<<
Oh well. Ok Shiho puoi uscire >>
La
ragazzina aveva ancora il bisturi in mano e si mise a fissare prima
la maestra poi quei due uomini.
Si
sentiva inquieta. Qualcosa non andava.
<<
Andiamo >> disse un uomo alto, grosso e con un paio di occhiali
da sole sul viso.
Lei
posò gli attrezzi di scuola, prese il suo zainetto e la giacca e
seguì silenziosamente i due uomini a capo chino senza dire una
parola.
Una
volta nel corridoio però si fermò bruscamente.
<<
Che sta succedendo? Non mi pare di aver fatto nulla di male >>
<<
Non hai fatto niente infatti. Ma adesso muoviti >>
La
piccola alzò la testa assottigliando gli occhi. Quell'uomo non le
piaceva, le sembrava più fastidioso degli altri.
<<
Non hai risposto alla prima domanda >>
Vodka
si spazientì e le andò incontro prendendola per un braccio.
<<
Muoviti! Dobbiamo partire >>
<<
Dove andiamo? >>
<<
Giappone >>
Pedro
Ximénez è
il nome di
una
varietà di Sherry dolce, densa e molto scura, tendente al
nero.
***
Angolo
dell'autrice.
Decisamente
la vita scolastica della piccola Shiho era molto diversa da quella di
Ai Haibara.
Il
momento in cui passa dalla padella alla brace.
Spero
vi sia piaciuto. A presto.
Violetta_
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